Bambina scomparsa a Firenze, continuano le ricerche. I Carabinieri: 'Prende campo l'ipotesi del rapimento'
Nessuna pista è chiusa ma l'ipotesi che inizia a diventare più probabile è che sia stata portata via da un adulto
lunedì 12 giugno 2023 12:05
"Non abbiamo novità rispetto a ieri". Sono queste purtroppo le parole con cui il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Firenze, il Generale di Brigata Gabriele Vitagliano, ha iniziato il punto della situazione sulla scomparsa della piccola Kata, la bambina di cinque anni della quale si sono perse le tracce dal pomeriggio di sabato.
Vitagliano conferma la ricostruzione di ieri. "La bambina giocava nel cortile dell'ex albergo tra le 15 e 15.15, dopo di che è stata persa di vista. La madre arriva poco dopo e iniziano a cercarla, ritenendo che fosse con qualcuno di conosciuto. Poi alle 20 circa si recano alla stazione carabinieri di Santa Maria Novella per denunciare la scomparsa. Prima ancora di iniziare la verbalizzazione dalla stazione è stata contattata la Prefettura per dare il via al piano persone scomparse e le ricerche sono iniziate quando ancora la verbalizzazione era in corso. Le ricerche sono in corso con carabinieri, volontari di protezione civile, vigili del fuoco e in ausilio le altre forze polizia cittadine, ma ancora con esito negativo".
La bambina si chiama Kata (nome completo Kataleya), è di origini peruviane e quando è scomparsa indossava una maglietta bianca e dei pantaloni viola. Kata vive nell'ex hotel Astor, occupato da tempo da alcune famiglie, nella zona di Novoli, tra via Boccherini e via Maragliano.
Le ricerche vedono l'impiego anche di cani molecolari, sia nello stabile che fuori: molte le tracce della bambina ma nessuna recente, come spiega Vitagliano.
Intenso è anche il lavoro sulle telecamere. "Lavoriamo anche sulle telecamere di via Maragliano - spiega Vitagliano - e ora ho una squadra particolarmente esperta che sta passando al setaccio ogni fotogramma".
Ieri è arrivata la telefonata di una persona che diceva di avere la bambina con sé. "Un'amica della madre ha ricevuto ieri una telefonata di una persona che diceva tua figlia è con me. È una pista che stiamo battendo, senza entrare nel dettaglio posso dire che ho scarse speranze di pensare che sia una pista valida. Riteniamo che sia un mitomane, non ha fornito elementi pratici, ne detto perché lo avrebbe fatto ne ha fatto parlare la bambina. Abbiamo elementi per pensare che sia telefonata fallace ma comunque ci stiamo lavorando, per individuare il numero di telefono e la persona che c'è dietro".
Le indagini continuano in tutte le direzioni, ma a prendere campo col passare delle ore è purtroppo l'ipotesi del rapimento. "Parliamo di rapimento ma solo da un punto di vista statistico, perché riteniamo che la bambina quasi sicuramente non sia dentro l'albergo, e dato che non è stata trovata all'esterno, nonostante la zona fortemente antropizzata, l'ipotesi che inizia a diventare più probabile è che sia stata portata via da un adulto. Teniamo tutte le porte aperte, ma alcune perdono di probabilità e quella del rapimento acquisisce una maggiore probabilità".
All'interno dell'albergo occupato c'erano stati litigi che avevo coinvolto anche la famiglia della bambina, e il pensiero va ad una possibile ritorsione. La madre avrebbe anche dato dei nomi.
"Questo aspetto è stato ingigantito nella concitazione del momento. La madre, che ovviamente parla anche spinta dalla comprensibile agitazione di una madre che ha perso la figlia, ha supposto che la sparizione possa essere collegata a litigi che ci sono stati dentro all'albergo, è una delle piste che abbiamo seguito da subito e che seguiamo, ma che non ci ha dato un nome o degli elementi su una persona su cui indagare. Stiamo lavorando sugli occupanti dell'albergo, ci sono elementi che sono emersi ma non sembrano collegabili al rapimento. Col grande numero di persone che c'è, in una situazione di estrema povertà, va da sé che possono esserci situazioni che destano il sospetto di essere ai margini della legalità, vengono in evidenza man mano queste situazioni, ma fino ad ora nulla di collegato al rapimento. Un grosso filone delle indagini verte sugli occupanti dell'albergo quindi di più non posso dire, abbiamo individuato situazioni e movimenti che potrebbero fornire elementi di sospetto ma fino ad ora niente è collegato alla bambina".
"Se fosse rapimento potrebbe essere motivato da una ritorsione, è una pista che seguiamo, ma non necessariamente collegata al litigio, quella è una delle possibilità che stiamo seguendo. Non ci sono state richieste di soldi alla madre", precisa il Comandante, che aggiunge: "Lavoriamo su delega della procura, c'è un fascicolo aperto alla procura della repubblica di Firenze, da subito, ma non mi esprimo sul reato".
Il padre della bambina si trova invece detenuto a Sollicciano e ieri, secondo la notizia riportata da Firenzetoday e confermata dai carabinieri, ha tentato il suicidio in carcere, ingerendo detersivo. "Il padre è detenuto per reati contro il patrimonio, non nego che ci interessiamo ad ogni ipotesi ma non ho elementi per pensare che sia coinvolto. La sua famiglia non abita a Firenze ma sta collaborando in modo attivo. Non ho sospetti su di lui", spiega il Comandante.
Sono tante le segnalazioni arrivate. "Sono state tutte vagliate anche con l'aiuto delle altre forze di polizia. Ci ha chiamato anche un ex dipendente dell'Astor segnalandoci una intercapedine ma la avevamo già controllata, altre segnalazioni sono infondate, altre le stiamo approfondendo ma ancora non ci hanno dato elementi. Una persona ha segnalato una bambina sola su un mezzo di trasporto pubblico, con abiti diversi da quelli della scomparsa, è una pista su cui stiamo lavorando cercando di individuare il mezzo e verificare se ci fossero telecamere a bordo. Vale quanto altre piste, ci stiamo lavorando".
L'allontanamento diventa improbabile. "Seguiamo per scrupolo anche l'ipotesi che la bambina che si sia allontanata da sola. Ma passato questo periodo senza che ne sia emersa traccia, comincio a ritenerla improbabile", ha detto Vitagliano.
"Lavoriamo anche sull'ipotesi di collaborare con l'estero ma non entro nel dettaglio. Non ritengo che la bambina sia stata portata all'estero ma nessuna pista è chiusa, per rispetto verso la bambina, ma non ho elementi sull'estero. Abbiamo fatto attività specifiche su luoghi di transito di trasporto pubblico ma senza esito", conclude il Comandante.
Intanto è stata convocata per le 16 di oggi una riunione della Cabina di regia, presieduta dal Prefetto, per un punto di situazione sull’attuazione del “Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse” in merito alla scomparsa di Kata.
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