Dehors a Firenze, la Giunta approva il Regolamento: blocco alle superfici in area Unesco. Diventano 60 le strade con divieto
La sindaca Funaro: ‘Andiamo avanti con tutela area Unesco. Equilibrio tra residenza e commercio, attenzione al rispetto delle regole e al decoro'
lunedì 01 dicembre 2025 16:27
La Giunta Comunale ha approvato il Regolamento per i dehors a Firenze, tenendo conto dei principi di decoro urbano, sicurezza e vivibilità, armonizzazione con il contesto fiorentino, equilibrio tra residenza e attività economiche, legalità e tutela dello spazio pubblico.
Il “Regolamento per la disciplina delle occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto (dehors) delle attività di somministrazione di alimenti e bevande”, che adesso passerà alla discussione e al voto del Consiglio Comunale, fissa il blocco alla situazione attuale delle superfici complessive autorizzabili, rendendo quindi impossibile superare i metri quadri totali concessi al 15 novembre scorso, con una riduzione di circa il 10% del dimensionamento totale consentito rispetto al Regolamento in scadenza.
“Dopo lo stop agli affitti brevi, i limiti alle attività commerciali in particolare di somministrazione, a caddy e risciò, interveniamo con un altro provvedimento che vuole tutelare in primo luogo l’area Unesco, una delle nostre priorità fin da inizio mandato, dando regole chiare sui dehors – ha detto la sindaca Sara Funaro - Ci siamo posti obiettivi precisi, in primo luogo quello di tutelare l’equilibrio tra residenzialità e commercio, inserendo un limite per cui non si potranno aumentare tavolini e dehors nell’area Unesco rispetto alla fotografia a novembre 2025. Fondamentale l’attenzione alla legalità, vogliamo tutelare chi rispetta le regole e porta avanti un’attività in modo responsabile e avere la massima fermezza con chi queste regole non le rispetta, per questo inseriamo sanzioni più dure. L’attenzione riguarda anche il contrasto al lavoro nero, questione su cui stiamo puntando tantissimo. Altro punto centrale è quello del decoro, in accordo con la Sovrintendenza andiamo a vietare la plastica, introduciamo canoni estetici ben precisi per difendere la bellezza di piazze e strade del nostro centro storico. Questo regolamento è risultato di un lavoro importante di confronto con le categorie, con i quartieri, con il consiglio comunale, con la Sovrintendenza”.
Altri criteri generali per la concessione di occupazioni del suolo pubblico contenuti nel nuovo Regolamento sui dehors, sono il limite massimo del 50% rispetto alla sala interna di un locale (che non potrà essere inferiore a 20 mq) come misura per la superficie occupata all’esterno; l’obbligo di valutazione d’impatto acustico per spazi esterni aperti oltre le 22; il rispetto della regolarità dei pagamenti del canone di occupazione del suolo pubblico; l’obbligo di una polizza assicurativa e fidejussoria; la dichiarazione di regolarità con il Durc; la certificazione antimafia per le imprese che richiedono concessioni.
Il Regolamento prevede sanzioni fino a 500 euro per violazioni alle disposizioni del nuovo testo.
“Le nuove regole fissano una stretta per chi opera al di fuori dei principi della legalità – dice l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo, Jacopo Vicini – è infatti fissata la decadenza delle concessioni in caso di due violazioni in 365 giorni, oppure in presenza di lavoro irregolare; sono inoltre previsti tre giorni di chiusura delle attività nei casi di reiterazione di occupazioni abusive. È il nostro modo di tutelare e stare al fianco dei tanti imprenditori che operano nel rispetto delle regole, ed è al tempo stesso un segnale di rispetto per Firenze e per la sua vivibilità, di tutela per lo spazio pubblico, oltre che una misura a favore delle persone che vivono, lavorano o sono in visita nella nostra città”.
Il Regolamento sui dehors approvato dalla Giunta include integralmente i contenuti del protocollo d’intesa preliminare firmato dall’assessore Jacopo Vicini e dalla Soprintendente Antonella Ranaldi. Rispetto a quell’accordo, le strade in area Unesco in cui è in vigore il blocco completo alla possibilità di allestire dehors aumentano da 50 a 60, mentre sono elencate altre 20 strade in cui non è possibile aumentare le superfici complessive attualmente occupate da dehors.
Strade e piazze, data la loro natura o il particolare pregio in termini storico artistici, soggette a divieto assoluto di occupazione di suolo pubblico per il ristoro all’aperto sono: Borgo degli Albizi – dal n. 26/r (lato sinistro) al n. 40/r (lato destro), Borgo Santa Croce, Borgo Stella, Borgo Tegolaio, Calimala, Piazza degli Antinori, Lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici, Piazza de’ Frescobaldi, Piazza de’ Rucellai, Piazza del Limbo, Piazzale degli Uffizi, Piazza San Remigio, Piazza di Santa Maria Nuova, Piazza Santa Trìnita, Ponte Vecchio, Por Santa Maria, Sdrucciolo dei Pitti, Via dell’Agnolo (da viale Giovine Italia a Borgo Allegri), Via dell’Anguillara (da Piazza San Firenze all’incrocio con Via dei Bentaccordi), Via Barbadori, Via dei Calzaiuoli, Via del Campuccio, Via delle Caldaie, Via Cesare Battisti, Via del Corno, Corso, Via Bartolini, Via Dante Alighieri, Via degli Alfani (dall’incrocio con Via Ricasoli all’incrocio con Via de’ Servi), Via dei Canacci, Via dei Federighi, Via Fiesolana, Via de’ Guicciardini, Via dei Georgofili, Via del Leone, Via dell’Albero, Via della Chiesa, Via della Spada, Via di Camaldoli, Via Lambertesca, Via Maffia, Via Maggio, Via Panzani, Via dei Pepi, Via del Presto di San Martino, Via dei Preti, Via del Proconsolo, Via Ricasoli (da P.zza San Marco all’incrocio con P.zza delle Belle Arti compresa), Via Roma, Via Romana, Via Rondinelli, Via Rosina, Via San Giovanni, Via Santa Maria, Via di Santo Spirito, Via degli Speziali, Via degli Strozzi, Via Taddea, Via della Vigna Nuova, Via della Vigna Vecchia (da via dell’Acqua al civico 6r).
Le venti strade soggette a divieto di estensione della superficie già adibita a dehors sono: Borgo La Croce, Borgo San Lorenzo, Borgo SS. Apostoli, Borgo San Jacopo, Piazza Salvemini, Piazza San Felice, Piazza Santa Felicita, Piazza Sant’Ambrogio, Largo Bargellini, Via San Giuseppe, Via dei Cerchi, Via dei Neri, Via dei Renai, Via dei Serragli, Via dei Tavolini, Via Ginori, Via Palmieri, Via Sant’Agostino, Via Tosinghi, Via Vecchietti.
Riprendendo i contenuti dell’accordo con la Soprintendenza, nel Regolamento sono definite le 5 diverse tipologie di dehors ammesse. La tipologia A consente l’occupazione di suolo pubblico senza pedana con tavoli e sedie direttamente sul selciato, una delimitazione indicata ai quattro angoli da apposite placche di ottonato biondo di forma circolare a prova di inciampo, con ancoraggio al suolo sul giunto e non sulla pietra, la possibilità di installazione di ombrelloni di piccole dimensioni, salvo, in via generale, in spazi porticati e aree poste nel cono visivo dei principali monumenti o aree in prossimità di incroci ove gli ombrelloni possano creare ingombro visivo alla segnaletica stradale. Tipologia B: occupazione di suolo pubblico con installazione di pedana e ringhiera di protezione su tre lati; possibilità di installazione di ombrelloni, salvo, in via generale, aree poste nel cono visivo dei principali monumenti o aree in prossimità di incroci ove gli ombrelloni possano creare ingombro visivo alla segnaletica stradale. Tipologia B.1: occupazione di suolo pubblico con installazione di pedana e ringhiera di protezione su tre lati; solo nel periodo invernale sarà possibile installare pannellature aggiuntive, con struttura autoportante, in vetro o plexiglass (o materiale similare) che alzino i bordi della ringhiera fino ad un’altezza massima di 1,80 metri dal piano della pedana (salvo, in via generale, aree poste nel cono visivo dei principali monumenti o aree in prossimità di incroci ove le pannellature possano creare ingombro visivo alla segnaletica di viabilità); possibilità di installazione di ombrelloni, salvo, in via generale, aree poste nel cono visivo dei principali monumenti o aree in prossimità di incroci ove gli ombrelloni possano creare ingombro visivo alla segnaletica stradale. Tipologia C: occupazione di suolo pubblico con installazione di manufatto dotato di pedana, ringhiera su tre lati e copertura fissa o removibile; solo nel periodo invernale sarà possibile installare pannellature aggiuntive in vetro o plexiglass (o materiale similare) che portino alla chiusura del dehors massimo su 3 lati (totalmente aperto il lato di accesso allo spazio e quello lato marciapiede e ingresso dell’attività, se diverso), escluso strutture in prossimità di strisce pedonali, passi carrabili, incroci ove le chiusure possano creare ingombro visivo alla segnaletica stradale. Tipologia D: occupazione di suolo pubblico con installazione di struttura chiusa anche su tutti i lati e copertura stabile o removibile, escluso strutture in prossimità di strisce pedonali, passi carrabili e incroci ove le chiusure possano creare ingombro visivo alla segnaletica stradale.
Queste le 72 strade in cui sono ammesse solamente determinate tipologie di dehors: Lungarno Acciaiuoli (A), Lungarno Corsini (AB), Lungarno Guicciardini (AB), Lungarno Torrigiani (AB), Lungarni dal Ponte alle Grazie al Ponte San Niccolò (AB), piazza Bambine e Bambini di Beslan (A), piazza Beccaria (A,B,B1,C,D), piazza Brunelleschi (A,B,B1), piazza Goldoni (A), piazza Cestello (A,B,B1), piazza de' Mozzi (AB), piazza de' Rossi (AB), piazza dei Giudici (AB), piazza dei Maccheroni (AB), piazza dei Nerli (A,B,B1), piazza del Carmine (AB), piazza del Duomo (A), piazza del Grano (A), piazza del Tiratoio (A,B,B1,C), piazza della Libertà, portici (A), piazza della Passera (A), piazza dell’Unità d’Italia (A,B,B1), piazza di San Giovanni (A), piazza d'Ognissanti (A,B,B1), piazza Ghiberti (A,B,B1,C), piazza Indipendenza (A,B,B1,C), piazza Madonna degli Aldobrandini (A), piazza D'Azeglio (A,B,B1), piazza Mentana (A,B,B1), piazza Poggi e viale Giuseppe Poggi (A,B,B1), piazza Santo Spirito (A), piazza San Felice (AB), piazza San Firenze (AB), piazza San Lorenzo (A), piazza San Marco (A,B,B1,C), piazza Santa Croce (AB), piazza Santa Felicita (A), piazza Santa Maria Soprarno (A), piazza Savonarola (A,B,B1,C), piazza Scarlatti (A,B,B1), piazza Santissima Annunziata (A), piazza Strozzi (A,B,B1,C,D), piazza Torquato Tasso (A,B,B1), piazza di Verzaia (A,B,B1), piazza Vittorio Veneto (A,B,B1), piazzale Donatello (A,B,B1,C), piazzale Michelangiolo e terrazze (A,B,B1), largo Bargellini (AB), via Brunelleschi (A,B,B1), via Canto dei Nelli (AB), via Cerretani (A), via de' Gondi (AB), via dei Bardi (A,B,B1), via dei Renai (A,B,B1), via dei Vecchietti (AB), via del Piaggione (A,B,B1), via di San Niccolò (AB), via Magliabechi (A,B,B1), via Martelli (A), via Pellicceria (A,B,B1), via Pisana tra i civici 1/r e 23/r (A,B,B1,C), via Gioberti tra piazza Beccaria e via Cimabue (A,B,B1,C), via Ricasoli escluso il tratto tra piazza San Marco e piazza delle Belle Arti compresa (AB), via San Giuseppe (AB), via San Miniato (AB), via Tornabuoni (A), viale del Poggio Imperiale (A,B,B1), viale Galileo (A,B,B1), viale Machiavelli (A,B,B1), viale Michelangelo (A,B,B1), viale Torricelli (A,B,B1), vicolo dell’Oro (A,B,B1).
L’accordo con la Soprintendenza prevede che per piazza Signoria, piazza della Repubblica, piazza Santa Maria Novella e piazza Pitti le parti definiranno le possibili tipologie di occupazioni di suolo pubblico entro 30 giorni dalla stipula del protocollo, specificando che per piazza della Repubblica i dehors dovranno rispettare un criterio di simmetria e omogeneità e garantire un adeguato spazio centrale su entrambi i lati della piazza occupati.
“L’obiettivo di questo nuovo Regolamento e del Protocollo con la Soprintendenza è duplice, e riguarda sia la tutela estetica e l’armonizzazione con il centro fiorentino, che la semplificazione per gli operatori - spiega ancora l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Vicini - Il centro di Firenze è un bene unico al mondo e servono regole chiare su materiali, colori, ingombri e tipologie, per evitare caos visivo, occupazioni invasive, dehors poco coerenti con l’architettura storica; avere tipologie predefinite garantisce che ogni intervento sia coerente e rispettoso del contesto UNESCO. Per quanto riguarda invece la semplificazione per gli operatori, grazie al Protocollo con la Soprintendenza, se un esercente rispetta le tipologie fissate non deve più chiedere pareri caso per caso, così le autorizzazioni diventano più rapide e le regole diventano certe e uguali per tutti. Quindi il nuovo Regolamento porterà più tutela per la città e meno burocrazia per chi lavora”.
Il regolamento fissa i criteri tecnici per l’allestimento dei dehors, tra cui la possibilità di occupare suolo pubblico solo davanti al proprio esercizio, le distanze minime da passi carrabili, arredi urbani, alberi e monumenti, un passaggio minimo garantito sui marciapiedi di almeno 1,5 metri, una profondità massima di 12 metri in area pedonale mantenendo in ogni caso una corsia di almeno 3,5 metri per i mezzi di soccorso. Riguardo alla pubblicità, è vietato riportare marchi o messaggi pubblicitari, ad eccezione del nome e del logo dell’esercizio.
Riprendendo i contenuti del protocollo d’intesa firmato da Comune e Soprintendenza, il nuovo Regolamento fissa come linee guida l’uniformità di colori per coperture e ombrelloni, delimitazioni trasparenti in vetro e plexiglas, il verde come elemento di decoro, la presenza di elementi riscaldanti, illuminanti e rinfrescanti solo a norma di sicurezza.
Nell’accordo e nel Regolamento è specificato che non è consentito in nessun caso l'utilizzo di teli, tende, tamponature e chiusure anche provvisorie in materiale plastico. È inoltre vietato riportare su tutti gli elementi costituenti l’occupazione marchi e messaggi pubblicitari di qualsiasi tipo, escluso il nome e logo dell’esercizio.
Tra gli obblighi del concessionario fissati dal nuovo Regolamento sui dehors approvato dalla Giunta, c’è l’esposizione della concessione rilasciata, completa di planimetria, in modo visibile al pubblico.
In base a quanto fissato dal testo del Regolamento approvato dalla Giunta, i titolari di esercizi pubblici hanno tempo fino al prossimo 15 marzo per presentare istanza di concessione di suolo pubblico per l’allestimento di un dehors. Importante ricordare che devono presentare istanza anche i titolari di esercizi già dotati di spazio esterno: le concessioni per i dehors già esistenti manterranno efficacia fino al rilascio o al diniego di una nuova autorizzazione.
