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Ex Gkn, tavolo al Mimit ma l'azienda non si presenta. Fiom: 'Assenza gravissima'

'Abbiamo ribadito che serve un intervento straordinario del Governo per definire una tutela per i lavoratori e per “commissariare” l’azienda'

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martedì 26 marzo 2024 18:09

Si è tenuto oggi, martedì 26 marzo, presso il Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il tavolo sulla vertenza QF, ex Gkn. Il tavolo è stato presieduto dal Ministro Urso e dalla sottosegretaria Bergamotto, alla presenza anche del Ministero del Lavoro, la Regione Toscana, la città metropolitana di Firenze e il comune di Campi Bisenzio, mentre davanti alla sede del ministero si sono riuniti in presidio alcube decine di lavoratori, con lo striscione del collettivo di fabbrica. Assente al però l'azienda. 

 

Un'assenza, definita "gravissima e colpevole" dai sindacati, che conferma le ultime tensioni con Qf, che giorni fa si era detta non disponibile al confronto "finché non sarà ripristinata la legalità nello stabilimento", chiedendo la convocazione di un tavolo sulla sicurezza al ministero dell’Interno "visto l’immobilismo della prefettura di Firenze e i fatti gravi, ivi inclusi rave party". 

 

Queste le parole di Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e della RSU Fiom Qf ex Gkn: "Riteniamo gravissima e colpevole l’assenza dell’azienda. L’incontro ha ripercorso le ultime vicende di questa vertenza che oggi è ad uno snodo estremamente delicato, legato al fatto che le lavoratrici e i lavoratori non sono più coperti dagli ammortizzatori sociali dal 31 dicembre 2023 e fino a questo momento non sono nemmeno stati pagati gli stipendi dall'azienda, come in realtà dovrebbe essere. Dopo la sentenza del Tribunale di Firenze del dicembre scorso, infatti, la stessa ha intimato a QF di aprire la procedura della legge 234/2021. Dopo i due mesi previsti dalla normativa per presentare un piano di reindustrializzazione e un piano sociale, da parte dell’azienda, nulla è stato fatto."

 

"Successivamente sempre QF ha aggirato la procedura, aprendo ad un'iniziativa di incentivi all’esodo per un minimo di 120 lavoratori." Così continua il comunicato: " Abbiamo ribadito che serve un intervento straordinario del Governo per definire una tutela per i lavoratori e per “commissariare” l’azienda. Questo perché per qualsiasi possibile percorso di un eventuale progetto di rilancio industriale è necessario avere un interlocutore serio che abbia la reale intenzione di costruire insieme alle Istituzioni e alle organizzazioni sindacali una possibile soluzione dal progetto di reindustrializzazione dal basso che possa rappresentare un tassello di quel “condominio” industriale su cui, da sempre la Fiom-Cgil, la RSU e i lavoratori insistono. Il Mimit si è impegnato ad un intervento nei confronti di QF, separatamente, con l’obiettivo di riportare l’azienda al tavolo di confronto. I profili di irresponsabilità e di non rispetto di sentenze del Tribunale e delle procedure di legge sono sempre più evidenti da parte di QF. Il Governo, oltre alla disponibilità dichiarata a ricercare un'interlocuzione con QF, oltre a mettere a disposizione un confronto con il Ministero del Lavoro per una valutazione sui possibili ammortizzatori sociali, deve sostanziare queste disponibilità anche nel mettere in campo soluzioni straordinarie e derogatorie nell’ottica di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori".

 

“Confidiamo – ha detto Valerio Fabiani, consigliere speciale con delega al lavoro del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -  che la presenza, per la prima volta, del Ministro Urso, oltre a quella della sottosegretaria Bergamotto, rappresenti un cambio di passo e sia segno della volontà del Governo di intervenire nella vertenza”. 

 

"Inaccettabile  – prosegue Fabiani -  l’assenza della società ad una riunione convocata da un Ministro della Repubblica. Per questa ragione abbiamo condiviso con il Governo la decisione di convocare l’azienda alla presenza delle sole Istituzioni, incontro al quale Qf non potrà sottrarsi. Ci aspettiamo dunque una rapida convocazione dell’azienda da parte del Governo serve una svolta, per la reindustrializzazione del sito e la tutela dei lavoratori, che sono ancora senza stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da tre mesi”.

 

"Trovo inaccettabile l'assenza dell'azienda Qf al tavolo di confronto di oggi - dichiara il Sindaco di Campi Tagliaferri - irrispettoso nei confronti del Ministro che invece era presente, soprattutto alla luce delle recenti tensioni nello stabilimento della Gkn. Questa assenza conferma il comportamento pretestuoso avuto dell'azienda lo scorso giovedì, a questo punto abbiamo convenuto con il Governo e la Regione Toscana di impegnare lo stesso alla convocazione un ulteriore tavolo dove l’azienda dovrà essere presente per chiarire la loro posizione per la presentazione del piano sociale e indicare cosa vogliono fare dello stabilimento. Come amministrazione locale siamo angosciati e preoccupati per la tenuta sociale questa mancanza di colloquio non aiuta a risolvere la questione".

 

 

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