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'Questo film incita all'odio': Nardella chiede di annullare la proiezione del film russo

Gli organizzatori: 'Brutto segno, ma lo ha visto il film prima di censurarlo?'

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giovedì 25 gennaio 2024 15:47

"Ho chiamato il presidente del Teatro Affratellamento per chiedergli di annullare la proiezione di questo film che incita all’odio e al genocidio del popolo ucraino. Questo teatro riceve, inoltre, contributi pubblici dal Comune che non possono coesistere con attività del genere". E' il tweet del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che senza mezzi termini si schiera contro la proiezione prevista per giovedì 1° febbraio del film 'Il Testimone', lungometraggio russo filoputiniano che racconta la guerra in Ucraina dal punto di vista del Cremlino.

 

Non si fa attendere la risposta del gruppo 'Firenze Rinasce', organizzatore dell'evento insieme a 'Firenze consapevole': "Apprendiamo che il sindaco Nardella ha deciso di 'vietare'  la proiezione del film 'Il Testimone' che avevamo organizzato per il prossimo primo febbraio al Teatro dell'Affratellamento. Apprendiamo anche che il sindaco  ha addirittura chiamato il Teatro per intimargli di non fare la proiezione, ricordandogli gentilmente che 'beneficia di contributi pubblici'. A buon intenditor... Ci chiediamo, ma Nardella e gli altri amministratori del PD hanno per caso visto il film che arrivano a censurare senza averne alcuna autorità legale? Perché ritiene che Il testimone inciti all'odio e al genocidio? In realtà non sanno di cosa parlano, se avessero avuto almeno la decenza di guardarsi il film che tanto criticano saprebbero che il messaggio è in realtà ben altro. E' un ammonimento contro la guerra ma soprattutto contro le disfunzioni cognitive, i travisamenti, le falsificazioni che ogni guerra porta con sé". 

 

Continua 'Firenze Rinasce': "La propaganda è parte integrante dell'arte bellica, sostiene il film, quando il conflitto armato deflagra tutto si confonde perchè le parti coinvolte agiscono per nascondere le notizie, turbare il dibattito. L'unica salvezza è il sapere critico, la coscienza resa vigile dalla ragione, la riflessione. Questo è il messaggio del film, un messaggio di pace che coglie nel segno visto le posizioni oscurantiste di irragionevole censura che promanano dagli amministratori in carica. Come ci scrive una nostra amica riferendosi ai censori. Ma cosa pensano? Credono forse di poter decidere al posto mio cosa posso e non posso vedere?  Lo rassicuriamo: Il film si vedrà perchè nel 2023 gli italiani e i fiorentini non si piegheranno alla censura. E stiano attenti a minacciare tagli alle sovvenzioni pubbliche alla cultura perché presto, sugli scranni di chi decide, potrebbero non esserci più loro. Si fanno le elezioni proprio per cacciare gli amministratori incapaci e arroganti".

 

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