Controllo degli stupefacenti, spedizioni punitive a Prato: aggressioni a colpi di machete, quattro arresti

'Due gruppi antagonisti impegnati in una faida correlata al controllo dell'approvvigionamento e del mercato del consumo dello stupefacente'

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giovedì 27 novembre 2025 13:34

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Prato, in aderenza a quanto richiesto dalla Procura di Prato, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone, due cittadini di nazionalità marocchina, rispettivamente, di 22 e 25 anni, di un cittadino pakistano di 34 anni e di un cittadino albanese di 38 anni, a vario titolo, in relazione a due spedizioni punitive, concretizzatesi nelle aggressioni violente, con l'impiego di armi, nei giorni 8 e 22 agosto 2025, nel  cuore della città di Prato, nei confronti, rispettivamente, di quattro cittadini pakistani di 21, 35, 19 e 25 anni.

 

"Aggressioni che ricadono in una cornice più ampia di azioni violente in atto tra due gruppi antagonisti, costituiti da pakistani, marocchini e albanesi, impegnati in una faida correlata al controllo dell'approvvigionamento e del mercato del consumo dello stupefacente sul territorio pratese", spiega la Procura.  

 

In particolare, secondo quanto si apprende dalla Procura, l'8 agosto, intorno alle 14,30, il 34enne e il 22enne destinatari di misura, stavano aspettando il 21enne all'uscita di un negozio, per poi colpirlo dapprima con calci e pugni e, successivamente, in più parti del corpo con un machete e un coltello, cagionando lesioni gravi alla vittima (inabilità della gamba e plurimi tagli), giudicate guaribili dai sanitari del nosocomio di Prato, in almeno 74 giorni (salvo complicazioni). La persona offesa è risultata essere cugino di un altro pakistano, a sua volta fratello della vittima di una precedente aggressione, avvenuta il 18 luglio 2025, sempre a Prato.  

 

L'episodio dell'8 agosto ha costituito l'acceleratore della successiva aggressione del 22 agosto. A riprova di ciò, la Procura evidenzia che il cugino della vittima della violenza dell'8 agosto faceva parte della spedizione punitiva, durante la quale gli autori destinatari del provvedimento restrittivo, armati di machete e coltelli, a volto travisato, si erano recati nel bar gestito dalla compagna del cittadino marocchino di 22 anni alla ricerca di quest'ultimo. Quella sera si è assistito, poi, a un gruppo composto da almeno cinque persone travisate e armate che assalivano il cittadino pakistano di 34 anni.

 

Nel corso dell'aggressione del 22 agosto, il cittadino pakistano di 25 anni ha riportato lesioni gravi, che si sono estrinsecate, fra l'altro, in una importante emorragia, che ha richiesto emotrasfusione, ferita al cuoio capelluto, la sub amputazione del padiglione auricolare destro, una ferita all'avambraccio sinistro con  frattura dello stesso, un'ampia ferita alla mano sinistra con lesioni multiple dei tendini estensori, frattura del perone destro, giudicate guaribili in prima istanza in 40 giorni e che hanno comportato l'indebolimento permanente dell'organo tattile; il pakistano di 35 anni ha avuto lesioni consistite in contusioni e ferite lacerocontuse che hanno richiesto sutura, giudicate guaribili in quindici giorni.  

 

Durante la giornata del 22 agosto, nel quadro della contrapposizione in atto, un altro indagato di 25 anni di nazionalità pakistana destinatario di richiesta di misura  cautelare, è risultato aver agito in più punti della città di Prato, detenendo e portando in luogo pubblico una pistola clandestina al fine di aggredire gli autori dell'aggressione dell'8 agosto. L'arma è stata individuata il giorno seguente alla spedizione del 22 agosto, da parte dei militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Prato, e sottoposta a sequestro.

 

L'analisi delle telecamere ha consentito di individuare il soggetto che la brandiva puntandola verso altri soggetti. Il Gip ha fissato il suo interrogatorio per la giornata di venerdì prima di decidere sulla richiesta di applicazione di misura nei suoi confronti. Sempre nell'immediatezza dell'aggressione è stato rinvenuto un "machete" di lunghezza totale di cinquanta centimetri, di cui trentasei di lama, da parte dei militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Prato, sottoposto a  sequestro.  

 

Le indagini si sono nutrite dell'apporto degli appartenenti alla Squadra Mobile  della Questura di Prato, che hanno provveduto nella serata del 26 novembre e, nella mattinata odierna del 27 novembre, a eseguire i quattro provvedimenti custodiali. Sono in corso le attività di perquisizione nei confronti degli indagati che, allo stato, hanno consentito di rinvenire nella disponibilità del pakistano di 34 anni, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un machete e un coltello a serramanico presso la sua abitazione. 

 

 

 
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