Strage di piazza Dalmazia, la cerimonia in ricordo di Samb Modou e Diop Mor
La sindaca Funaro: 'Firenze non dimentica, lavoriamo per costruire ponti'
sabato 13 dicembre 2025 17:09
Sono passati 14 anni da quando Samb Modou e Diop Mor furono uccisi a Firenze.
“Firenze non dimentica la drammatica giornata del 13 dicembre 2011 in piazza Dalmazia: per la nostra comunità è una ferita al cuore difficile da risarcire e la memoria è ancora viva a 14 anni di distanza”. Sono le parole della sindaca Sara Funaro, che questa mattina ha ricordato Samb Modou e Diop Mor, nell’anniversario della strage di piazza Dalmazia.
“Non sono mai mancata a questo appuntamento perché penso che sia un momento importante per ricordare quello che di atroce è successo nel cuore della città e per tenere alta l’attenzione sulla violenza, sull'aggressività, sull’intolleranza. La bellezza di Firenze è che ha saputo reagire subito. La nostra città è sempre stata una città con valori e con principi etici fondamentali e la reazione di tutta Firenze fu una reazione di condanna corale, di sdegno e soprattutto la voglia di costruire nuovi ponti insieme. Lavoro che è stato portato avanti in tutti questi anni grazie alla comunità senegalese e al lavoro costante di tanti rappresentanti istituzionali per costruire legami. Oggi siamo qui anche per dimostrare che siamo vicini alla comunità senegalese e a Kene Mbengue e come istituzioni continuiamo a lavorare per fare in modo che i nuovi cittadini si sentano parte della comunità. Firenze ha sempre dato l'esempio e deve continuare a darlo”.
Alla cerimonia, che si è svolta attorno alla targa che nella piazza ricorda l’assassinio di Samb Modou e Diop Mor, oltre alla sindaca Funaro, all’assessora alla memoria Benedetta Albanese e all’assessora regionale alla memoria Alessandra Nardini, erano presenti anche la comunità senegalese, il presidente del Quartiere 5 Filippo Ferraro, molti consiglieri comunali, rappresentanti di Anpi, della Cgil e tanti cittadini.
“Siamo vicini alla comunità senegalese, con cui continuiamo a collaborare – ha aggiunto Albanese -. Firenze e i fiorentini sono contro la violenza, l’odio razziale e qualsiasi forma di discriminazione. Questa è una città di pace e speranza, che fa dell’inclusione e della coesione valori fondanti. Siamo convinti che lavorando sulla sensibilizzazione, soprattutto tra le giovani generazioni, si possano combattere le tante forme di odio che purtroppo serpeggiano nella società in cui viviamo”.
