Natale in casa, non tutte le piante sono innocue per gli animali
Alcune specie molto diffuse meritano un po’ di attenzione.
sabato 13 dicembre 2025 13:31
A dicembre, insieme alle decorazioni, entrano in casa piante che non sempre sono innocue per cani e gatti. Le piante natalizie contribuiscono a creare l’atmosfera delle feste e sono presenti in molte abitazioni durante questo periodo, ma quando in casa vivono animali domestici è utile prestare qualche attenzione in più. Alcune delle piante tipiche del Natale, infatti, possono causare disturbi se ingerite o masticate, spesso per semplice curiosità o gioco.
Tra le più diffuse c’è la stella di Natale, spesso considerata più pericolosa di quanto non sia in realtà. La sua linfa può risultare irritante per la bocca e per lo stomaco e, in caso di ingestione, può provocare nausea, vomito o salivazione eccessiva. Disturbi simili possono comparire anche con l’agrifoglio, molto utilizzato per ghirlande e decorazioni: foglie e bacche possono causare problemi gastrointestinali se masticate. Il vischio, spesso appeso come decorazione, è un’altra pianta da gestire con attenzione perché, se ingerito, può provocare disturbi digestivi e, in quantità maggiori, effetti più seri.
Anche l’amaryllis, pianta ornamentale tipica del periodo natalizio, contiene sostanze che possono causare vomito e dolore addominale, in particolare se viene masticato il bulbo. Un discorso a parte riguarda i gigli presenti in bouquet o composizioni floreali: per i gatti anche una piccola esposizione può essere rischiosa, poiché alcune specie sono note per poter causare danni renali. Infine, anche parti di alberi veri come aghi e pigne, pur non essendo piante tossiche in senso stretto, possono creare irritazioni o problemi intestinali se ingerite.
I segnali che possono indicare un problema sono in genere piuttosto evidenti e riguardano soprattutto l’apparato digerente. Vomito, diarrea, salivazione eccessiva, scarso appetito o apatia sono tra i sintomi più comuni osservati dai veterinari dopo l’ingestione di piante ornamentali. Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi lievi e transitori, ma è comunque importante monitorare l’animale e non sottovalutare eventuali peggioramenti o sintomi persistenti.
In caso di dubbi o se si sospetta che un cane o un gatto abbia ingerito una pianta potenzialmente problematica, la raccomandazione resta quella di contattare il proprio veterinario di riferimento. Evitare interventi improvvisati e chiedere un parere professionale consente di valutare correttamente la situazione e intervenire, se necessario, nel modo più adeguato.
