Bambina scomparsa, l'operazione nell'ex hotel: ispezionati cunicoli, pozzetti e un sottotetto
Ispezioni anche con sonde, telecamere e droni in spazi inaccessibili. Rinvenuto un cellulare in un cassonetto. Per adesso nessuna novità
domenica 18 giugno 2023 16:53
E' andata avanti per ore l'attività di perquisizione e bonifica dell'ex hotel Astor di Firenze, dalla mattina fino al pomeriggio di oggi, domenica 18 giugno. L'attività, come si apprende dall'Arma, è stata sospesa per fare un punto della situazione e pianificarne il proseguo.
L'Arma fa sapere che sono state effettuate ispezioni - anche attraverso apparecchiature tecnologiche specifiche (sonde, telecamere e droni) - che hanno permesso di verificare il contenuto di vani angusti, intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti e di un sottotetto, anche normalmente non accessibili dall’ex hotel, alla ricerca di elementi utili alle indagini.
In alcuni ambienti sono continuate le attività di sopralluogo e repertamento delle fonti di prova. Ma non ci sono novità, precisano i carabinieri.
È stato rinvenuto, all’interno di un cassonetto, un telefono cellulare che sarà oggetto di successivi approfondimenti investigativi.
Era iniziata questa mattina l'ispezione dei carabinieri nel palazzo di via Maragliano. In una stanza di quell'ex albergo, occupato da mesi da decine di persone e sgomberato ieri, viveva la famiglia di Kataleya, la bambina scomparsa otto giorni fa, sabato 10 giugno. Nell'edificio, ora sotto sequestro (ieri è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia) sono intervenuti anche i tecnici del Gis (Gruppo d'intervento speciale) e del Ros (Raggruppamento operativo speciale) dei carabinieri: oltre a due team dei Gis e del Ros, presente anche personale del Ris (Reparto investigazioni scientifiche), sia con sopralluoghi sul posto che in laboratorio.
L'ex hotel Astor era stato sgomberato nella giornata di ieri, sabato 17 giugno. Oltre cento persone, tra le quali numerosi minori, sono state trasferite in strutture di accoglienza. Le persone sono state valutate dai servizi sociali del Comune che erano presenti e sono state accolte in quattro strutture con la collaborazione della Fondazione solidarietà Caritas e della cooperativa Girasole.
Proprio nell'ex albergo è stata vista per l'ultima volta la bambina, intorno alle 15 del pomeriggio di sabato, pochi minuti prima che la madre tornasse da lavoro senza trovarla. Dalle immagini delle telecamere delle 15 del 10 giugno si vede Kata in compagnia di alcuni bambini uscire dallo stabile, per poi allontanarsi dal gruppo e rientrare nel cortile dell'ex albergo.
Le indagini vanno avanti in diverse direzioni, e si concentrano anche sulle vicende maturate all'interno dell'edificio occupato, dove di recente si erano creati conflitti tra le diverse comunità legate ad un presunto racket sui pagamenti delle stanze. In una nota della procura si parla di "ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione".
Questa mattina si è tenuta una messa per pregare per la bambina nella chiesa di via Lulli, alla quale hanno partecipato anche i genitori di Kata.
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