Rassoul Bissoultanov, il ceceno condannato in Spagna a 15 anni per l'omicidio di Niccolò Ciatti, ucciso a 22 anni a Lloret de Mar, non si è presentato stamattina all'udienza per la carcerazione al Tribunale Provinciale di Girona.

Come scrivono in Spagna, dove parlano di 'fuga dalla giustizia', si sarebbe trattata di un'udienza per discutere la carcerazione di Bissoultanov dopo che, finora, aveva avuto solo un obbligo di firma. Per questo il giudice avrebbe emesso un mandato d'arresto internazionale.

"Con tutta la rabbia, con tutto il dolore che abbiamo dentro, da oggi il ceceno assassino di Niccolò è un ricercato, nei suoi confronti il Presidente del Tribunale di Girona ha dovuto richiedere l'emissione di mandato di cattura internazionale, forse così bravo come veniva descritto nella sentenza non lo è", scrive su Facebook Luigi Ciatti. "Vergogna. Continuate a dimostrare l'incapacità di capire il valore della parola giustizia".

Questo invece il commento di Marco Azzolina, zio di Niccolò: "Scappato... Ciò che abbiamo temuto fin da subito si è avverato e questo grazie alla complicità di un giudice spagnolo troppo dolce nei confronti dei delinquenti e di un avvocato italiano che va a cercare un cavillo burocratico per farlo scarcerare... Siete proprio l'emblema di questa giustizia europea che fa acqua da tutte le parti... Non ho mai augurato del male a nessuno ma adesso ho proprio voglia di dirvi "speriamo tocchi ai vostri figli", così capirete cosa vuol dire...".

"La notizia della fuga dell’uomo che ha ucciso Niccolò Ciatti è terribile ed è una seconda e ingiusta pugnalata", commenta il sindaco di Firenze, Dario Nardella. "Dimostra la totale mala fede e inaffidabilità di quell’individuo. Le istituzioni spagnole facciano di tutto per fermarlo".

"Vergogna. Bissoultanov è libero. Stamani non si è presentato all'udienza per la convalida dell'arresto. Dopo praticamente 5 anni di attesa e la pena la più lieve possibile, l'assassino di Niccolò è scappato", le parole di Sandro Fallani, sindaco di Scandicci. "Un'offesa alla giustizia, a Niccolò, alla famiglia Ciatti, alla nostra comunità. Vergogna".