Omicidio Ciatti, secondo la Cassazione il principale imputato non andava scarcerato
Il caso tornerà anche in Parlamento
venerdì 20 maggio 2022 11:58
Non doveva essere scarcerato Rassoul Bissoultanov, principale imputato per la morte di Niccolò Ciatti, liberato dopo il provvedimento della Corte d'Assise lo scorso 29 dicembre. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha annullato il provvedimento. Colui che è accusato di aver sferrato il calcio mortale a Niccolò, però, è in libertà, e il 30 maggio si dovrebbe presentare a Girona, dove si era costituito, per il processo spagnolo, con sentenza che dovrebbe arrivare anche prima del processo italiano, dove la prima udienza è fissata per l'8 giugno.
"Difficile trovare le parole. Chiediamo solo Giustizia per Niccolò", le parole affidate ai social dal padre Luigi Ciatti. Il caso è destinato anche a tornare in Parlamento. “Se non fosse stato scarcerato - afferma l’onorevole Cosimo Ferri, componente Commissione Giustizia Camera dei Deputati - il processo sarebbe stato trattato in Italia. In questo modo, invece, l’accusato ha scelto il proprio giudice e dove farsi giudicare. Dopo anni si è ancora in attesa di giustizia. Riporterò – annuncia Ferri - per l’ennesima volta il caso in Parlamento e chiederò più impegno da parte della Ministra Cartabia che era già intervenuta promettendo massima attenzione, nel rispetto dell’autonomia della Magistratura. Questa vicenda, oltre al profondo dolore dei famigliari fa capire quanto i cavilli giuridici e la poca incisività del Governo nei rapporti con la Spagna stiano allontanando la risposta della giustizia e l’accertamento della verità. E’ profondamente ingiusto dare questo ennesimo dolore alla famiglia Ciatti. Il mandato di arresto nei confronti dell’accusato aveva consentito una strada d’intervento alla Magistratura italiana. Chiediamo chiarezza, verità e celerità”.
LEGGI ANCHE:
Omicidio Ciatti, scarcerato il principale imputato. Il padre: 'Lacrime e tanto dolore'
Omicidio Ciatti, il processo si terrà anche in Italia