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'Fateci un parco. Ci abbiamo sempre voluto un parco', fiori e striscioni fuori dal cantiere

I residenti hanno appeso uno striscione. Molti i mazzi di fiori e i biglietti lasciati fuori dal cantiere

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domenica 18 febbraio 2024 16:51

E' domenica mattina, si avvicina l'ora di pranzo, e intorno al cantiere tra via Mariti e via del Ponte di Mezzo c'è silenzio. Passano poche auto, non ci sono molte persone in giro. Il rumore è quello che viene dal centro del cantiere, dove da più di 48 ore i vigili del fuoco scavano senza sosta tra le macerie. Macerie che hanno restituito i corpi di quattro persone, quattro operai che lì hanno perso la vita, quando poco prima delle 9 di venerdì mattina nel cantiere dove stavano lavorando si è verificato un crollo che li ha inghiottiti. 

 

In tre si sono salvati, estratti in vita dai vigili del fuoco, e ora ricoverati in ospedale non in pericolo di vita, ma nel cemento si cerca il corpo di un operaio ancora disperso. 

 

Nel silenzio però si fanno spazio alcune parole, scritte. Di dolore, di cordoglio, di rabbia. "Il dolore non ha colore". Recita così un cartello arancione appeso alla recinzione del cantiere, lì dove stanno aumentando i mazzi di fiori portati in questi giorni dalle persone. Sulla carta che avvolge dei fiori bianchi poggiati per terra c'è scritto "Agli eroi morti su lavoro per colpa dei politici e dei padroni che pensano solo ad arricchirsi. Vive la classe ouvriere!". 

 

C'è anche uno striscione bianco, appeso fuori dal cantiere, probabilmente da qualche residente del quartiere. "Fateci un parco. Ci abbiamo sempre voluto un parco!", le parole riportate in rosso sul lenzuolo bianco. 
 

 

 

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Irene Grossi

 

 

 
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