Firenze, al via il servizio di accoglienza invernale del Comune per i senza dimora
Fino a 160 posti per la stagione invernale, aggiuntivi rispetto al sistema di accoglienza ordinario
giovedì 27 novembre 2025 12:35
Nella sera di lunedì 1 dicembre prenderà il via il servizio di accoglienza invernale del Comune di Firenze per le persone senza dimora.
Le strutture sono tre: da quest’anno torna ad essere dedicata all’emergenza freddo, e non più Centro accoglienza straordinaria per minori stranieri non accompagnati, la struttura dell’Orologio in viale Corsica, poi l’Ostello del Carmine, entrambi di proprietà del Comune e gestiti da Fondazione Solidarietà Caritas ETS e la struttura Accoglienza Donne di via dei Vanni messa a disposizione sempre da Fondazione Solidarietà Caritas ETS.
In totale i posti a disposizione sono 140, estendibili a 160 in caso di emergenza o picchi di freddo. Una disponibilità che va ad accrescere, durante il periodo più freddo, il sistema di accoglienza ordinario, il cui fulcro è all’Albergo Popolare, e che è attivo 12 mesi l’anno. A ciò si affianca anche quest’anno un forte potenziamento delle Unità di Strada per intercettare il più possibile i bisogni delle persone, strutturato in modo ancora più radicato sulle aree maggiormente sensibili della città, a partire dal centro storico.
Con l’abbassamento delle temperature della scorsa settimana il Comune di Firenze si è già attivato con misure straordinarie che hanno visto un ulteriore potenziamento dei posti nel sistema ordinario di accoglienza, la messa a disposizione straordinaria prima di dicembre dell’Ostello del Carmine e un dispiegamento di forze maggiorato delle Unità di strada. Anche per questo inverno, l’invito dell’amministrazione alla cittadinanza è a segnalare le persone che vivono in strada, da quest’anno oltre alle modalità standard si affiancherà anche un apposito form sul sito del Coordinamento toscano marginalità.
“Un progetto che ci consente di integrare il sistema di accoglienza ordinario con un’ulteriore risposta importante durante la stagione invernale e che è frutto di un lavoro di squadra, tra servizi sociali e sociosanitari, tante realtà associative e cooperative sociali, che ringraziamo tutte. – ha spiegato l’assessore al Welfare Nicola Paulesu – Con questi posti aggiuntivi, affidati a Fondazione Solidarietà Caritas a seguito di un avviso pubblico di co-progettazione, superiamo i mille posti letto a disposizione per le persone che vivono in strada. Quest’anno il progetto si arricchisce con alcune iniziative, potenziamo le Unità di strada con operatori dedicati esclusivamente al centro storico che lavoreranno in sinergia con la Polizia Municipale per intervenire sempre più tempestivamente sulle segnalazioni e con una squadra invece concentrata nella zona di san Frediano per facilitare l’accesso alle strutture che qui insistono. Invitiamo la cittadinanza a segnalarci situazioni di persone che vivono in strada: aggiungiamo anche una nuova modalità, una piattaforma online messa a disposizione dal Coordinamento Toscano Marginalità per facilitare la possibilità di segnalare e dare un feedback al cittadino segnalante”.
Come funziona il servizio di accoglienza invernale. Il Comune di Firenze, attraverso un avviso pubblico, affida la gestione di alcuni immobili per attuare l’accoglienza invernale. La Fondazione Solidarietà Caritas ETS è il soggetto gestore di queste strutture con un progetto articolato che si integra in modo funzionale con il sistema delle cosiddette accoglienze temporanee. Il servizio è destinato a uomini e donne di maggiore età cittadini italiani e stranieri, residenti o presenti sul territorio del Comune di Firenze, resterà attivo fino al 31 marzo, prorogabile in caso di condizioni climatiche avverse prolungate.
Il servizio consiste in accoglienza notturna presso le strutture indicate, dalle 19.00 alle 9.00 del giorno successivo, con distribuzione di materiale per l’igiene personale, cena calda e colazione. Fondazione Solidarietà Caritas ETS affiancherà inoltre agli operatori dedicati all'accoglienza anche degli educatori per migliorare la qualità del servizio, seppur temporaneo, lavorando per una presa in carico che tenga conto della complessità delle persone accolte e per costruire, insieme a loro stessi e ai servizi sociali, dei percorsi di inclusione. Previsti anche incontri con la rete professionale dell'amministrazione e del terzo settore per integrare le competenze e le risorse dei vari attori che operano in questo ambito di intervento.
Il servizio di accoglienza invernale si allaccia a tutti i servizi esistenti e attivi tutto l’anno per le persone senza dimora, dal PIS, pronto intervento sociale, al DEA, posti in collegamento con il Pronto Soccorso ospedaliero, alla Pronta accoglienza, servizio con prenotazione diretta presso l’Albergo Popolare, e ai percorsi per la presa in carico sociosanitaria in collaborazione con la Società della Salute di Firenze, e poi il centro diurno La Fenice, punto di raccordo con tutto il resto della rete gestito dal Coordinamento toscano marginalità, la mensa Caritas di via Baracca aperta a pranzo tutti i giorni – primo accesso dopo un colloquio con i Centri di Ascolto Caritas - , il servizio Help Center ACISJF presso la Stazione Santa Maria Novella.
Il potenziamento delle Unità di strada. Come di consueto all’attivazione delle strutture si affianca un forte potenziamento delle Unità di Strada per intercettare il più possibile i bisogni delle persone che vivono in strada, da quest’anno anche con nuove modalità. Durante i mesi dell’accoglienza invernale si prevedono due diverse tipologie di implementazione del servizio. Una prima sperimentazione, di concerto con la Polizia Municipale, riguarderà la zona del centro storico da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e vedrà una squadra mirata intervenire sulla base soprattutto delle segnalazioni di residenti e commercianti.
Un’altra squadra di operatori inoltre sarà attiva in supporto alla struttura dell’Ostello del Carmine e più in generale alla zona dove insistono anche altre strutture come l’Albergo popolare, interverranno 7 giorni su 7 dalle 17 – orario di chiusura del centro diurno La Fenice – alle 22, con l’obiettivo anche di gestire al meglio gli spazi di accesso alla struttura e gli ingressi per prevenire disagi.
Le segnalazioni. Chi vuole segnalare la presenza di persone senza dimora in strada, piazze e giardini può telefonare durante la settimana dalle 9 alle 17 al Centro la Fenice al numero 055-0510241. Dalle 17 alle 9 e nel fine settimana le segnalazioni devono essere fatte inviando una mail all’indirizzo lafenice@coordinamentotoscanomarginalita.org oppure chiamando la portineria dell’Albergo popolare al numero 055 / 211632.
Da quest’anno sarà attivo da lunedì anche un form specifico in una pagina dedicata sul sito del Coordinamento toscano Marginalità, a cui si potrà accedere anche tramite Qr code. Un servizio finalizzato a favorire la collaborazione tra i cittadini e le organizzazioni che forniscono supporto alle persone in strada, in cui è possibile inserire dati e breve descrizione del caso. Si ricorda che il form in nessun caso può essere considerato un servizio sostitutivo dei servizi per la gestione delle emergenze, in caso di emergenza contattare il numero 112. Le segnalazioni possono essere inviate anche alla mail dell’assessorato al Welfare assessore.paulesu@comune.fi.it e verranno direttamente orientate al servizio di accoglienza invernale e/o ai servizi sociali. Chi volesse offrire un aiuto in termini di coperte e/o sacchi a pelo, di cui c’è sempre necessità, può rivolgersi direttamente ai numeri ed agli indirizzi mail indicati.
Per le persone che vogliono rivolgersi al servizio di accoglienza invernale in autonomia c’è lo sportello presso La Casa della Carità in via Corelli n. 91 il lunedì e il giovedì dalle 8.30 alle 12.30. Lo sportello è contattabile al numero +39 337 121 3981, per mail accoglienzainvernale@fondazionesolidcaritas.it". Il colloquio di primo accesso al servizio e di prima valutazione dello stato di bisogno sarà svolto da figure professionali educative con esperienza pluriennale all'interno di questo servizio. Fondazione Solidarietà Caritas ETS ha deciso di affiancare agli operatori dedicati all'accoglienza anche degli educatori per garantire la qualità del servizio - seppur temporaneo - lavorando per una presa in carico che tenga conto della complessità delle persone accolte e per costruire, insieme a loro stessi e ai servizi sociali , dei percorsi di inclusione sociale individuali.
