Firenze, in migliaia coi lavoratori ex Gkn: il corteo da via Mariti. Occupato il giardino della Regione a Novoli
Al termine del corteo sono state montate tende davanti alla sede regionale. 'Siamo allo stremo. Le istituzioni si facciano carico della situazione'
sabato 18 maggio 2024 15:58
"Non avremo voluto avere una via Mariti da cui partire". Ma la strage di via Mariti c'è stata, e il loro corteo i lavoratori ex Gkn l'hanno fatto partire da lì, davanti a quel cantiere dove appena tre mesi fa hanno perso la vita cinque operai.
Un corteo che gli operai, e tutto il mondo che a loro è stato vicino in questi anni, affrontano "con tutta la dignità in corpo". A luglio saranno tre gli anni di assemblea permanente che i lavoratori ex Gkn hanno sulle spalle, e oggi hanno di nuovo chiamato a raccolta la città, per muoversi insieme a loro.
E la città, di nuovo, ha risposto. In migliaia sono presenti al corteo, lavoratrici e lavoratori, studenti, pensionati, sindacati, collettivi e associazioni, che dalle 15 hanno iniziato a muoversi da via Mariti, accompagnati dai tamburi e dai cori che sono diventati familiari nei cortei, nelle iniziative (e perfino nei teatri, con lo spettacolo "Il Capitale") in questi tre anni. "Fino a che ce ne sarà".
In corteo anche i candidati sindaco Sara Funaro, Cecilia Del Re, Dmitrij Palagi e Lorenzo Masi.
Molte le bandiere della Palestina che sventolano in corteo, aperto dai volti delle vittime delle strage di Viareggio del 2009, e da uno striscione dedicato agli operai che hanno perso la vita nel crollo di via Mariti. "Una piazza, un parco intitolati a Mohamed El Farhane, Taoufik Haidar, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri, Luigi Coclite sorgano quali luoghi di vita l, sopra le macerie prodotte dalla dignità calpestata".
Dietro di loro campeggiano il motto partigiano "Insorgiamo", che sempre accompagna la lotta dei lavoratori ex Gkn, lo stendardo del collettivo di fabbrica, e un grande striscione rosso che recita "Firenze ribelle e mai doma".
"Le teste dei cortei si compongono per essere donati, questa è la convergenza. Dedichiamo questa partenza ai famigliari delle vittime delle stragi di questa regione e non solo, noi non dimentichiamo, e non dimentichiamo soprattutto che i lavoratori e le lavoratrici devono essere difesi da vivo e non ricordati da morti", ha detto Dario Salvetti Rsu Gkn alla partenza del corteo. Tra gli interventi in apertura anche il padre di una delle vittime di Viareggio.
Tanta la solidarietà e gli appelli ricevuti in queste settimane, da Zerocalcare al professor Barbero, per la manifestazione che arriva in una data scelta non a caso, ma perché cade a due giorni dal 20 Maggio, l'anniversario dello statuto dei lavoratori.
Da via Mariti fino alla sede della Regione di Novoli, perché proprio alla Regione i lavoratori tornano a chiedere la discussione della proposta di legge regionale sui consorzi industriali, presentata all'inizio di aprile.
E quando il corteo è arrivato sotto il palazzo regionale, sono state tirate fuori alcune tende, montate da un gruppo di manifestanti nel prato intorno agli edifici che ospitano gli uffici regionali, dando inizio ad un'assemblea permanente. Si è registrato qualche momento di tensione con le forze dell'ordine presenti. Gli operai sono quindi accampati davanti alla Regione.
"Siamo allo stremo - dice la Rsu ex Gkn - non riceviamo lo stipendio da cinque mesi e sentiamo un silenzio assordante su tutta la vicenda. Non vogliamo più essere presi in giro. Le istituzioni si facciano carico della situazione, le nostre richieste sono note: commissariare QF, stipendi o ammortizzatore, legge regionale sui consorzi pubblici per permettere il nostro progetto di reindustrializzazione, l'unico che sia mai stato presentato su quell'area. La nostra vertenza in tre anni ha coinvolto 100mila persone e il corteo di oggi è stata una scommessa non facile, perché è il sesto a Firenze e il terzo in cinque mesi. La politica deve prendersi le proprie responsabilità e rispondere non solo a noi, ma a tutto il territorio, che ancora una volta ha dimostrato da che parte sta. Vogliamo sapere se e quando si discuterà della nostra proposta di legge in consiglio regionale".
"Oggi noi non andiamo a casa, ci accampiamo sul prato della Regione, in omaggio alle accampate studentesche di tutto il mondo, resisteremo fino a quando ci pare. La Regione Toscana è con noi perché i lavoratori e le lavoratrici della Regione appoggiano la nostra legge e sono loro che mandano avanti la Regione. Lunedì quando timbreranno il cartellino ci troveranno lì. Se veniamo via da lì è solo per raggiungere i nostri fratelli, sorelle e compagni in San Marco, per sommare accampata ad accampata, lotta per università pubblica, per fabbrica socialmente integrata, contro il genocidio e per una vita migliore, perché non abbiamo più tempo".
Questo il percorso del corteo: da Via Mariti proseguendo per Piazza Dalmazia, Via Corridoni, Piazza Tanucci, Via Circondaria, Via Buonsignori, Ponte Gandhi, Viale Redi, Via di Novoli, Viale della Toscana per concludersi in Piazza dell’Elba (davanti al palazzo della Regione a Novoli). Il servizio di Autolinee Toscane potrà subire momentanee deviazioni e ritardi. Saranno principalmente coinvolte dieci line - 2, 5, 16, 20, 23, 28, 29, 55, 56 e 57 – ma tutta la rete potrebbe subire rallentamenti o ritardi. Per quanto riguarda la tramvia di Firenze, Gest comunica che potrebbero esserci disagi nelle aree attraversate dal passaggio del corteo.
Irene Grossi
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