Consorzio di Bonifica, 15 interventi urgenti per 12,2 milioni da Sesto a Campi
Dopo i danni dello scorso fine settimana: 'Le casse di espansione hanno evitato il peggio'
giovedì 20 marzo 2025 13:57
Per il Consorzio di Bonifica è cominciata da lunedì la fase delle somme urgenze sul territorio fiorentino, in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana e le Amministrazioni locali.
Gli interventi previsti al momento sono 15 per un importo totale stimato di circa 12,2 milioni di euro: si va dal Rimaggio, Zambra, Gavine e Riafone a Sesto Fiorentino, il fosso di San Donnino a Campi Bisenzio, il fosso Reale a Case Passerini, il torrente Marinella di Legri ma anche il Marina, Chiosina e Garille a Calenzano, il torrente Stella a Quarrata, il torrente Brana a Agliana, il torrente Orme in località Pozzale e il Rio dei Cappuccini in località Corniola a Empoli e il Loretino a Rovezzano, Firenze.
Tutti cantieri aperti, già da lunedì e che proseguiranno senza sosta fino a quando non saranno ristabilite almeno le condizioni precedenti all’evento o laddove possibile anche migliorate, fa sapere il Consorzio di Bonifica.
Nella giornata di ieri il Presidente Masetti ha eseguito sopralluoghi a Calenzano, in località La Chiusa, sul Torrente Marinella di Legri dove è in corso la riparazione delle sponde a monte e valle della via Barberinese e fino a via di Davanzello con massi ciclopici reperiti in tempo zero e quattro escavatori a lavoro per un totale stimabile in circa 3,9 milioni di euro.
E a Sesto Fiorentino, dove oltre il Rimaggio su cui il Consorzio di Bonifica si è messo a disposizione di Comune e Genio Civile per la risoluzione della criticità in piazza del Mercato, si sta lavorando anche all’imbocco del tratto tombato del Gavine per liberare il più possibile il tratto a monte a cielo aperto proprio perché per i torrenti ogni attraversamento, tombatura, riduzione di sezione è idraulicamente un elemento di rischio.
“Il Consorzio di Bonifica è un ente tecnico-operativo capace di mettersi subito al lavoro con le proprie professionalità tecniche e strutture amministrative e questa è una grande risorsa per il territorio – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica, Paolo Masetti – In queste ore oltre che gestire segnalazioni e interventi in urgenza stiamo cercando di spiegare anche il nostro lavoro, le nostre competenze e i nostri limiti. La sola manutenzione ordinaria non basta e di fronte ad eventi meteo come questi riemerge la chiara necessità di investimenti strutturali di prevenzione per il futuro. Ma è necessario raccontare, oltre le criticità e le riparazioni, anche cosa ha funzionato: la manutenzione ordinaria ha dato i suoi frutti in termini di rischio ridotto su un reticolo di 5600 km di corsi d’acqua (pari alla distanza che c’è tra Lisbona e Mosca) e su 730 km di argini (la distanza tra Parigi e Berlino o la lunghezza di tutta la A1 tra Milano e Napoli) con casse di espansione che sono servite ad evitare il peggio in tante zone (come ad esempio a Firenze, Scandicci, Campi Bisenzio o nel Pistoiese) e impianti idrovori che hanno funzionato ininterrottamente per giorni e hanno pompato complessivamente dalla piana tra Firenze e Prato più di 15 milioni di metri cubi di acqua (il volume di 500 mila camion cisterna) che altrimenti avrebbero sicuramente provocato allagamenti ancora più diffusi e persistenti”.