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Il Ministro Valditara contro la lettera della preside fiorentina: 'Impropria e strumentale'

'Non è nelle sue funzioni lanciare questi messaggi. Ridicolo pensare che in Italia ci sia un pericolo fascismo'

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giovedì 23 febbraio 2023 11:51

Avrebbe ricevuto minacce di morte nel corso del corteo antifascista dopo l'aggressione davanti al liceo Michelangiolo a Firenze. Così Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito, parlando a Mattino 5 ha commentato: "Personalmente queste minacce non mi preoccupano, ma ritengo che si stia creando un brutto clima. Occorre veramente abbassare i temi della polemica. Ho lanciato la sfida di un nuovo patto repubblicano che presuppone un dialogo e non una contrapposizione. Mi aspetto dall'opposizione una solidarietà nei confronti di queste deliranti minacce. Ad oggi non è arrivata".

 

Poi sulla lettera della preside del liceo Da Vinci, diventata virale in tutta Italia, il Ministro aggiunge: "E' una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla perché non compete ad una preside nelle sue funzioni di lanciare messaggi di questo tipo. E perché il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. In Italia non c'è nessun pericolo fascista, non c'è alcuna deriva violenta o autoritaria. E voglio aggiungere che difendere le frontiere e ricordare il proprio passato o l'identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo o peggio con il nazismo. Inviterei la preside a riflettere meglio sul passato e sul presente".

 

Ci saranno quindi provvedimenti per la dirigente scolastica fiorentina? "Io non voglio creare martiri e non voglio dare l'occasione ad iniziative del tutto improprie, vanno giudicate per quelle che sono: iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico non abbia più un suo ruolo all'interno delle scuole italiane. Se questo atteggiamento dovesse persistere o ci dovesse essere un comportamento che vada al di là dei ruoli istituzionali, vedremo se sarà necessario prendere delle misure. Ad ora non è necessario intervenire. Io francamente di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole. È ridicolo pensare che in Italia ci sia un pericolo fascismo. Vanno prese come atto demagogico di pura propaganda".

 

Conclude il Ministro: "Trovo che ci sia sempre più un attacco alla libertà di opinione e un alzare i toni trasformando questo governo anche all'estero con una polemica che crea campagna di odio e delegittimazione. Chiedo ai partiti dell'opposizione un maggior senso di responsabilità, i toni devono essere abbassati. Auspicare che Valditara venga appeso a testa in giù non mi pare un bel messaggio. E mi aspetto solidarietà anche dalla preside che ha scritto questa missiva. Vediamo se mi scrive".

 

"Come Lega concordiamo totalmente con il Ministro dell’Istruzione", commenta il Capogruppo e Segretario della Lega a Firenze, Federico Bussolin: "Riteniamo infatti che la preside si sia spinta oltre il ruolo che le compete. Pare evidente il suo intento di fare politica strumentalmente, attaccando persino la politica di difesa dei nostri confini e dei nostri porti. Ebbene se ha questi interessi legittimi, che provveda a dimettersi e candidarsi in politica, ma alle prossime elezioni. Fino però a quel momento eviti di scrivere e divulgare della propaganda di parte (stranamente di sinistra), tramite comizi inopportuni".

 

Dura invece la risposta del sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Dopo il pestaggio di sabato mattina di due studenti del liceo Michelangiolo ci aspettavamo che il Ministro venisse a Firenze a parlare con gli studenti, o almeno condannasse l'evento. Invece stamattina ha offeso la dirigente del liceo Da Vinci che ha sollevato con rispetto un dibattito su quello che è successo", ha commentato Nardella sui social. "Le parole offensive, oltraggiose dell'autonomia scolastica del Ministro sono inaccettabili per la nostra città e per la comunità scolastica. Il Ministro si scusi o si dimetta".

 

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