Bambina scomparsa, sgomberato l'ex hotel Astor: 112 persone accolte nelle strutture del Comune
Eseguito il decreto di sequestro preventivo dell’edificio. La risistemazione delle famiglie è a cura dei servizi sociali del comune
sabato 17 giugno 2023 08:46
Si è svolto questa mattina, fino al pomeriggio, lo sgombero dell'ex hotel Astor di Firenze, lo stabile occupato tra via Maragliano e via Boccherini dal quale sabato 10 giugno è scomparsa Kataleya, la bambina di 5 anni che vive nell'edificio con la famiglia. Ad una settimana dalla scomparsa della bambina, è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo dell’edificio, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Le attività di sgombero sono state condotte e coordinate dalla Questura, la risistemazione delle famiglie è a cura dei servizi sociali del comune di Firenze. Via Maragliano e le strade intorno all'ex hotel sono rimaste chiuse al traffico durante le operazioni.
Lo stabile, come si apprende dalla procura, è stato abusivamente occupato per abitarvi, tra il 19 settembre 2022 e il giugno 2023, da 54 persone, suddivise in 17 nuclei familiari, di cui 19 minori. I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria, in occasione dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvarez, hanno confermato la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari.
L'ipotesi di reato è invasione di edifici. "Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile", si legge in una nota della procura.
Su delega della Dda, l’esecuzione è stata curata dalla Questura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, con l’ausilio degli assistenti sociali, dei Vigili del Fuoco e del personale del 118. La Prefettura e il Comune di Firenze si sono attivati per assicurare che gli occupanti vengano alloggiati presso altre strutture abitative.
I genitori di Kata e la famiglia dello zio non vivono più nell'ex Astor da due giorni: erano già stati riallocati in accoglienza, a cura dei servizi sociali del comune di Firenze.
Sono circa 110 le persone, tra le quali numerosi minori, che sono state trasferite in strutture di accoglienza dopo lo sgombero dell’ex hotel occupato. Le persone sono state valutate dai servizi sociali del Comune che erano presenti e sono state accolte in quattro strutture con la collaborazione della Fondazione solidarietà Caritas e della cooperativa Girasole.
Il sindaco Dario Nardella e l’assessore al welfare Sara Funaro ringraziano per “il prezioso lavoro di squadra interistituzionale” e sottolineano “l’importante collaborazione di prefettura, questura, digos, arma dei carabinieri, servizi sociali, Fondazione solidarietà Caritas, cooperativa Girasole, vigili del fuoco, guardia di finanza, 118 e polizia municipale”.
“Ci tengo in particolare a ringraziare i nostri servizi sociali e gli enti gestori delle strutture - sottolinea l’assessore Funaro - per essere riusciti in poche ore a individuare soluzioni per queste persone”.
“I nostri pensieri e il nostro cuore - concludono Nardella e Funaro - rimangono concentrati sulla bambina Kata e ringraziamo tutti i livelli istituzionali che stanno proseguendo nelle indagini”.
Il sindaco Nardella si è recato oggi all'ex albergo durante lo sgombero. "È da poco terminato lo sgombero dell’ex hotel Astor. Ringrazio le forze dell’ordine e la polizia municipale per l’intervento e gli uffici del Comune e le associazioni del terzo settore per aver dato assistenza in poche ore a 112 persone tra donne bambini e persone fragili. La nostra posizione è chiara: non c'è solidarietà e non c'è accoglienza senza legalità - ha detto Nardella - Come abbiamo sempre detto, anche il giorno dopo l’occupazione dell’hotel a settembre, crediamo che la soluzione migliore sia sempre sgomberare nelle ore immediatamente successive all’occupazione abusiva. Ma non è certo questo il momento di recriminare e di fare polemica. Ci sarà il tempo per capire tutto. La priorità, l’unica priorità, è concentrarsi sulle ricerche di Kata in questi giorni di angoscia e preoccupazione. Siamo al fianco dei Carabinieri in questo sforzo che speriamo con tutto il cuore ci porti una buona notizia".
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