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Appalti Mondo Convenienza, tavolo a Roma. Cgil: 'Arrivano risposte', ma Si Cobas: 'La truffa è servita'

Ieri l’incontro nazionale azienda-sindacati, senza Si Cobas. 'Via il regolamento aziendale ma resta il contratto Pulizie Multiservizi'

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sabato 16 settembre 2023 16:35

Da una parte si parla di risposte in arrivo, dall'altra di truffa: i sindacati non guardano allo stesso modo al tavolo nazionale che si è tenuto ieri a Roma tra i sindacati confederali e Mondo Convenienza sulla condizione di lavoratrici e lavoratori degli appalti, come quelli che da più di 100 giorni sono in sciopero e in presidio permanente davanti al magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio, lavoratori della società appaltatrice del servizio di trasporto e montaggio per Mondo Convenienza.

 

Questa la nota dei sindacati nazionali: "Prosegue il confronto tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e la direzione di Iris Mobili/Mondo Convenienza sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti. Nel mese di agosto le parti, in un verbale di intesa, avevano condiviso l’avvio di un percorso volto alla definizione di condizioni migliorative per chi opera negli appalti, con particolare riferimento agli addetti ai servizi di trasporto e montaggio mobili. Iris Mobili/Mondo Convenienza, che si era impegnata a chiedere alle società esecutrici degli appalti il superamento immediato del Regolamento aziendale, l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di settore sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil e la definizione di un protocollo ad hoc, ha dato conto ai sindacati del confronto con le aziende appaltatrici nel frattempo intercorso. Informate del percorso avviato con i sindacati, le società coinvolte si sono a loro volta impegnate all’uscita dal regolamento e all’applicazione nel primo periodo dal 1° ottobre del CCNL multiservizi, con il mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali. La direzione aziendale ha inoltre comunicato che, a breve, partirà la trattativa per il passaggio ad altro contratto, ovvero a quello della logistica e trasporti".


"I sindacati, prendendo atto del passo realizzato, hanno unitariamente rappresentato la necessità di proseguire nel solco del percorso condiviso, con la definizione di un Protocollo sugli appalti che stabilisca inequivocabilmente le regole generali che devono presiedere e definire i rapporti contrattuali tra committente e aziende appaltatrici e che definisca, in termini chiari, garanzie e tutele per i lavoratori coinvolti negli appalti, al fine di garantire stabilità, applicazione dei contratti collettivi sottoscritti dalle federazioni di categoria Cgil, Cisl e Uil afferenti alle attività svolte, lavoro di qualità e in sicurezza ed un costante monitoraggio delle parti firmatarie del Protocollo. Filcams, Fisascat e UiIltucs hanno anche ribadito la volontà di qualificare il sistema di relazioni sindacali per il futuro attraverso la realizzazione di incontri periodici finalizzati ad affrontare anche le problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori del retail rimaste ancora irrisolte. Contestualmente le organizzazioni sindacali territoriali chiederanno un incontro alle società appaltatrici al fine di verificare gli impegni assunti.
Le parti hanno calendarizzato pertanto nuove date per la prosecuzione del confronto aggiornato al 19 e al 31 ottobre".

 

Ottimista la Cgil toscana. "Salutiamo con favore gli ultimi avanzamenti ottenuti al tavolo nazionale di ieri con Mondo Convenienza dai sindacati confederali. È un tavolo che sta fornendo risposte importanti per tutti i lavoratori del sistema degli appalti di Mondo Convenienza a livello nazionale", si legge in una nota di Cgil-Filcams-Filt Firenze e Filcams Cgil Toscana. "In particolare, il regolamento aziendale, che veniva unilateralmente applicato in deroga ai contratti nazionali e che sanciva trattamenti discrezionali e illegittimi nei confronti dei lavoratori e rischiava di mettere in discussione il valore regolativo del CCNL a livello nazionale, viene tolto di mezzo. Dal primo ottobre si tornerà all’applicazione dei CCNL firmati dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale".


"L’altra importante novità che questo tavolo sancisce è il passaggio al ccln Merci e Logistica - continua la Cgil toscana - Questo regime di transizione, caratterizzato dall’applicazione del ccnl Multiservizi, traghetterà, in tutti gli appalti relativi al trasporto, alla consegna e al montaggio, il passaggio al CCNL di Merci e Logistica, facendo partire da subito il percorso di armonizzazione necessario al passaggio contrattuale con un tavolo con le categorie nazionali della logistica. La problematica, specificatamente locale, della mancata presenza di un marcatempo in Rl2, è una questione che, come Cgil Firenze, abbiamo attenzionato, insieme alle molte altre irregolarità da noi riscontrate, all’ispettorato del lavoro e da cui attendiamo che termini il proprio lavoro istruttorio. Continuiamo a denunciare la natura assolutamente illegittima di questa modalità di gestione delle risorse umane. In ogni modo, comunque, con il passaggio e, quindi, l’applicazione del ccnl merci e logistica dovrà necessariamente essere installato lo strumento atto alla rilevazione dell’orario di lavoro, al fine di verificare l’effettivo orario svolto e rilevare il regime di discontinuità applicabile nel rispetto del ccnl merci e logistica. La vertenza vede così tracciata una via verso una risoluzione che, a livello specificatamente locale, deve prevedere, da parte di Rl2, anche il ritiro dei licenziamenti perpetrati ai danni dei lavoratori in sciopero in questi mesi".

 

Di ben altro avviso Si Cobas, che segue da vicino lo sciopero dei dipendenti della ditta in appalto a Campi Bisenzio, e che già nei giorni scorsi aveva fatto notare come al tavolo "i i lavoratori in sciopero da più di 100 giorni, che hanno visto botte dai caporali e dalla polizia e reparti antisommossa per sgomberare il presidio sindacale solo dieci giorni fa, non sono invitati".

 

"La truffa è servita. Via il regolamento aziendale, MA. Resta il contratto Pulizie Multiservizi. Restano le paghe da 6,80 euro lordi l'ora. Resta il meccanismo infernale dell'indennità di trasferta su base mensile. Restano i 25 licenziamenti. Niente marcatempo per misurare e retribuire le ore effettive di lavoro. Niente contratto nazionale della Logistica. Niente di niente di quello per cui da 110 giorni i facchini, autisti e montatori in appalto di Mondo Conveniente stanno scioperando. Ma, rassicurano dalla CGIL, l'intesa prevede il "mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali" (!). Insomma, niente miglioramenti e niente peggioramenti. In poche parole: cambia tutto per non cambiare nulla. I lavoratori saranno sfruttati e sottopagati come prima, ma non si chiamerà più "Regolamento aziendale". Tutto il resto è fuffa: gli impegni ad "aprire una trattativa" (e questa cosa era?), i protocolli da scrivere, i monitoraggi da fare, i "percorsi condivisi" da proseguire. È dal 2017 che questi percorsi vanno avanti. Risultati: zero. I lavoratori da 110 giorni lottano per avere soluzioni, non fuffa", commenta Si Cobas Prato e Firenze.

 

"L'esito del tavolo di ieri non è semplicemente deludente, è proprio offensivo. Offensivo verso i lavoratori. Non riconoscerlo vuol dire mentire a sé stessi e agli altri. E se invece lo si riconosce, allora non c'è altra conseguenza coerente che la proclamazione di uno sciopero di tutta la filiera. Questo dovrebbero fare le organizzazioni sindacali nazionali, tutte e nessuna esclusa, quella di base e quelle confederali. Perché il tavolo di ieri è l'ennesima conferma che per cambiare il sistema a Mondo Convenienza non ci vogliono più tavoli, ma più scioperi. Ci vuole di generalizzare la lotta che da 110 giorni i lavoratori portano avanti a Campi Bisenzio. Di estenderla agli altri appalti della filiera, da nord a sud. I continui rinvii di tavolo in tavolo e gli accordi territoriali separati a ribasso, servono solo a dare spago alla strategia dell'azienda: logorare e dividere la lotta. E senza lotta, i prossimi tavoli sappiamo già come andrebbero. Mondo Convenienza è il simbolo dell'arroganza delle imprese che si sentono e agiscono al di sopra di tutto e tutti, anche delle leggi. Mondo Convenienza è l'emblema del lavoro povero di tanti e tante che fa i fatturati miliardari di pochi. I lavoratori di Campi Bisenzio stanno dando tutto per sconfiggere questo sistema sostenuti da un intero territorio, per fare "dal basso" il salario minimo che il parlamento italiano non ha voglia di fare. Le direzioni sindacali nazionali di ogni sigla devono chiarire cosa hanno intenzione di fare: continuare a sedersi a tavoli inconcludenti al posto dei lavoratori, oppure sostenere e organizzare la lotta in tutta la filiera? La strategia dell'azienda è quella del gioco dell'oca. Dopo mesi di trattativa torni sempre alla casella iniziale: l'apertura della trattativa. Noi non ci stiamo. È per questo che non vogliamo sentire parlare di "passi avanti", di "ottimismi" e cose del genere".

 

"Anche la politica e le istituzioni devono essere chiare. Siamo di fronte a un totale cortocircuito. Registrare e retribuire l'orario di lavoro è un obbligo di legge, ma siamo di fronte a un’azienda che rifiuta di farlo. Riconoscere le paghe stabilite dal CCNL di settore (evidentemente quello della Logistica) è un obbligo di legge, ma l'azienda si ostina a volere applicare un contratto (Pulizie Multiservizi) che non c'entra nulla con le attività svolte dai lavoratori, per risparmiare deliberatamente su stipendi, tasse e contributi (!). Ogni appalto Mondo Convenienza è una potenziale Brandizzo. Siamo solo ancora al giorno prima. Quando gli operai sono vivi e non sono ancora morti. Ma è ora, il giorno prima, che il problema deve essere affrontato e risolto. Perché potrebbe essere domani che un autista si schianta con il suo furgone dopo 12 ore di lavoro. Potrebbe essere domani che un facchino rimane schiacciato sulle scale da un frigorifero da 100kg che porta a spalla. La politica e le istituzioni servono oggi, non domani. Perché dopo è inutile aprire i dibattiti su appalti e subappalti al massimo risparmio, operai sottopagati, misure di sicurezza e controllo dell'orario di lavoro. È troppo tardi. Quando parlate di Brandizzo, state parlando di Mondo Convenienza. Quando parlate di salario minimo, state parlando di Mondo Convenienza. La domanda è: cosa avete intenzione di fare per Mondo Convenienza?", conclude Si Cobas.

 

 

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Foto dalla pagina Facebook Si Cobas Prato e Firenze

 

 

 
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