'Firenze negli anni Ottanta', due seminari per rileggere un decennio chiave
Storia, memoria e trasformazioni della città
sabato 13 dicembre 2025 13:50
Un passato non lontanissimo, ma spesso semplificato o mitizzato: gli anni Ottanta rappresentano uno snodo decisivo per comprendere le trasformazioni più recenti di Firenze. Da questa consapevolezza nasce il ciclo di incontri 'Firenze anni ’80: storia, memoria, mitologie.' Una rilettura, organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea con il patrocinio dei Dipartimenti Sagas e Forlilpsi dell’Università di Firenze e con il contributo della Direzione generale biblioteche e istituzioni culturali. I due seminari si terranno il 16 dicembre e il 16 gennaio, entrambi dalle 9 alle 13, negli spazi universitari di via Laura 48. L’iniziativa è seguita da un comitato scientifico composto da Roberto Bianchi, Pietro Causarano, Sandro Fallani e Raffaele Palumbo.
Il primo appuntamento affronta il decennio partendo dal vivace contesto culturale, ma senza perdere di vista i profondi mutamenti economici e sociali. La stagione creativa convive infatti con la crisi industriale che si apre simbolicamente con la vertenza FIAT. Il programma del seminario propone una lettura articolata: da Una storia critica da Patti Smith a Roberto Baggio di Roberto Bianchi, a Palazzo Vecchio, tra Bandiera rossa e Fiat Fondiaria di Sandro Fallani, fino all’analisi di Pietro Causarano su Il lavoro di fronte alla trasformazione urbana. Seguono gli interventi di Pietro Giovannoni sulla Chiesa fiorentina tra società e istituzioni e di Giordano Lovascio e Lanfranco Rosso su scuola e movimenti studenteschi. I lavori sono coordinati da Francesca Cavarocchi.
“L’occupazione dello stabilimento di Novoli a sostegno della vertenza di gruppo e dell’occupazione a Torino rappresenta una cesura a livello nazionale e il suo esito segna una sconfitta decisiva per il movimento sindacale, annunciando a Firenze un mutamento profondo della fisionomia urbana con la vicenda FIAT-Fondiaria e l’avvio massiccio della deindustrializzazione e della terziarizzazione che trasformano il lavoro”, sottolinea il professor Pietro Causarano.
Gli anni Ottanta, spesso etichettati come il decennio del “riflusso”, vedono però anche il riemergere di nuovi movimenti studenteschi, accanto al femminismo, all’ambientalismo e al pacifismo. “Fanno la loro comparsa i primi centri sociali auto-gestiti con l’occupazione di impianti industriali dismessi – prosegue Causarano – ma gli anni ’80 fiorentini sono anche quelli degli ultimi vagiti del terrorismo, con l’assassinio di Lando Conti e il processo a Prima Linea. È il decennio del ‘mostro’, una vicenda che incide profondamente sui comportamenti giovanili, insieme alla contemporanea diffusione dell’AIDS. Cambia anche il rapporto fra la città e la Fiorentina, con gli scontri di piazza per la vendita di Roberto Baggio alla Juventus nel 1990, nel momento in cui il calcio comincia a cambiare pelle”.
l decennio si chiude simbolicamente con lo sciopero della fame organizzato nel 1990 dalla comunità senegalese, che porta alla luce il fenomeno migratorio e una rete di solidarietà costruita nel tessuto associativo e nelle istituzioni sociali, a partire dalla Chiesa, in risposta ai primi segnali di intolleranza razzista. Una chiusura che apre già alle questioni del presente.
