Firenze, la protesta all'ex Teatro Comunale: un muro di 'cubi neri' di cartone abbattuto
Il flash mob di Salviamo Firenze per Viverci. 'Firenze è assediata dalla morsa della speculazione'
martedì 30 settembre 2025 10:55
Un muro di cubi neri che va giù proprio sotto al tanto discusso 'cubo nero' all'ex Teatro Comunale di Firenze, mentre risuona la canzone The Wall dei Pink Floyd. E' In-Cubo speculazione, la protesta simbolica messa in atto da Salviamo Firenze per Viverci nel pomeriggio di ieri.
L’invito ai cittadini, presenti circa 150 persone, era di portare una scatola di cartone, e proprio quelle scatole alla fine della mobilitazione sono state impilate per costruire il "muro della speculazione" e buttate giù.
"Abbiamo voluto convocare questo appuntamento dentro l’area pedonale interna ai 3 blocchi, per toccare con mano la colata di cemento ed acciaio che sostiene il cubo nero e l’attico vetrata lì dove c’era l’ingresso - ha detto Massimo Torelli, portavoce del comitato - Lo abbiamo fatto qui, in questo spazio gelido, perché trasmette al meglio cosa non va fatto in una città, sostituire un posto caldo, animato, come un teatro con un “cimitero di acciaio e cemento”. E lo abbiamo fatto con l’adesione di tante realtà che da anni, spesso inascoltate, si attivano per fermare la vendita della nostra città e l’attacco alla sua bellezza. E lo facciamo con tutte e tutti voi che siete venuti qui. L’enorme clamore della vicenda ed il rifiuto generale all’intervento possono aprire una nuova stagione alla lotta alla speculazione e alla vendita di Firenze".
"La città è in vendita e gli attori sono sempre i soliti, grandi fondi di investimento per cui ogni nostro palazzo e ogni nostro quartiere diventa un asset, finanza pura. E sempre questo è successo perché l’amministrazione comunale ha aperto loro le porte". "Siamo qui per dire con grande chiarezza che questa storia non può finire nel dimenticatoio, non dipende dall’azione della magistratura e dai suoi tempi, perché la città si è già espressa: non lo vuole giustamente in nessuna maniera", continua Torelli.
"Alcuni ci hanno detto: Ormai è fatto, a che serve venire? Serve per non fare chiudere la vicenda (senza aspettare la magistratura) e serve perché Firenze è assediata dalla morsa della speculazione. E da qui deve partire un’azione forte per fermarla. Per questo vi abbiamo invitato a portare una scatola, un cubo. Ognuno di essi può individuare un asset finanziario, un intervento in corso e in programma. Con queste scatole costruiremo il muro della speculazione che ci soffoca e alla fine insieme lo butteremo giù. Per dare un segno di liberazione e una forte necessità di discontinuità", conclude Torelli.
Quella all'ex Comunale non è che una tappa dell'In-Cubo Tour, che toccherà altri luoghi della città. "Da alcuni giorni abbiamo iniziato a portare in giro, davanti ai tanti cubi neri della città, alcuni di questi cartoni. Perché Firenze è piena di Cubi neri".
L’iniziativa promossa da “Salviamo Firenze per Viverci” ha trovato adesioni da parte di molte realtà: Collettivo ex GKN, Assemblea VeneraLa, Associazione Bioarchitettura, Comitato area verde San Lorenzo a Greve, Comitato ex FIAT Belfiore, Comitato Oltrarno futuro, Comitato San Niccolò, Comitato San Salvi chi può, Comitato tutela ex Manifattura tabacchi, Comitato tutela San Frediano, Comunità delle Piagge, Diritti a sinistra, Firenze Città Aperta, Fuori binario, Italia Nostra sez. Firenze, La Montanina, La Polveriera, Legambiente Firenze, NEXt Emerson, No tunnel TAV, PerUnaltracittà/La Città invisibile, Presidio No aeroporto No inceneritore.