Pioggia e vento non hanno fermato le persone che ieri pomeriggio hanno partecipato al flash mob in solidarietà alla dirigente scolastica Annalisa Savino, la preside del Da Vinci, che in seguito all'aggressione del 18 febbraio davanti al liceo Michelangiolo aveva scritto una lettera ai suoi studenti, ricordando che: “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”.

Lettera che non è piaciuta al Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che in un'intervista l'ha definita "del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla perché non compete ad una preside nelle sue funzioni di lanciare messaggi di questo tipo. E perché il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. In Italia non c'è nessun pericolo fascista, non c'è alcuna deriva violenta o autoritaria. E voglio aggiungere che difendere le frontiere e ricordare il proprio passato o l'identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo o peggio con il nazismo. Inviterei la preside a riflettere meglio sul passato e sul presente".

Alle 15 di ieri circa trecento persone si sono ritrovate davanti al Liceo Leonardo Da Vinci di via dei Marignolli per un flash mob silenzioso "in sostegno ad una scuola libera, inclusiva e anti violenta".

I presenti, molti studenti e genitori, al suono fi un fischietto sono rimasti per qualche minuto in silenzio davanti all'ingresso della scuola, e il flash mob si è poi concluso con un lungo applauso.

Giorni fa davanti al liceo era stato affisso uno striscione, a firma di Blocco Studentesco, con scritto "Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare", fatto per cui la preside Savino ha sporto denuncia alla Digos.

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