Firenze, controlli sul corretto uso della risorsa idrica: sanzioni per oltre 120mila euro
Attività di vigilanza dei Carabinieri Forestali lungo il fiume Arno e i suoi affluenti
martedì 24 ottobre 2023 12:25
Nel corso dell’estate del 2023, dal mese di giugno fino ad ottobre, nell’ambito degli accordi convenzionali con la Regione Toscana, i Carabinieri Forestali della provincia di Firenze, hanno svolto un’intensa attività di controllo per la prevenzione dei rischi connessi al dissesto idrogeologico e quindi la degradazione ambientale dovuta principalmente all’attività erosiva delle acque superficiali in contesti geologici o pedologici naturalmente predisposti (rocce argillose e arenacee) per la scarsa coerenza.
Hanno anche compiuto attività di vigilanza in materia di tutela e gestione delle risorse idriche e di prevenzione degli sprechi idrici, a supporto dell’Autorità Idrica Toscana, nonché verifiche sul rispetto delle disposizioni del Regolamento regionale in materia di utilizzo di acqua proveniente dal pubblico acquedotto, per il riempimento delle piscine.
Particolare attenzione è stata rivolta al controllo di parti dell’asta fluviale del fiume Arno e dei suoi principali affluenti come il Sieve, il Mugnone, il Bisenzio, il Greve, il Pesa e l’Elsa.
I controlli effettuati con la collaborazione dell’Autorità Idrica Toscana hanno riguardato prevalentemente il corretto uso della risorsa idropotabile, bene primario e sempre più prezioso, in particolare il riempimento e lo svuotamento delle piscine pubbliche e private, contribuendo ad assicurare un efficace contrasto all'uso improprio della risorsa idrica.
Nel complesso sono stati 264 i controlli effettuati dai Carabinieri Forestali, sono state comminate 57 sanzioni amministrative per importi pari a 120.145 euro. Le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato l’utilizzo non conforme dell’acqua del pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine; la mancanza di documentazione relativa alla gestione delle piscine o la sua incompletezza; piscine non svuotate (strutture ricettive, pubbliche o condominiali); pozzo non denunciato; pozzo privo di concessione; mancata trasmissione all’ente competente delle letture del contatore o consumi stimati del pozzo e contatore del pozzo assente.