Feste di Natale: sciopero nel commercio in Toscana. Proteste per l'apertura dei Gigli il 26
Filcams Cgil e UilTucs proclamano sciopero per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Sciopero ai Gigli il 26: 'No all’ideologia del sempre aperto'
lunedì 22 dicembre 2025 13:55
"Il tempo è la cosa più importante che abbiamo. Nessuno se lo può prendere", sono le parole di Filcams Cgil e UilTucs che per Natale, Santo Stefano e Capodanno proclamano sciopero nel commercio in Toscana.
"Rimanere aperti durante le festività natalizie e di fine anno è una scelta inaccettabile, che rappresenta un’offesa alla dignità del lavoro e delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio. Da anni, in nome di presunte liberalizzazioni, si è superato ogni limite di decenza, svuotando di significato le festività civili e religiose e peggiorando le condizioni di lavoro, senza alcun reale beneficio né occupazionale né economico. Le aperture nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno non hanno prodotto maggiore benessere, ma solo una compressione dei diritti, un peggioramento della qualità della vita e salari che restano insufficienti. I consumi non crescono perché mancano i soldi da spendere, non perché mancano le occasioni per farlo, e certamente le feste non possono diventare l’ennesimo terreno di sfruttamento", continuano i sindacati.
"Per questo Filcams CGIL e UilTucs Toscana ritengono necessario un cambio di rotta: servono tutele reali per l’occupazione, salari più alti e un diverso modello di sviluppo e di consumo, che rimetta al centro le persone e non il profitto ad ogni costo. Alla luce di tutto ciò, Filcams CGIL e UilTucs Toscana proclamano l’astensione e lo sciopero dal lavoro per il settore del commercio per le giornate del 25 e 26 dicembre 2025 e del 1° gennaio 2026. Ricordiamo che, come sancito anche da numerose sentenze e dal CCNL, il lavoro nelle festività civili e religiose non è un obbligo e che nessun lavoratore può essere comandato al lavoro senza il proprio consenso. Difendere il tempo di vita, la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori è una scelta di civiltà", concludono Filcams CGIL Toscana, Uiltucs UIL Toscana.
I sindacati inoltre protestano per l'apertura del centro commerciale I Gigli nel giorno di Santo Stefano. "Il centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio prosegue, senza arretramenti, nella propria scelta di aperture nei giorni festivi, annunciando anche quella nella giornata di Santo Stefano. Una decisione assunta nonostante le reiterate e formali richieste da parte delle Organizzazioni Sindacali, Filcams Cgil Firenze e Uiltucs Toscana, di rivedere questa impostazione, avanzate da tempo e ribadite anche nel corso dell’incontro promosso sul tema dalle amministrazioni comunali di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano, dove tutti i presenti non poterono non registrare che l’apertura del 26 dicembre avrebbe rappresentato l’ennesima anomalia nel panorama commerciale della Piana fiorentina. Siamo quindi di fronte a una scelta precisa e deliberata, che risponde esclusivamente a una logica di profitto e ignora completamente le esigenze, i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori".
"Le festività non possono essere ridotte a una merce da svendere sull’altare di un consumismo insostenibile e irresponsabile. Per questo diciamo con forza no all’ideologia del “sempre aperto”: una visione fallimentare che non produce né maggiori vendite né nuova occupazione, ma alimenta soltanto precarietà e condizioni di lavoro sempre più instabili. Ecco perché, dopo la mobilitazione già messa in campo contro l’inaccettabile apertura di Ferragosto, proclamiamo lo sciopero per l’intera giornata del 26 dicembre, per riaffermare il valore delle festività e il rispetto del lavoro. La festa non si vende. Noi scegliamo i diritti, non il profitto".
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