Mondo Convenienza, sgombero (poi sospeso) del presidio dei lavoratori in sciopero da 100 giorni
Quasi cento giorni che i lavoratori della ditta in appalto sono in presidio davanti ai cancelli
lunedì 04 settembre 2023 11:22
E' iniziato alle 7 circa di questa mattina lo sgombero del presidio dei lavoratori in sciopero davanti davanti ai cancelli del magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio. E' lo sciopero di un gruppo di lavoratori della Rl2 srl, società appaltatrice del servizio di trasporto e montaggio per Mondo Convenienza, che va avanti dal 30 maggio.
Sono quasi cento giorni che i lavoratori sono in presidio davanti ai cancelli, dove sono state montate tende e gazebi. Sul posto questa mattina polizia, carabinieri e guardia di finanza. Presenti anche mezzi di Alia.
"La polizia sta rompendo le tende dei lavoratori che da tre mesi dormono davanti a Mondo Convenienza contro i turni da 14 ore a portare mobili da 100 chili sulla schiena senza sicurezza", afferma il sindacato Si Cobas Prato e Firenze.
Sul posto si è recato il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, con la vicesindaca Federica Petti e l'assessore Lorenzo Ballerini. Presente anche Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Le istituzioni devono chiarire se stanno dalla parte dei diritti o dello sfruttamento, fermare questo scempio e fare un passo indietro", continua il sindacato, che annuncia che lo sciopero non si fermerà. "Se qualcuno pensa che con l'eventuale sgombero del presidio lo sciopero finirà non ha capito che torneremo davati a questi cancelli finchè chi trasporta e monta questi mobili non lo farà con diritti".
Qualche giorno fa una delegazione di lavoratori si era recata in Regione "per richiedere l'immediata convocazione del tavolo, che ormai aspettiamo da quasi un mese. Le parole sono una cosa, i fatti un altra. E i fatti stanno a zero. Le annunciate aperture dell'azienda per l'applicazione del CCNL Logistica devono essere verificate ad un tavolo. Restano inoltre 25 licenziamenti. La vertenza è tutt'altro che risolta. I lavoratori hanno passato tutto agosto davanti ai cancelli. La Regione Toscana batta un colpo e convochi le aziende al tavolo", aveva spoegato Si Cobas.
Dal sindacato Si Cobas si apprende che le operazioni di sgombero si sono fermate. "Attualmente il tentativo di sgombero della polizia è fermo. Decine di cittadinÉ solidali stanno arrivando davanti ai cancelli, insieme alla Regione Toscana e al sindaco di Campi Bisenzio. Pretendiamo che queste operazioni vergognose dirette contro il diritto di sciopero, i diritti dei lavoratori e un presidio che migliaia di persone con le loro donazioni hanno contributo a costruire, si interrompano. Non è accettabile, di fronte a un’azienda sotto processo per sfruttamento e caporalato che calpesta sistematicamente i diritti di facchini autisti e montatori in tutta Italia, che diserta i tavoli di trattativa regionali e che ad oggi continua a rifiutarsi anche solo di inserire un marcatempo in azienda. Invitiamo tuttÉ a raggiungerci in via Gattinella, la giornata di lotta prosegue fino alla vittoria".
Le operazioni di sgombero non sono poi riprese.
"Sei ore di trattativa per evitare lo sgombero del presidio e l’utilizzo della forza. Questo è il risultato a cui siamo arrivati oggi pomeriggio, grazie al concorso di tutti e tutte: le istituzioni, in primis il Consigliere Valerio Fabiani di Regione Toscana, il Comune di Campi Bisenzio, le organizzazioni sindacali, i lavoratori in sciopero, le forze dell’ordine - fa sapere Lorenzo Ballerini, assessore al Sociale, Politiche Abitative, Immigrazione, Buona Occupazione del Comune di Campi Bisenzio - Il presidio rimane perché la vertenza non è ancora chiusa. Dopo i tavoli regionali, grazie al lavoro di rete che abbiamo svolto, siamo arrivati al tavolo nazionale di fine luglio che ha segnato delle positive novità. Adesso è necessario un salto di qualità e la conferma dal tavolo nazionale fissato nelle prossime settimane di questi passi avanti. Noi monitoreremo che tutto ciò avvenga, ribadendo la convinzione che nessuna vertenza sindacale si possa risolvere con l’utilizzo della forza ma con la trattativa e il confronto ai tavoli istituzionali".
"Lo sgombero è stato evitato in extremis dopo l'arrivo di molti solidali, tra cui decine di lavoratori di altre aziende del territorio che hanno deciso di scioperare in solidarietà, e l'intervento della Regione Toscana con il consigliere del Presidente Valerio Fabiani e del Comune di Campi Bisenzio. Dice il falso chi racconta di un’operazione per consentire ai clienti di ritirare la merce e di una mediazione raggiunta con questo risultato. È falso per il semplice motivo che da sempre - e fino a ieri - i clienti non hanno mai smesso di poter ritirare la merce acquistata dal magazzino di via Gattinella. L’azienda sperava che lo sciopero non avrebbe superato il caldo di agosto. Non è andata così. Questo tentativo di “soluzione” militare resta - anche se incompiuto - un oltraggio al diritto di sciopero. Non è accettabile che si cerchi di garantire manu militari i profitti di un’azienda che calpesta sistematicamente i diritti di facchini autisti e montatori in tutta Italia, che diserta i tavoli di trattativa regionali e che ad oggi continua a rifiutarsi anche solo di inserire un marcatempo in magazzino. Non può passare l’idea che le aziende in Italia possano non presentarsi ai tavoli istituzionali, rifiutarsi di applicare contratti nazionali, misure di sicurezza sul lavoro, forme di misurazione dell’orario di lavoro per evitare di pagare gli straordinari, e poi vengano “premiate” attaccando chi sciopera per il ripristino della legalità e dei diritti davanti ai loro cancelli", si legge in una nota di Si Cobas.
"Il 15 settembre la Cgil siederà con l’azienda committente a un tavolo nazionale a Roma. Il merito di questo tavolo è tutto da verificare: che siano fatti e non vuote promesse, che si elimini dagli appalti Mondo Convenienza il contratto Multiservizi con le sue paghe misere e si applichi il contratto della Logistica come recitano le magliette stampate che i lavoratori indossano, che venga effettivamente cancellato il famigerato Regolamento Aziendale che va in deroga a tutte le normative sul lavoro e impedisce ai lavoratori di andare in malattia o in infortunio pena il taglio di un terzo dello stipendio, che l’orario di lavoro venga finalmente misurato e giustamente retribuito. Su tutto questo continueremo a vigilare con lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli di via Gattinella, come abbiamo fatto negli ultimi 98 giorni".
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