Gkn, l'azienda scrive ai lavoratori: lasciare lo stabilimento. Oggi Landini a Campi
Il segretario generale della Cgil nazionale alla Gkn: la posizione dei lavoratori
venerdì 30 luglio 2021 11:35
Continua la mobilitazione dei lavoratori della Gkn contro la procedura di licenziamento avviata dall'azienda, così come va avanti la solidarietà di tanti cittadini e associazioni. Nel primo pomeriggio previsto l'arrivo in fabbrica a Campi del segretario generale della Cgil nazionale Maurizio Landini.
Intanto, l'azienda ha scritto nuovamente via mail ai lavoratori: "Stamattina ci siamo svegliati/e con la notizia di una nuova mail da parte dell'azienda con cui chiede ai lavoratori e alle lavoratrici in assemblea permanente di lasciare lo stabilimento. Si tratta dell'ennesima provocazione della proprietà del fondo finanziario nei confronti di 500 lavoratori e lavoratrici ma anche di un intero territorio!", scrive su Facebook il gruppo "Insorgiamo con i lavoratori GKN". "Un territorio che continua a mostrarsi attivo e solidale: la partecipatissima assemblea di ieri sera del gruppo di supporto ne è l'ennesima conferma! Siamo determinati a resistere! Continuiamo a lottare a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici Gkn e delle ditte in appalto, continuiamo a costruire la solidarietà e a fare comunità!".
Come detto, intanto, oggi è il giorno dell'arrivo di Landini a Firenze e a Campi. Il segretario generale della Cgil nazionale stamani è a Firenze per partecipare alla riunione dell’assemblea generale di Cgil Toscana che si svolge dalle 9:30 fino alle 13:30 presso l’Auditorium del Palazzo dei Congressi in piazza Adua 1. Al termine dell’assise, Landini e l’assemblea generale si sposteranno a Campi Bisenzio, davanti ai cancelli della Gkn, per dimostrare vicinanza e solidarietà a quelle lavoratrici e a quei lavoratori che sono in assemblea permanente e in lotta per difendere la dignità del lavoro.
Questa la posizione in merito del Collettivo di Fabbrica – Lavoratori Gkn, su Facebook: "Maurizio Landini, il segretario generale nazionale della Cgil, sarà in Gkn. Crediamo sia la prima volta che nominiamo Landini dall'inizio di questa lotta. Abbiamo avuto ben altri pensieri. Questa lotta non non ha come preoccupazione segnare un punto nel dibattito. Ognuno di noi ha le proprie idee politiche e sindacali e le pratica da sempre, senza bisogno di usare una vertenza tanto importante per piccolo cabotaggio".
"Questa lotta è un fatto. Non un volantino, non un ordine del giorno, non una mozione. E' un fatto. E i fatti chiamano tutti a mettere a verifica le proprie posizioni e il ruolo che intendono giocare. Ed è un fatto che Landini viene in Gkn dopo che qua sono già passati praticamente tutti. Non ci interessa discutere del perchè, ma così è. E intendiamoci: non lamentiamo la mancanza di collegamento con le organizzazioni sindacali. Perchè, per fortuna, le organizzazioni sindacali sono composte da una ramificata rete di dirigenti locali, delegati sindacali, iscritti, categorie, camera del lavoro. E questa rete è stata con noi sin dal primo giorno mettendosi a completa disposizione".
"Il segretario generale della Cgil, per motivi a noi ignoti e magari anche validissimi, arriva il 22° giorno di una procedura di 75 giorni. E per questo, troverà un clima di gelida cordialità, quella che si confà appunto al 22° giorno di presidio. Per noi la splendida serata di ieri (ieri l'altro, mercoledì, nrd) è stata un po' la festa di chiusura della prima fase di questa lotta. Quella in cui abbiamo registrato parole, presenze e solidarietà. Ed è andata benissimo. Ora ognuno è chiamato a spiegare come intende trasformare le parole in fatti. Perchè la vittoria è difficile ma va perseguita in ogni modo".
"Per questo riterremmo una mancanza di rispetto se si venisse qua per praticare in primo luogo il rapporto con i giornalisti. Pensiamo che il segretario generale del più grosso sindacato italiano, che detiene qua la quasi totalità degli iscritti, dovrebbe in primo luogo riunirsi con la Rsu, in secondo luogo con l'assemblea dei lavoratori e infine con il circuito mediatico. Siamo certi che questo nostro punto di vista sia perfettamente comprensibile e compatibile con lo spirito di questa visita".
Oggi nel primo pomeriggio Landini visiterà il presidio, mentre in queste ore sta partecipando all'assemblea generale della Cgil Toscana. A margine della quale ha detto ai giornalisti, parlando del settore automotive di cui fa parte anche Gkn, di "aver chiesto un incontro al presidente del Consiglio per essere in grado di poter fare un'operazione anche di politica industriale perché le aziende, che in modo da far west hanno aperto procedure di chiusura degli stabilimenti, sono tutte nel settore automotive".
Sui licenziamenti del fondo Melrose alla Gkn - ha detto ancora il segretario generale della Cgil, come riporta Collettiva, la piattaforma Cgil, "siamo in presenza di un atteggiamento inaccettabile. Abbiamo assistito al tentativo di mettere in discussione non solo il ruolo dei lavoratori e del sindacato, ma addirittura il ruolo delle istituzioni. Quindi è evidente che bisogna ripristinare condizioni che permettano di fare una discussione vera a partire dal rispetto degli accordi che in quella azienda esistono, e del fatto che stiamo parlando di imprese che non sono in crisi perché non hanno mercato o lavoro, stiamo parlando di imprese dove il lavoro c'è. Parliamo di fondi multinazionali che stanno decidendo di delocalizzare le produzioni. Il problema non è solo di quei lavoratori, è chiaro che siamo di fronte davanti ad una questione più generale, perché non può passare nel nostro Paese l'idea che multinazionali ed imprese possono comportarsi in questo modo. Quindi c'è il problema, oltre la gestione immediata, di dotarsi anche di una legislazione che impedisca che queste cose possano ripetersi, e per quanto ci riguarda, insisto, questa non è una battaglia territoriale e locale, questa giustamente è una battaglia nazionale che deve avere delle risposte sul piano legislativo, e quindi anche con l'intervento del Governo".
Il primo passo "è ripristinare le condizioni che permettano di fare una discussione vera, a partire dal rispetto degli accordi". Allo stesso tempo, suggerisce Landini, "penso sia utile che anche le associazioni imprenditoriali capiscano che se si vuole veramente difendere il sistema produttivo del nostro Paese c'e' bisogno di una legislazione che non permetta alle multinazionali di agire e di comportarsi in questo modo, ma di rispettare e di applicare le nostre leggi. A partire dal fatto che se ci sono delle leggi prima di licenziare si utilizzano altri ammortizzatori e si fanno altre discussioni".
Il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, ha affidato ai social i suoi pensieri. " Basta provocazioni! GKN, con una lettera, ha chiesto lo sgombero e l’accesso alla fabbrica.Noi chiediamo invece che cancellino i licenziamenti e che si siedano al tavolo del Ministero. E chiediamo che a quel tavolo si sieda il Ministro Giorgetti, perché i vertici dell’azienda devono avere davanti i vertici delle istituzioni. Nel frattempo non ci muoveremo da qui. Garantiremo, come da 22 giorni ormai, una presenza costante di istituzioni e cittadini a difesa dell’assemblea permanente dei lavoratori.
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