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'Fermiamo la strage degli omicidi sul lavoro': il primo maggio il corteo dal cantiere di via Mariti

'È urgente continuare a tenere viva la mobilitazione in difesa delle vite delle lavoratrici e dei lavoratori'

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martedì 30 aprile 2024 12:29

Domani, 1 maggio, è in programma una manifestazione con corteo che partirà dal cantiere di via Mariti, dove lo scorso 16 febbraio si è verificato il crollo che è costato la vita a cinque operai. Il corteo è lanciato dal coordinamento 'Ogni giorno è il Primo Maggio' e ha titolo 'Fermiamo la strage degli omicidi sul lavoro per un primo maggio di protesta e lotta'.

 

"La strage quotidiana sui posti di lavoro continua e non accenna a rallentare – scrive il corrdinamento Ogni giorno è il Primo Maggio nel comunicato che presenta la manifestazione –. Il governo Meloni ha approvato un decreto che non produrrà alcun effetto concreto e che non servirà né a colpire i responsabili, né a invertire la rotta degli incidenti e delle morti sul lavoro. Il Primo Maggio pertanto non può essere una festa, ma una giornata di lotta e protesta incentrata sul tema degli omicidi sul lavoro, che si inserisce in un contesto nazionale e internazionale di tendenza alla guerra, carovita alle stelle e dismissioni di aziende, tutti fattori che concorrono a rendere più difficile il contesto nel quale ci troviamo a vivere".

 

"Occorrono interventi strutturali per combattere la condizione di ricattabilità in cui si trovano milioni di lavoratori – prosegue il comunicato –. Questo è uno dei nodi alla base delle morti, dei tanti infortuni e di un generale abbassamento delle tutele in materia di salute e sicurezza. In primo luogo va cancellato il sistema degli appalti (altro che ce lo chiede l'Europa!), rimettendo in discussione la legge Biagi del 2003 e le successive modifiche, tra cui gli appalti a cascata. Va cancellato il Jobs Act per eliminare gli effetti nefasti che ha determinato nel mondo del lavoro. Occorre stabilire una parità normativa, retributiva e contrattuale per tutte le lavoratrici e i lavoratori che si trovano a operare in un cantiere come anche in qualsiasi altro luogo di lavoro. È necessario inoltre cancellare la Legge Bossi-Fini, per rompere il nesso tra contratto e permesso di soggiorno che mette sotto ricatto centinaia di migliaia di lavoratori migranti. Occorre infine introdurre il reato di omicidio sul lavoro, per costruire uno strumento di deterrenza efficace e concreto, e rafforzare la figura degli RLS, proteggendoli dalle ritorsioni dei padroni e dotandoli di maggiori poteri di intervento e di denuncia. Il Governo e la politica istituzionale, con la collaborazione dei sindacati complici, appaiono sordi e ciechi di fronte alla strage. È urgente continuare a tenere viva la mobilitazione in difesa delle vite delle lavoratrici e dei lavoratori".

 

Il percorso del corteo è autorizzato dalla Questura con partenza alle ore 10 da via Mariti e prosecuzione in via Ponte di Mezzo, via Giovanni dei Marignolli, via Stefano Buonsignori. Il corteo riprenderà poi via Mariti per arrivare in piazza Dalmazia. Sono possibili disagi alla circolazione e al trasporto pubblico. 

 

 

Alia fa sapere che su indicazione della Questura procederà alla chiusura dei contenitori stradali che si trovano in Via Mariti (da Buonsignori a piazza Dalmazia) e via Dei Marignolli. Il provvedimento scatterà al mattino, dalle ore 08.30, fino a cessate esigenze. I residenti della zona sono invitati ad utilizzare le postazioni limitrofe composte da contenitori destinati ai diversi materiali: organico per gli scarti di cibo, sfalci, verde e potature, carta e cartone, imballaggi per i contenitori in plastica-metalli-polistirolo-tetrapak, vetro, residuo non differenziabile, quindi, rifiuti non riciclabili che non sono ammessi nelle altre raccolte (mozziconi di sigarette, spugne, rasoi, oggetti rotti o stracci). 

 

 

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