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Mondo Convenienza, a Campi il corteo in sostegno allo sciopero. 'Basta lavoro senza diritti'

La manifestazione 'Campi libera da caporalato e sfruttamento' lanciata da Si Cobas Prato e Firenze e sostenuta da molte realtà

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lunedì 24 luglio 2023 10:25

E' lo striscione "Campi libera da caporalato e sfruttamento" a guidare la manifestazione, lanciata da Si Cobas Prato e Firenze, che ieri sera ha attraversato le strade del centro di Campi Bisenzio, in sostegno ai lavoratori in sciopero da quasi due mesi davanti al magazzino di via Gattinella.

 

E' dal 30 maggio che alcuni lavoratori della RL2 Srl, società che ha in appalto i servizi di facchinaggio, montaggio e trasporto per Mondo Convenienza, hanno incrociato le braccia, restando in presidio davanti al magazzino, nonostante diversi tentativi di sgombero. Giorni fa la Rl2 ha inoltre comunicato il licenziamento di 25 dei dipendenti in sciopero.

 

Ieri sera quei lavoratori sono scesi in piazza, insieme a centinaia di persone che si sono ritrovate alle 20.30 in piazza Matteotti, e hanno attraversato Campi Bisenzio, scandendo cori come "Niente diritti niente consegna", "Sciopero oggi sciopero domani", "Via via i caporali" e "Mai più schiavi". "Lavorare per vivere, non vivere per lavorare", "Unisciti alla lotta per una vita più bella", le parole sui cartelli mostrati durante il corteo. 

 

Una mobilitazione alla quale hanno aderito molte realtà del territorio, come Arci, Anpi, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo!, Sinistra Italiana Toscana, Collettivo di Fabbrica Gkn. Presenti anche i consiglieri comunali fiorentini Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune).

 

A rappresentare il Comune di Campi era presente Brian Ceccherini, capogruppo di Si Campi a Sinistra: "Rappresento la maggioranza e il Comune che fino ad oggi ha sostenuto la vostra vertenza, che è quella di tutti i lavoratori che hanno bisogno di maggiori diritti e maggiori, tutele perché non è possibile che in questo paese si possa continuare a lavorare 14 ore al giorno con stipendi da fame e che l'azienda si rifiuti di concedere cose basilari come il marcatempo. A nome del Comune vi dico che continueremo a sostenere la vostra vertenza perché è una vertenza giusta".

 

“Non ci fermeremo finché non cambieremo il modo in cui si lavora a Mondo Convenienza. Da qui lanciamo un messaggio a tutti i lavoratori: cambieremo questo sistema e un giorno ci ringrazierete", dice Sarah Caudiero dei Si Cobas.

 

Nel corso della manifestazione si sono susseguiti vari interventi, dai lavoratori arrivati da Torino, agli studenti. E durante il corteo non hanno mai smesso di suonare i tamburi dei lavoratori ex Gkn, fin da subito intervenuti a sostegno dello sciopero.

 

Uno sciopero che porta avanti richieste come "inserimento di un marca tempo per registrare l’orario di lavoro e retribuire gli straordinari, indennità di trasferta giornaliera, sospensione degli elementi peggiorati rispetto al CCNL Multiservizi contenuti nel Regolamento Aziendale, e graduale percorso per l’applicazione del CCNL della Logistica", e che è arrivato anche in Regione, dove la scorsa settiamana si è tenuto il Tavolo di Crisi sulla vicenda, a cui non è passata inosservata la - annunciata - assenza della RL2 Srl e di Mondo Convenienza.

 

"Quasi mille. In una domenica sera di un fine luglio torrido. A Campi Bisenzio. A Mondo Convenienza non c'è è più soltanto una vertenza sindacale. A Mondo Convenienza si lotta per un futuro diverso. Per un lavoro diverso. Per il diritto ad una vita più bella. Per tutti e tutte. È ancora dura e sarà ancora lunga. Ma il corteo di ieri è una conferma: possiamo vincere. Perché c'è qualcosa che sfugge al nemico in questa vertenza. O forse più di una. È quello che ha fatto la resistenza ai dieci giorni di assedio militare e sgomberi in via Gattinella. Che fa viaggiare la lotta come un virus tra i piazzali Mondo Convenienza da nord a sud. Che porta al presidio studenti e pensionati. Che rende per molti le aiuole strette di via Gattinella il posto più bello in cui volere stare, rinunciando a ferie e viaggi programmati. Ce lo dobbiamo ripetere. Possiamo vincere. La lotta non ha nulla da temere. Perché ha già affrontato tutto. Possiamo vincere. Gridiamolo forte. A chi dice "avete ragione" ma "tanto non cambierà", "non si può vincere". Anche a loro sfugge qualcosa. Non capiscono oppure non vogliono capire. Sono gli unici di cui ci dobbiamo preoccupare", dicono i Si Cobas.

 

 

Irene Grossi

 

 

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