Crollo nel cantiere a Firenze, recuperato il corpo della quinta vittima. Oggi il presidio dei sindacati
Dopo oltre 100 ore di lavoro senza sosta, si è concluso l’intervento dei vigili del fuoco con il recupero del corpo senza vita. Oggi Landini al cantiere
mercoledì 21 febbraio 2024 09:55
Dopo cinque giorni di ricerche, martedì sera i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita dell’ultimo operaio disperso, la quinta vittima nel cantiere in via Mariti a Firenze, dove alle 8.52 di venerdì un crollo ha inghiottito otto degli operai che stavano lavorando al nuovo supermercato Esselunga nell'area dell'ex Panificio Militare.
Altri quattro corpi erano stati estratti senza vita dalle macerie, mentre tre operai sono rimasti feriti e si trovano ricoverati in ospedale.
Dopo oltre 100 ore di lavoro senza sosta, ieri sera alle 23 si è concluso l’intervento dei vigili del fuoco con il recupero del corpo senza vita dell’ultimo operaio disperso.
Raccolta fondi - La città di Firenze e la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze hanno lanciato una raccolta fondi per i familiari delle vittime. Come aderire: IBAN : IT40Z0306909606100000012576 - Presso Banca Intesa - Intestato a Ven. Arc. Misericordia di Firenze – Causale: Donazione familiari vittime via Mariti
L'individuazione del corpo dell'ultimo disperso era avvenuta poco prima delle 21 di ieri sera. "Sono già in atto le operazioni di recupero che non saranno brevi perché ha parecchio materiale addosso e parti molto percolanti, continueremo ad operare cercando di mantenere degli standard di sicurezza per gli operatori, come è stao fatto in questi giorni, fermo restando che lo scenario è molto complesso dal punto di vista del rischio crollo", aveva detto la comandante dei vigili del fuoco di Firenze Marisa Cesario.
"Ritrovato il corpo senza vita dell'ultima persona dispersa sotto le macerie a Firenze. La Toscana si stringe nel dolore", ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani.
"È stato individuato il corpo dell’ultimo operaio disperso. I morti sono 5. Un dolore indescrivibile. Una tragedia immane. Grazie ai vigili del fuoco che hanno lavorato senza sosta per giorni in complesse operazioni di recupero", le parole del sindaco Nardella.
“Mai più morti sul lavoro”: è il presidio che si terrà a Firenze oggi, mercoledì 21 febbraio, giorno dello sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici. I segretari generali Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà nel capoluogo toscano a partire dalle 16.30, nella zona del cantiere. Lo sciopero di oggi riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Lo sciopero è stato esteso nella provincia di Firenze dalle altre categorie ai lavoratori dei vari settori, tranne per coloro che sono interessati dalle limitazioni dei servizi pubblici essenziali.
Provvedimenti di circolazione in occasione del presidio sindacale di mercoledì 21 gennaio.
Sono andate avanti per cinque giorni le operazioni di rimozione delle macerie da parte delle squadre dei vigili del fuoco e dalle prime luci dell’alba di ieri, essendo riusciti a liberare un varco per accedere alla zona interessata, hanno operato anche alcuni mezzi meccanici.
Dall’inizio delle operazioni, oltre al Comandante Provinciale, il Vice Comandante Vicario e ai vari Funzionari del comando, si stanno alternando diverse centinaia di unità con varie specializzazioni: USAR (Urban Search And Rescue), SAF (Speleo Alpino Fluviale), GOS (Gruppo Operativo Speciale), SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), COEM (Comunicazione in Emergenza), cinofili. Nelle giornate del 16 e 17 febbraio sono stati impegnati 80 vigili del fuoco, mentre i giorni successivi circa 60.
Tantissimi i mazzi di fiori, lasciati lungo la recinzione, appesi alle transenne che delimitano l'area, poggiati all'ingresso del cantiere. Alcuni sono accompagnati da biglietti con parole come "Non si può morire così", "Non si può morire per un pezzo di pane", "Basta vite spezzate sul lavoro". Parole di dolore, ma anche di rabbia, come quelle scritte su uno striscione nelle vicinanze del cantiere, firmato dai Rude Boyz Rifredi: "Dolore e rabbia. Rifredi vi odia! Basta morti sul lavoro". "Morire di lavoro non può essere accettato. Ma in nome del profitto tutto è giustificato" recita invece il lungo striscione della Curva Fiesole. Una pubblicità dedicata al 'Sottocosto' Esselunga, su una fermata del trasporto pubblico, è stata invece imbrattata di rosso, con la scritta "La vita degli operai" vergata sopra.
"Il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che vi fossero diverse criticità, che abbiamo constatato nel momento in cui ci siamo portati nel cantiere": il punto del procuratore Filippo Spiezia.
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