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Gita fuori porta: il Parco Geotermico delle Biancane

Un paesaggio a metà fra l'Inferno di Dante, il Sottosopra e l'Islanda

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sabato 17 giugno 2023 17:45

Fumarole e geyser sono il panorama che avremo davanti. Fra acqua bollente e odori sulfurei sembrerà di stare in Islanda o in un canto dell'inferno di Dante. O nel Sottosopra di Stranger Things, ma saremo in Toscana nel Parco Geotermico delle Biancane nei pressi del centro di Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto. 

 

Le biancane sono cupolette di massimo 10 metri che si possono trovare isolate o in raggruppamenti. Il caratteristico colore bianco è il risultato della reazione chimica delle emissioni di idrogeno con il calcare: con questa trasformazione si ottiene il gesso.

 

La zona si caratterizza per le fumarole, pozze calde e soffioni che gli conferiscono un aspetto quasi infernale.

 

Secondo la leggenda il Diavolo passò per queste terre trovando molte persone fedeli a Dio; cercò di corrompere qualche anima, ma fallì miseramente. Per questo decise di portare l’inferno in Terra e creò questa zona sulfurea e calda.

 

Il parco è legato a doppio filo anche a Dante Alighieri. “Versan le vene le fumifere acque// Per li vapor che la terra ha nel ventre// Che d'abisso le tira suso in alto” è una frase tratta “Rime Petrose”.

 

La tradizione vuole che il Sommo Poeta abbia tratto ispirazione per scrivere queste righe proprio visitando questi luoghi ricchi di lagoni bollenti e fumarole, in particolare “La Valle del Diavolo” compresa tra Larderello e Montercerboli.

 

“Inoltre Bella degli Abati, madre di Dante Alighieri, era nata a Montegemoli. Andata in sposa al volterrano Alighiero degli Alighieri, convinto ghibellino, dopo aver dato alla luce Dante, sarebbe rimasta a Montegemoli per i primi anni di vita del figlio lontano dalle vendette politiche verso il padre da parte dei guelfi”. Questo riporta il geo museo.

 

L’inizio del Parco si trova il Mubia, il museo interattivo in cui si potrà scoprire i segreti di quest’area e perfino imbarcarsi in una navicella per un viaggio al centro della terra.

 

Il modo più facile per visitare il parco è il percorso ad anello di 1,3 Km segnalato da numerosi cartelli in zona. Il percorso parte dal Lagone del Cerchiaio, dove si possono scorgere anche i vecchi lavatoi realizzati in mattoni ottagonali provenienti dalla fornace di Vecchienne e risalenti agli anni ’30 dello scorso secolo. Sulla destra una stradina conduce alla vecchia centrale Enel. Si prosegue poi per ammirare le cristallizzazioni di calcare, le fumarole e le putizze.

 

Nella parte inferiore del sito si trova un altro Lagone, ovvero un cratere che viene alimentato da infiltrazioni di acqua termale provenienti dalla collina sovrastante. L'acqua viene portata ad ebollizione dal vapore che esce dal fondo del pozzo fino a raggiungere la temperatura di 100-150 °C.

 

Il Parco delle Biancane è sempre aperto e gratuito. E’ possibile visitare il parco con l’ausilio di audioguide noleggiabili presso il museo.

 

Per maggiori informazioni si può visitare il sito ufficiale del Parco.

 

Foto di Andrea Campanelli, Andrea Lambardi dalla pagina Facebook di Mubia, Geo Museo de Le Biancane

 
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