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Crollo nel cantiere a Firenze, piazza della Signoria resta in silenzio per le vittime

In tanti in piazza per il minuto di silenzio pubblico, nel giorno del lutto cittadino

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sabato 17 febbraio 2024 16:00

In molti si sono riuniti oggi pomeriggio in piazza della Signoria per un minuto di silenzio per le persone che hanno perso la vita nel crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze.

Con quattro corpi senza vita estratti dalle macerie, e mentre proseguono le ricerche dell'ultimo operaio disperso, oggi a Firenze è un giorno di lutto.

Nella frenesia di un sabato pomeriggio di sole nel centro cittadino, piazza della Signoria è rimasta in silenzio per un minuto, alle 15. Il minuto di silenzio era stato disposto con la proclamazione del lutto cittadino per la giornata di oggi, da parte del sindaco Dario Nardella, insieme all'annullamento di eventi e manifestazioni.

Il sindaco era presente in piazza, sull'arengario di Palazzo Vecchio, dove campeggia un drappo nero appeso sotto le bandiere, insieme alle istituzioni cittadine e al presidente della regione Eugenio Giani.

Anticipato e concluso dal tradizionale suono delle chiarine, il minuto di silenzio è stato seguito da un lungo applauso.

"Grazie a tutti per essere qui, in segno di vicinanza e cordoglio per le vittime della tragedia di ieri mattina, una tragedia che ci ha colpito profondamente e per la quale vorrei ringraziare i volontari, i vigili del fucoo, la protezione civile e tutte le istituzioni coinvolte. Ora più che mai ci raccogliamo intorno ai familiari  degli operai che hanno preso la vita mentre lavoravano nel cantiere di via Mariti e ci impegniamo con questo minuto di raccoglimento ad essere più uniti e forti che mai, perché non ci siamo più vittime sui luoghi di lavoro".

E qualcuno urla dalla folla "Ci vogliono i fatti!", "Non si può morire a 24 anni in un cantiere, basta!".

"Sono rimasto colpito nel vedere così tanti cittadini in piazza di sabato pomeriggio - ha commentato poi il sindaco - è il sento che questa tragedia ha lasciato tutti sgomenti.  C'è anche rabbia, perché  è inaccettabile che nel 2024 in Italia si muoia così. Il signore che ha detto che ci vogliono i fatti ha ragione, e i fatti sono che quando parliamo di appalti ci vogliono regole chiare. Oggi nelgi appalti privati le regole sono poche, ci sono troppo spazi vuoti. Nel pubblico abbiamo il codice degli appalti che ha comunque regole migliorabili, a Firenze applichiamo già il codice per gli appalti trasparenti. Nella gara sul Franchi abbiamo impedito i subappalti a cascata, ma questo dipende dalla sensibilità delle singole amministrazioni pubbliche".

Nardella ha annunciato l'arrivo del ministro del lavoro Marina Calderone domani a Firenze. "Ci vogliono fatti è vero, non basta piangere, le parole sono state anche sprecate, e anche noi non abbiamo voglia di parlare, quello che conta ora è che lo stato faccia la sua parte. Domani ci sarà la ministra del lavoro a Firenze e le chiederò un impegno perché ci siano più regole chiare ed efficaci per gli appalti privati e perché si possa potenziare il codice degli appalti pubblici. Prima devono venire legalità e sicurezza dei lavoratori".

In piazza anche il presidente Giani: "Ho avuto tante telefonate da Lucca a Viareggio, da Grosseto a Livorno, per dirmi che avrebbero interrotto le manifestazioni previste per creare la necessaria sensibilità. C'è ancora un corpo che deve venire fuori da quelle macerie ed è giusto che il lutto si espanda non solo alla città di Firenze. Sono ancora molto provato dalle testimonianze dei familiari arrivati a Careggi. La trave in cemento ha destrutturato tutto il cantiere e che è all'origine di tutto o è stata posizionata male o è stata fatta male. Sarà stata anche la velocità per voler chiudere per inaugurare il supermercato. Spesso si ha l'esigenza di fare alla svelta, ma invece bisogna fare prima bene".  

 

 

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