Operazione Mondo Sommerso: la finanza sequestra 24mila giocattoli irregolari a Prato
Gli articoli erano sprovvisti del corredo informativo minimo obbligatoriamente previsto in etichetta
giovedì 04 settembre 2025 18:48
Si sono intensificate nel periodo estivo le attività delle Fiamme Gialle pratesi a tutela del distretto tessile industriale e della salute pubblica, secondo specifiche linee di indirizzo operative promosse dal Comando Regionale Toscana e attuate dal Comando Provinciale di Prato.
Sulla scorta di tali iniziative, lo sviluppo dell’operazione convenzionalmente denominata “Mercato sommerso”, focalizzata sull’individuazione di forme di abusivismo commerciale anche in violazione delle norme correlate alla regolare commercializzazione di prodotti finiti ed accessori nell’ambito del distretto pratese, ha permesso di operare un tracciamento dei flussi di approvvigionamento e di commercializzazione di una vasta gamma di articoli irregolari, dall’abbigliamento agi accessori per la casa.
L'attività di controllo economico del territorio protrattasi per tutto il periodo estivo, correlata ad immediati riscontri ed approfondimenti operati tramite i più moderni sistemi informativi in uso al Corpo, come si apprende da una nota della Gdf, ha permesso ai finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo di Prato di individuare un flusso di distribuzione di prodotti irregolari di varia tipologia, sprovvisti delle necessarie avvertenze, istruzioni d’uso ed informazioni minime per il consumatore previsti dalle vigenti normative nazionali ed europee.
Ultimata la fase esplorativa e di mappatura degli operatori commerciali coinvolti, le Fiamme Gialle pratesi hanno dunque avviato la fase operativa, orientata all’individuazione e sequestro dei prodotti presso i luoghi di stoccaggio e di vendita.
Il primo carotaggio operato presso un’impresa individuale del “Macrolotto” pratese gestita da soggetti di etnia sinica, ha permesso di confermare la presenza di circa 24.000 giocattoli sprovvisti del corredo informativo minimo obbligatoriamente previsto in etichetta e pertanto assolutamente inidonei a garantirne la sicurezza d’uso e la genuinità dei materiali con cui risultavano composti.
Pertanto, i prodotti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, in attesa di procedere ad opportune analisi volte ad accertarne la conformità con gli standard europei. In caso di rifiuto allo svolgimento di tali test, con conseguente impossibilità di procedere all’integrazione delle carenze informative riportate in etichetta e nelle istruzioni d’uso, i prodotti saranno destinati a distruzione. Restano ferme, invece le sanzioni pecuniarie comminate al commerciante ammontanti nel minimo a 3.000 euro, che hanno fatto seguito alla segnalazione dello stesso presso la locale Camera di Commercio.