Sollicciano, Pantagruel denuncia condizioni gravi: la Regione convoca l’associazione

Dopo l’appello sui diritti dei detenuti, Giani annuncia un incontro urgente: ‘Raccolgo subito l’appello’

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giovedì 27 novembre 2025 19:15

Le criticità di Sollicciano tornano al centro del dibattito pubblico dopo la segnalazione dell’associazione Pantagruel, da anni attiva nel supporto ai detenuti del carcere fiorentino. In una nota, l’associazione descrive un quadro di forte disagio, chiedendo alla nuova giunta regionale di inserire il penitenziario tra le priorità politiche e sociali.

 

“Purtroppo non manca solo l’acqua calda a Sollicciano. Per i detenuti le condizioni di vita continuano a essere lontane dalla dignità, i percorsi di salute mentale sono frammentati, il reinserimento sociale è quasi inesistente e le manutenzioni strutturali del penitenziario sono portate avanti con ritardi gravi e incomprensibili. Per questo chiediamo alla nuova giunta regionale di mettere il carcere tra le priorità”, afferma Pantagruel.

 

Dall’associazione arrivano anche testimonianze dirette di persone prossime alla scarcerazione: “Ci sono detenuti uomini che tra poche settimane usciranno dal carcere senza sapere dove andare: non hanno una casa, non sanno come recuperare i documenti, non sanno dove mangiare o lavarsi. Hanno paura di tornare in strada, di ricadere nelle dipendenze o nella piccola criminalità. Temono di essere nuovamente inghiottiti dall’invisibilità”.

 

Situazioni altrettanto difficili emergono dal reparto femminile: “E ci sono detenute donne che si domandano perché non abbiano avuto reali opportunità di studio o formazione dentro il carcere – spiegano dall’associazione – si chiedono chi potrà sostenerle nella ricerca di un lavoro e di una sistemazione dignitosa una volta fuori”.

 

Pantagruel denuncia anche le condizioni materiali quotidiane: “E infine c’è la tragica quotidianità del carcere – aggiungono da Pantagruel – fatta di riscaldamenti che non funzionano, di infestazioni mai risolte e della sensazione diffusa, tra agenti e persone detenute, che il degrado sia diventato una forma di normalità”.

 

L’appello dell’associazione è diretto al presidente della Regione: “L’appello che rivolgiamo al presidente Giani e alla nuova giunta toscana – conclude Stefano Cecconi – è semplice: chi vive e lavora a Sollicciano non può più restare invisibile”.

 

La risposta della Regione Toscana è arrivata nella stessa giornata attraverso una nota ufficiale. Il presidente Eugenio Giani ha annunciato un incontro urgente con l’associazione per affrontare il tema del reinserimento e delle condizioni della struttura.

 

“Raccolgo subito l’appello che è stato rivolto a me personalmente e alla nuova giunta dall’associazione Pantagruel: per questo, già domani alle 17, ho fissato un incontro con i rappresentanti dell’associazione per impostare insieme programmi di reinserimento e sostegno all’attività formativa in carcere e affrontare le drammatiche situazioni denunciate”.

 

Giani sottolinea il ruolo storico dell’associazione: “Pantagruel è un’associazione di grande serietà e credibilità, che con i suoi volontari si occupa di portare vicinanza e sostegno alle detenute e ai detenuti nella difesa dei loro diritti, delle loro esigenze di studio, formazione e di percorsi che possano accompagnare il loro rientro nella società civile”.

 

Il presidente ribadisce poi la necessità di affrontare criticità strutturali e sociali: “Chi lavora a Sollicciano si rende conto di come queste persone diventino invisibili nelle loro fragilità, povertà e impossibilità di sottrarsi, una volta rientrate nella società civile, alle precedenti situazioni di dipendenza o piccola criminalità. Ritengo sia importante dare ascolto a questo appello, sia per definire programmi formativi e di reinserimento, che per focalizzare, insieme al Garante dei detenuti, la situazione in cui versa il carcere di Sollicciano, affinché vengano resi effettivi i progetti di ristrutturazione”.

 

Una presa di posizione netta: “Ritengo assolutamente giusto che la Regione neoinsediata raccolga subito questo appello e si adoperi per poter porre rimedio alle situazioni denunciate”.

 

 

 

 
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