Non è una data come un'altra quella del 16 febbraio 2024, e i residenti del quartiere non la possono e non la vogliono dimenticare. E' così che hanno chiamato il percorso che alcuni di loro hanno avviato, Assemblea 16 febbraio, come quel giorno, quello in cui un crollo nel cantiere del nuovo supermercato Esselunga, nell'area dell'ex Panificio Militare a Firenze, è costato la vita a cinque operai.

"Domenica scorsa ha avuto luogo in piazza Dalmazia un nuovo incontro che ha aggiornato il confronto di tutti e tutte coloro che domenica 18 febbraio si erano ritrovate davanti al cantiere ex-Esselunga di via Mariti. Questo momento di confronto è espressione di chi abita il quartiere e di chi in questa città non vuole rimanere in silenzio davanti alle morti sul lavoro prodotte da speculazione e sete di profitto: questa è l'Assemblea "16 febbraio", giorno della strage operaia", si legge sulla pagina social dell'Assemblea 16 febbraio.

E mentre da lunedì 4 marzo riprenderanno gli interventi sulle opere pubbliche esterne al cantiere, in particolare la sistemazione lungo via Mariti di viabilità, marciapiedi, piste ciclabili e alberature, l'assemblea ha già convocato una manifestazione, per il 23 marzo, che partirà proprio da un supermercato Esselunga. "Si parco - no morti sul lavoro", questo l'appello che parte dalla manifestazione, con cui l'Assemblea chiede che al posto della struttura commerciale sorga un parco pubblico intitolato agli operai che lì hanno perso la vita. 

"L'assemblea si è aggiornata a domenica 3 marzo alle ore 18.00 in piazza Dalmazia per organizzare le iniziative di preparazione alla manifestazione convocata per sabato 23 marzo 2024 che, partendo dall'Esselunga di via Novoli, attraverserà il quartiere passando nuovamente in via Mariti per dire che i cantieri di Esselunga non devono riaprire. Per dire che al posto del centro commerciale dovrà esser costruito un parco pubblico a disposizione del quartiere e intitolato ai 5 operai morti sul lavoro come monumento per i caduti sul lavoro a memoria per le future generazioni".

"L'assemblea indica anche dal data del 16 marzo, ad un mese esatto dalla strage, come una giornata durante la quale saranno organizzate iniziative di diffusione, informazione e altre azioni. Queste rivendicazioni saranno poi rafforzate da una raccolta firme che proseguirà ben oltre la data del 23 marzo".

Irene Grossi

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