Abbigliamento per bambini con marchio contraffatto, sequestrati oltre 700 articoli alla periferia di Firenze

Scoperto un commercio di prodotti falsi dietro un’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di abbigliamento e casalinghi

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mercoledì 24 settembre 2025 11:43

La Guardia di Finanza ha messo a segno un’operazione che ha portato al sequestro di oltre 700 indumenti intimi contraffatti destinati a bambini, rinvenuti in un capannone della periferia di Firenze.

 

Dietro la facciata di un’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di abbigliamento e casalinghi, le Fiamme gialle hanno scoperto un commercio parallelo di capi recanti marchi contraffatti di note multinazionali del settore moda e intrattenimento, in particolare destinati ai più piccoli. I finanzieri, grazie a mirate analisi di rischio e a un attento monitoraggio del territorio, hanno smascherato l’attività illecita, sequestrando capi falsi e attrezzature per il confezionamento

 

Il titolare, di nazionalità straniera, è stato denunciato per i reati di contraffazione e commercio di prodotti falsi.

 

Le indagini non si fermano: la Guardia di Finanza sta eseguendo approfondimenti per ricostruire i canali di approvvigionamento, la rete distributiva e i flussi finanziari sottesi, con l’obiettivo di individuare eventuali ulteriori responsabili lungo la filiera criminale.

 

Il fenomeno, spiegano gli investigatori, non è solo un reato contro il mercato, ma un attacco diretto al sistema economico nazionale: le imprese sane vedono sottratte quote di mercato, la concorrenza viene drogata, il fisco perde gettito per milioni di euro, mentre i consumatori rischiano di acquistare prodotti privi di garanzie, potenzialmente dannosi per la salute. Grave, in questo caso, l’esposizione dei minori a capi non certificati. La contraffazione alimenta inoltre reti criminali radicate, che spesso si avvalgono di manodopera sfruttata e irregolare, con ricadute devastanti sul tessuto sociale. A livello globale, si tratta di un attacco alla credibilità del “made in Italy”, che mette in discussione la reputazione delle eccellenze manifatturiere toscane e italiane.

 

Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo all’esito di sentenza irrevocabile di condanna.
 

 

 
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