'Fioriture civiche': al via il nuovo progetto per giovani e famiglie nei quartieri 1 e 4

Laboratori, supporto scolastico ed educativa di strada per contrastare povertà educativa e isolamento, informa una nota del Comune

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giovedì 27 novembre 2025 15:54

Laboratori, supporto scolastico, programmi di prevenzione del disagio, al centro polivalente Il Kantiere, locali in piazza Dalla Piccola e altri spazi da individuare, ma anche attività sul territorio con presidi di educativa di strada. Al centro giovani e famiglie con fragilità multiple che necessitano di percorsi educativi, sociali e comunitari integrati. Un progetto diffuso che si chiama “Fioriture civiche” e ha avuto il via libera con l'approvazione, da parte della giunta di Palazzo Vecchio, di un'apposita delibera degli assessori alle Politiche giovanili Letizia Perini, al Welfare Nicola Paulesu e all'Educazione Benedetta Albanese.

 

L’obiettivo è quello di prevenire e contrastare povertà educativa, isolamento sociale, vulnerabilità emotiva e rischio di dispersione scolastica tra preadolescenti, adolescenti e giovani dagli 11 ai 21 anni. 'Fioriture Civiche' interesserà le zone di San Jacopino e delle Cascine, nel Quartiere 1, e quelle di Mantignano, Ugnano, Sollicciano e San Bartolo a Cintoia nel Quartiere 4 e nasce per rafforzare il sistema territoriale di sostegno a minori, adolescenti e giovani, promuovendo un modello di comunità educante capace di attivare e far lavorare in sinergia scuola, servizi sociali, istituzioni ma anche associazionismo, volontariato, reti di quartiere, pari.  Il progetto fa parte di “Organizziamo la speranza” iniziativa promossa da "Con i bambini",   nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile con un finanziamento di circa 3 milioni di euro. 

 

"L’innovazione principale - hanno spiegato gli assessori Perini, Paulesu e Albanese - risiede nella creazione di Poli integrati per l’adolescenza, nei quali professionisti ed educatori collaborano con giovani e comunità mettendo in campo opportunità volte a prevenire disagio, difficoltà, dispersione scolastica e fornendo attraverso equipe multidisciplinare il supporto più adeguato. Sono coinvolte tante figure, scuole, servizi sociali, educativa di strada, che lavoreranno assieme in una cabina di regia che seguirà l’avanzamento del progetto. A luoghi fisici si aggiungeranno anche iniziative diffuse sul territorio, educativa di strada e nuove modalità di coprogettazione, un modello innovativo, una sperimentazione che puntiamo a replicare e integrare nelle politiche cittadini. Vogliamo costruire risposte sempre più adeguate per prevenire ed intercettare eventuali situazioni di fragilità nei giovani, dare loro opportunità e renderli protagonisti e artefici del loro futuro".

 

Spazio principale del progetto sarà il centro polivalente Il Kantiere, nel Quartiere 4, mentre spazi satellite saranno i locali di proprietà comunale in piazza Dallapiccola e altri luoghi da individuare nelle zone coinvolte dal progetto, per tutta la sua durata, che è di 40 mesi.  La strategia di intervento del progetto si sviluppa attraverso tre macro-azioni tra loro interconnesse: una prima fase di ingaggio, ascolto e “comunità educante”, volta a promuovere una lettura dinamica e partecipata dei bisogni territoriali, attraverso mappature aggiornate, momenti di coinvolgimento delle famiglie, consultazioni con scuole e realtà del terzo settore, e processi di ascolto dei giovani stessi; la costruzione di percorsi educativi e relazionali integrati, che comprendono attività laboratoriali, supporto scolastico evoluto, mentoring, azioni di protagonismo giovanile, programmi di prevenzione del disagio e interventi a supporto delle famiglie, favorendo inclusione, benessere e competenze trasversali; infine, le attività sul territorio, con presìdi di educativa di strada, mediazione comunitaria, living lab nei quartieri e co-progettazione tra giovani, operatori, scuole e cittadinanza per rigenerare spazi sociali, culturali e aggregativi. 

 

Una governance multilivello—Comune, quartieri, scuole, servizi sociosanitari, cooperative, associazioni, fondazioni—assicurerà coordinamento, monitoraggio e integrazione delle azioni. Tavoli permanenti interdisciplinari, équipe multiprofessionali e cantieri tematici garantiranno continuità operativa, qualità degli interventi e capacità di adattamento alle diverse aree cittadine.

 

L’obiettivo di “Organizziamo la speranza” è generare un vero cambiamento nelle vite di bambini e adolescenti di 15 “aree socio-educative strategiche” di Italia, periferie e aree con maggiore vulnerabilità sociale ed economica, attraverso una grande alleanza educativa per potenziare le capacità delle comunità educanti dei territori. L’iniziativa è promossa da "Con i bambini"  nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato nel 2016 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, con governo e Terzo settore.

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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