Ek Gkn, lanciato un nuovo corteo a Firenze: 'Il futuro (ir)rompe'. Quando riapre la fabbrica?'
Il collettivo di fabbrica chiama la mobilitazione: 'Convochiamo un corteo e dichiariamo terminato il logoramento'
venerdì 17 ottobre 2025 11:30
I lavoratori ex Gkn tornano in piazza. Loro, che la piazza non l'hanno mai lasciata, e che con fiato e tamburi hanno sfilato nelle manifestazioni e nei cortei per Gaza che in queste settimane hanno riempito le strade, a Firenze, nel fiorentino, e in giro per l'Italia.
Ora il Collettivo di Fabbrica e la Soms Insorgiamo con i lavoratori Gkn chiamano a raccolta per un nuovo corteo, che ha già ricevuto adesioni da numerose realtà, con una partecipazione che si preannuncia massiccia e partenze collettive organizzate anche da altre città italiane.
Una manifestazione che vuole rimettere al centro la vicenda dello stabilimento di Campi Bisenzio, dove la produzione si è fermata il 9 luglio del 2021 con il licenziamento collettivo che ha dato il via a questi anni di assemblea permanente, e ai progetti di reindustrializzazione dal basso lanciati dal presidio.
Davide contro Golia, come l'immagine scelta per lanciare il corteo, che partirà alle 14.30 da Piazza Ugo Toscana (zona università di Novoli), dove sorgeva la fabbrica Fiat.
"Il futuro (IR)rompe. Per tutto, per altro, per questo - spiegano Collettivo e Soms - Genocidio, speculazione finanziaria e immobiliare, crisi climatica, precarietà, salari da fame, soldi pubblici al riarmo, guerre e autoritarismi. I responsabili? Multinazionali, Borse, rendite immobiliari, investimenti nel fossile e nelle armi, economia di guerra e genocidio; con le istituzioni che si fingono impotenti per coprire le proprie complicità. Questo presente di morte fa da muro di gomma a ogni cambiamento futuro portatore di vita. Come per l’ex Gkn: fabbrica di Firenze, chiusa dalla speculazione finanziaria, dai padroni dell’automotive, oggi forse in mano alla speculazione immobiliare. Eppure il collettivo operaio, con la Società Operaia di Mutuo Soccorso, avrebbe un piano industriale. Che ad oggi, per quel che ci è dato sapere, è l’unico. E una visione: conversione ecologica, fabbrica socialmente integrata, con proprietà pubblica dell’immobile e gestione cooperativa con azionariato popolare diffuso".
A luglio si è costituito il Consorzio di sviluppo industriale della Piana fiorentina, nato per tentare una reindustrializzazione della ex Gkn di Campi Bisenzio, con soci Regione Toscana (70% delle quote), Città metropolitana di Firenze (10%) e i Comuni di Campi (8%), Sesto Fiorentino (8%) e Calenzano (4%). "Tutti da anni ci dicono: “domani interverremo”. Il domani non arriva da 4 anni. E il sospetto che questo logoramento non termini mai, è ormai inevitabile. Evidentemente il nostro esempio “rompe” chi vuole convertire le industrie per il riarmo, impedire la transizione ecologica, imporre ricatti a lavoratrici/ori e territori. Rompe perché è un esempio potenzialmente contagioso: “si può fare”, c’è una alternativa. E allora futuro (IR)rompe. Il 18 ottobre convochiamo un corteo e dichiariamo terminato il logoramento. Per porre una domanda semplice: quando riapre la fabbrica? Domanda secca, risposta secca".
"Il sistema che ha chiuso la ex GKN non può permettersi la nostra vittoria. Noi non possiamo permetterci la sconfitta. Per questo chiediamo di esserci, di passare parola. Per un ultimo pezzo di storia in cui può vincere chi di solito perde; un Davide contro Golia".
Il giorno dopo, domenica 19 ottobre, ci sarà poi un convegno al presidio ex Gkn, il primo incontro per avviare un percorso di confronto tra le Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali in Italia. Le Cers si incontrano e incontrano la fabbrica socialmente integrata. "Sotto attacco, in un mondo che si riarma è anche il concetto di transizione ecologica dal basso. E come noi, le Cers soffrono di rinvii, limiti, freni. Per questo il 18 ottobre e il 19 ottobre sono una data unica. Crediamo che la transizione verso un modello energetico sostenibile e giusto non possa realizzarsi senza il coinvolgimento diretto e la partecipazione attiva delle comunità. Le Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS) nascono con questo scopo: favorire non solo una transizione energetica più democratica ed efficace, ma anche la costruzione di comunità più forti, eque e resilienti".
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