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Mondo Convenienza, tensioni al presidio a Campi durante il tavolo in Regione. Si Cobas: 'Lavoratori aggrediti'

Il presidio e il picchetto continuano: 'Unica soluzione è aprire una reale trattativa al tavolo'

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lunedì 02 ottobre 2023 19:27

Tensioni al presidio dei lavoratori a Campi Bisenzio, e il tavolo in Regione si interrompe.

 

Si è riunito questa mattina in palazzo Strozzi Sacrati il tavolo regionale sulla vertenza appalti di Mondo Convenienza, al quale erano presenti Regione, Comune di Campi Bisenzio, aziende – Mondo Convenienza e RL2 -, Cgil e Sì Cobas.

 

"Si è preso atto del ripristino della legalità nella gestione dei rapporti di lavoro con riferimento alle richieste già manifestate dai rappresentanti dei lavoratori al Tavolo nei precedenti incontri - fa il punto la Regione dopo il tavolo - Restano aperte alcune questioni, su tutte i licenziamenti, sui quali il tavolo intende continuare a lavorare. Secondo quanto richiesto anche dal tavolo regionale, si è aperto un confronto a livello nazionale tra azienda e sindacati confederali che sta andando verso l’applicazione del contratto nazionale della logistica. Nell’ambito di questo percorso si è già ottenuto il superamento del regolamento aziendale e con esso l’abolizione delle deroghe al contratto vigente quali, ad esempio, quelle su ferie, permessi e malattia. Si è discusso dell’esigenza di condividere la gestione della fase di transizione verso il contratto nazionale della logistica affrontando le criticità che afferiscono al sito toscano".

 

"L’azienda ha affermato la disponibilità a riassorbire a tempo indeterminato tutti i lavoratori licenziati - si legge nella nota della Regione - Viene inoltre introdotto un meccanismo di rilevazione delle presenze: nello specifico un foglio firma sarà posto nella sede aziendale e accessibile a tutti i lavoratori così da consentire la firma di entrata e di uscita e rilevare eventuali straordinari. L’azienda, ancora, ha affermato che non applicandosi più il regolamento aziendale unilaterale, nell’attuale fase transitoria la trasferta verrà disciplinata con il principio del pagamento su base giornaliera, cioè fin dal primo giorno di trasferta e per tutti i giorni lavorati, diversamente da quanto avvenuto fino ad oggi. Si è aperta una discussione sulle modalità di calcolo dell’istituto della trasferta e si sono registrate posizioni diverse. Infine al tavolo è giunta la notizia di alcune tensioni presso il magazzino a Campi, che ha reso impossibile la prosecuzione del confronto. L’auspicio è dunque, ancora una volta, che prevalgano le ragioni del confronto su ogni forma di violenza comunque deprecabile".


"Nella consapevolezza dei passi avanti registrati e nella necessità di meglio definire alcuni aspetti, istituzioni e sindacati ritengono opportuno riconvocare quanto prima il tavolo, con l’obiettivo primario di concretizzare l’assunzione dei lavoratori licenziati, ripristinando l’ordinaria operatività dell’azienda e migliorando le condizioni economiche e di lavoro. La posizione è stata condivisa da Valerio Fabiani, consigliere del presidente Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, Comune di Campi, Cgil, Filt e Filcams", conclude la Regione.

 

Anche Sì Cobas Prato e Firenze, che questa mattina era in presidio davanti alla Regione con i lavoratori, ha parlato delle tensioni davanti al magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio, dove i lavoratori sono in presidio permanente da quattro mesi. "Tutto ci potevamo immaginare, ma non quello che è accaduto. Mentre si stava per concludere - con un nulla di fatto - il tavolo in Regione Toscana, i soliti caporali della RL2 hanno aggredito i due lavoratori rimasti al presidio di via Gattinella (gli altri erano tutti ad attendere notizie sotto la Regione) e forzato il picchetto con i camion. Non è questo che ha interrotto la trattativa, perché anche oggi la trattativa non è mai potuta iniziare. Perché l'azienda, quando si prova a passare dalle parole ai fatti, non vuole trattare".

 

"Oggi non è uscita dal tavolo una soluzione, ma almeno si è fatta chiarezza su due punti fondamentali. 1. L'abolizione del Regolamento Aziendale significa poco e nulla. Perché l'azienda vuole far rimanere in piedi lo stesso meccanismo diabolico ed illegale delle "trasferte mensili". Così come previsto dal Regolamento Aziendale. Al tavolo, di fatto, ci è stato proposto un accordo che avrebbe "legalizzato" quello stesso meccanismo che obbliga al lavoro straordinario, impedisce di godere di ferie, malattie e di denunciare infortuni, salvo pagare una decurtazione dello stipendio di un minimo di 345 euro, anche fino alla perdita del 40% del salario mensile. L'azienda propone quello che è già stato proposto a Bologna e a Torino e che qui a Firenze è già stato rifiutato. L'azienda ha semplicemente comunicato come funzionerà da qui in avanti: mantenimento della trasferta mensile, ma con un innalzamento della soglia iniziale minima, senza cambiare nulla del sistema che lega una grossa parte della paga all'obbligo di straordinari. Senza cambiare il sistema ricattatorio della trasferta".

 

"2. Rispetto al contratto Logistica l'azienda non è disponibile a scrivere e sottoscrivere un impegno formale con una data certa per l'applicazione. Insomma, non c'è nulla, ma ai lavoratori si chiede in cambio di smobilitare il presidio, "concedendo" la possibilità ai licenziati di rientrare solo dopo aver firmato un accordo che lascerebbe tutto immutato nei fatti, facendo rientrare il Regolamento Aziendale dalla finestra e lasciando un enorme FORSE sull'eventuale applicazione del CCNL Logistica. L'azienda continua in sostanza ad usare i licenziamenti come arma di ricatto. Ci auguriamo che tutti i soggetti al tavolo con cui abbiamo condiviso il percorso fino ad oggi siano d'accordo con una cosa: riportare alla legalità l'azienda non vuol dire legalizzare il sistema di erogazione delle trasferte che insieme abbiamo definito ricattatorio, diabolico ed intollerabile. Ma è ancora più chiaro che un'azienda che vuole veramente cambiare qualcosa non utilizza la giornata di negoziazione per forzare il picchetto, trascinare a terra le persone, usare ancora una volta la violenza per cercare di risolvere la vertenza.

 

Lo sciopero va avanti. "Il presidio e il picchetto continuano fino a che Mondo Convenienza e le ditte in appalto non avranno chiaro che l'unica soluzione è aprire una reale trattativa al tavolo", conclue il sindacato.

 

 

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