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Firenze, blitz contro gli affitti brevi: coperte le keybox dei palazzi del centro

'Salviamo Firenze x viverci': la protesta del comitato. Funaro: 'Provvedimenti sulle keybox'. Gli imprenditori: 'Caccia alle streghe'

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sabato 09 novembre 2024 11:27

Nastri rossi a coprire le keybox degli alloggi turistici dei palazzi storici del centro di Firenze. È la protesta del comitato Salviamo Firenze messa in scena nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 novembre.

 

Nei giorni in cui Firenze fa da palcoscenico al vertice sul turismo, prima col Forum sul Turismo e poi con il G7 in programma la prossima settimana, il comitato Salviamo Firenze lancia una campagna incentrata sulla vivibilità della città da parte dei cittadini. Una protesta quindi contro il proliferare degli affitti turistici brevi (un fenomeno su cui ieri la sindaca Funaro ha parlato di un aumento del 32% in città negli ultimi anni). 

 

"Salviamo Firenze x viverci" sono gli adesivi che sono stati attaccati sulle keybox (dove vengono messe le chiavi degli alloggi per i turisti, ai quali viene data la combinazione) che si vedono in tante parti della città, ormai non solo in centro. Il 'blitz' ha riguardato l'Oltrarno, le zone di Santo Spirito, via Romana e via dei Serragli.

 

Un'azione che rimette al centro la questione dell'overtourism, di cui si è parlato anche ieri al Forum internazionale del Turismo. Mentre la sindaca Funaro chiede norme per regolamentare il turismo, il ministro Santanchè dal palco del Forum si è detta contraria al termine "overtourism", definendo "una bestemmia dire che ci sono troppi turisti", e ribadendo che quello che serve è imparare gestire i flussi turistici.

 

"In questi giorni si parla di “turismo come oro”, di come facilitare investimenti dei fondi speculativi, di come aumentare i milioni di turisti in arrivo, di come trasformare le nostre città in città-albergo da cui cacciare i residenti", scrive il Comitato Salviamo Firenze in una nota. "Si parla di lavoro nel settore, ma è lavoro sottopagato, spesso a nero. Non si parla del disastro che questo crea nelle città. Non si fornisce alcuna risposta alla domanda chiave: QUANTO DEVE GUADAGNARE UNA PERSONA PER VIVERE A FIRENZE? In una città con il reddito medio di 1.600 euro si chiede circa 1.000 euro di affitto per un bilocale. Chi vuole vivere, lavorare e risiedere a Firenze è schiacciato quindi da una parte dalla speculazione dei grandi fondi di investimento che pezzo per pezzo (con il consenso e il supporto delle varie amministrazioni di questa città) stanno comprando la città e dall’altra dall’overtourism di cui la diffusione infinita degli affitti turistici (Airbnb) è l’aspetto più noto. C’è una enorme bolla immobiliare in città come Firenze. Perché ci sono migliaia di appartamenti sui portali di affitto turistico. Perché i nuovi interventi residenziali sono solo e soltanto per il mercato internazionale del superlusso. Ogni giorno scompare un’attività economica ed apre un pezzo del “mangificio” (ristoranti, pizzeria, panineria)".

 

“Firenze è una città delicata, piccola", dichiara Massimo Torelli, portavoce del comitato. “Così muore. Per Viverci e potere restare a Viverci lanciamo questa nuova fase di mobilitazione. Il simbolo sarà un X dalla molteplice lettura, sarà un segnale di allarme per i danni in corso, sarà un PER ridare una possibilità di resistenza e rilancio. Sarà anche un CEROTTO sulle ferite di questo sfruttamento come quello apposto sulle KeyBox che stanno dilagando sui muri della nostra città. Vengono usate per non identificare personalmente neanche gli ospiti, come prevede la legge. Non ci vogliono adesivi particolari, è sufficiente scendere di casa con il nastro adesivo e apporlo sulle keybox".
 

"Ci vedrete ovunque in questi mesi. È il momento di reagire. Salviamo Firenze X", conclude il comitato.

 

In mattinata è arrivato anche il commento della sindaca Sara Funaro: "Ho visto del blitz di stanotte. Sulle keybox vanno presi provvedimenti, sono attaccate ovunque, anche in edifici storici. Oppure sulle rastrelliere. Ci vuole una regolamentazione, bisogna intervenire. Siamo al lavoro come amministrazione su questo, presenteremo con l'assessore Vicini dei provvedimenti. Siamo convinti che la città prima di tutto debba essere dei cittadini e di chi la vive. Avere le keybox attaccate da tutte le parti non dà certo una bella immagine della città".

 

Sulla vicenda è intervenuto anche Lorenzo Fagnoni, CEO di Appartments Florence e Presidente di Property Managers Italia, che ha epsresso profonda preoccupazione e indignazione. “La campagna di odio verso il settore degli affitti brevi è tanto contraddittoria quanto dannosa. Firenze, città aperta per eccellenza, non può permettersi di inviare ai turisti un messaggio di rifiuto. Il turismo non è un nemico: è una risorsa. Liquidare questo fenomeno complesso con uno slogan come ‘X viverci’ richiama alle scritte ‘Tourist Go Home’, un paradosso per una città che deve il suo prestigio mondiale anche all’accoglienza di milioni di visitatori”.


“Questo - dice Fagnoni - è il frutto di una campagna politica e di comunicazione che ormai assume sempre più i toni di una caccia alle streghe, un sistematico attacco ideologico contro un settore diventato parte integrante della nostra economia. Stiamo assistendo a un deterioramento del clima non solo intorno a noi imprenditori, ma anche intorno a migliaia di cittadini fiorentini. Parliamo di residenti che affittano seconde case, di lavoratori nel settore degli affitti brevi e di tutti coloro che operano nell’indotto, dalle agenzie di viaggio fino ai servizi di pulizia e manutenzione. Questa campagna anti-turismo è deleteria per un’intera economia cittadina”.
 

“L’overtourism esiste e non lo abbiamo mai negato - continua Fagnoni - ma non possiamo pensare di combatterlo come un nemico. Va invece gestito con intelligenza, pianificando strategie capaci di bilanciare l’accoglienza e la qualità della vita cittadina. I dati parlano chiaro: i flussi turistici sono in crescita, e Firenze deve attrezzarsi per accogliere al meglio.”
 

Fagnoni conclude con un appello alla politica locale: “Serve una riflessione seria e profonda sugli effetti delle parole. Slogan come quelli lanciati contro gli affitti brevi non fanno altro che creare divisione e peggiorare il clima cittadino. È fondamentale promuovere un confronto costruttivo, volto a trovare soluzioni pratiche per gestire i flussi turistici, anziché demonizzare un settore che contribuisce al benessere economico di Firenze”.

 

 

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