Tutelare il diritto al benessere fisico e psicologico delle donne, attraverso un ambiente di lavoro equo e rispettoso: questo l'obiettivo che ha guidato la scelta dell'amministrazione di Scandicci di dotarsi di 32 distributori di assorbenti gratuiti. I dispenser sono stati installati, in via sperimentale grazie a un progetto pilota, in tutti i bagni del palazzo comunale, della Fabbrica dei Saperi e della Biblioteca comunale. 

La scelta tiene conto delle esigenze di inclusività di genere e di sostenibilità ambientale, nella consapevolezza che la parità di genere passa anche dall'attenzione e dal supporto alle donne. La gestione è affidata a This Unique di Roma, realtà operante da anni in questo settore e in grado di fornire anche servizi utili alla certificazione per la parità di genere e alla rendicontazione di sostenibilità ambientale. 

I prodotti, forniti in modo gratuito, sono realizzati al 100% in cotone organico e ipo-allergenici, made in Italy, privi di sostanze chimiche così da non rilasciare né microplastiche né tossine durante lo smaltimento. 

"Si tratta di un atto di civiltà e di attenzione concreta verso la vita quotidiana delle donne – afferma la sindaca Claudia Sereni -. Gli assorbenti sono beni igienici essenziali e garantire un accesso gratuito significa riconoscere un bisogno continuo che accompagna una parte significativa della popolazione. Con questa iniziativa il Comune di Scandicci offre un supporto alle lavoratrici comunali, ma anche alle visitatrici e alle utenti degli spazi pubblici e della biblioteca. Un gesto semplice, ma di grande valore simbolico e sociale, che si inserisce in una più ampia politica di genere che parte dal riconoscimento dei bisogni essenziali delle persone". 

"La parità di genere – afferma l'assessora alle Pari Opportunità Federica Pacini -  passa anche attraverso azioni concrete, quotidiane, che migliorano la qualità della vita delle donne e promuovono un ambiente di lavoro più equo e rispettoso. La scelta di installare distributori gratuiti di assorbenti nei nostri edifici comunali rappresenta un passo importante verso il riconoscimento del benessere femminile come diritto, non come privilegio. È un segnale di attenzione verso i bisogni reali delle persone, e al tempo stesso un gesto di civiltà che rientra in una visione più ampia di inclusione e sostenibilità. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto pilota – conclude Pacini - e auspico che presto possa essere esteso anche agli istituti scolastici, alle aziende del territorio e ai luoghi di lavoro in generale, affinché sempre più ragazze possano vivere con serenità e dignità un aspetto naturale della propria vita".