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Il palco davanti alla fabbrica, la serata degli artisti a fianco dei lavoratori Gkn

Stefano Massini, Bobo Rondelli, Piero Pelù sul palco, e tantissimi i videomessaggi, da Vasco Rossi a Gianni Morandi

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giovedì 29 luglio 2021 11:34

Sul palco, montato davanti ai cancelli dello stabilimento, si alternano artisti, attori, cantanti, musicisti, ma le luci sono puntate sulla fabbrica, i protagonisti della serata sono loro: lavoratori e lavoratrici Gkn. E' per loro che il mondo dello spettacolo, toscano e non solo, è sceso in campo ieri sera, per un evento di solidarietà che ha voluto dire "Stasera la vostra lotta è anche la mia", parole di Vasco Rossi.

 

E' la fabbrica stessa a fare da palco al centinaio di personaggi dello spettacolo e della cultura che hanno risposto all'appello lanciato da Stefano Massini, tra chi era presente e chi ha mandato un video proiettato durante la serata. 

 

Lui, Massini, drammaturgo famoso in tutto il mondo, che vive proprio a Campi Bisenzio, era già sceso in piazza sabato, durante il corteo nazionale partito dalla Gkn. Ieri sera ha recitato il suo monologo, interpretato anche domenica scorsa al Festival Letterature di Roma ai Fori Imperiali, dove racconta quello che è successo alla Gkn. Quelle mail che hanno cambiato la vita di 422 persone (e con loro ai lavoratori degli appalti, portando a 500 il numero di persone coinvolte in questa crisi), e che hanno dato inizio alla loro lotta, con il presidio permanente in fabbrica che va avanti da tre settimane.

 

Lotta che per una sera si è spostata sul palco di via Fratelli Cervi, davanti a circa mille sedie rosse. Durante la serata, aperta dai due delegati Rsu e Collettivo di Fabbrica, Dario Salvetti e Matteo Moretti, sono saliti sul palco anche Bobo Rondelli e Piero Pelù, che hanno cantato per e con gli operai, e il duo fiorentino Manitoba. Con loro l’Orchestra Multietnica di Arezzo. 


Tantissimi i videomessaggi, i videomessaggi e i collegamenti durante la serata: Vasco Rossi, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Michele Placido, Corraso Formigli, Alessandro Gassman, Francesco Gabbani, Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia, Nada, Lodo Guenzi, Ottavia Piccolo, Flavio Insinna, Carlo Verdone, Paolo Virzì... 

 

E il coro di lavoratrici e lavoratori, cantato da tutti. "Non c'è resa, non c'è rassegnazione, ma solo tanta rabbia che cresce dentro me".

 

"Non è stata una serata per i "poveri operai". È stata una serata tra lavoratori e lavoratrici, artisti e operai, convinti del fatto che la misura sia colma, che sia arrivato il momento di insorgere. No, non siamo i "poveri operai". Siamo i'Lillo, i'Bone, i'Manga. Siamo quelli con cui "ti butti via" a fare serata ma che sarebbe meglio non incontrare in qualche rissa quando -non si sa nemmeno perché - "è scoppiata la bambola". Siamo quelli che non hanno voglia di lavorare e poi, chissà perché, sono i primi a spaccarsi la schiena. Siamo ingenui ma siamo sempre sul chi va là. Siamo quelli che sbagliano i congiuntivi ma si trovano costretti a scrivere comunicati, accordi e volantini. Siamo buoni come il pane ma, caro Governo, augurati di non vederci arrivare. Siamo il Bruno raccontato da Stefano. E con i vari Stefano del mondo dell'arte ci eravamo persi di vista. Ieri sera ci siamo ritrovati. Ora sta a tutti noi: insorgiamo", è il commento del Collettivo di fabbrica.

 

"Qualcuno ha paragonato la serata di ieri a quando Sting andò alla Bekaert. Senza nulla togliere al gesto di Sting, ci permettiamo di dissentire. Non avremmo accettato una logica da "rockstar" che, abbandonata la sua villa, viene a donare un po' di visibilità ai poveri operai. Stefano Massini è venuto qua subito, è tornato in corteo a reggere il nostro striscione, ha colto il senso della nostra volontà di mettere al centro le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo. E ha dato vita a una serata di lotta. Noi rimandiamo alla sua pagina per i ringraziamenti di tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile la serata".

 

"Una marea di uomini, donne, bambini. Una marea di storie e di visi. Una marea che rispettava le regole (ripetute di continuo dal palco), una marea pacifica e arrabbiata, di quelle che non dimentichi - scrive Stefano Massini su Facebook a fine serata - È accaduto qualcosa di irripetibile stasera davanti ai cancelli GKN, ed io ringrazio tutti coloro che hanno aderito a questa serata di solidarietà ai lavoratori licenziati. Grazie a Piero Pelù, grazie all’Orchestra Multietnica di Arezzo, grazie a tutti coloro che via messaggio o video hanno voluto esserci, da Vasco Rossi a Adriano Celentano, Gianni Morandi, Carlo Verdone, Paolo Virzì, Fiorella Mannoia, Paolo Jannacci, Ottavia Piccolo, Alessandro Gassmann, gli Extraliscio e ancora tanti tanti altri. Grazie a Corrado Formigli per essersi collegato con noi e per il suo appello, grazie a Laura e Leo per aver portato la salsa caraibica e la testimonianza sui lavoratori del ballo bloccati dal Covid. Ma potrei continuare a lungo, in un momento in cui sono solo stanco ma pieno di sensazioni ed emozioni bellissime. Buonanotte e grazie".

 

 

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