Un ecosistema dentro l'ospedale, la Fabbrica dell'aria a Careggi: la serra che aspira e depura l'aria

Una serra con varie tipologie di piante in grado di aspirare e filtrare l’aria, restituendola depurata e riossigenata

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lunedì 08 settembre 2025 19:26

Un ecosistema vivente nel cuore dell'ospedale: la Fabbrica dell'aria è stata inaugurata questa mattina all'ospedale di Careggi, a Firenze, grazie a un'iniziativa promossa da Fondazione Careggi, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e Università degli Studi di Firenze, con il sostegno di Unicoop Firenze che ha donato uno dei due dispositivi installati nel reparto maternità dell'ospedale di Careggi, presso i padiglioni 8 e 9.

 

La Fabbrica dell’aria è una bio-macchina ideata dal neurobiologo vegetale e professore dell’Università di Firenze Stefano Mancuso e realizzata da Pnat, società fondata come spin-off dell'Università di Firenze. Ha l’aspetto di una serra modulare che contiene al suo interno varie tipologie di piante: non ha solo una funzione estetica, ma è in grado di aspirare e filtrare l’aria, restituendola depurata e riossigenata attraverso le foglie e le radici.

 

L'iniziativa è stata presentata questa mattina presso l'Aula Magna dell'ospedale di Careggi, in occasione di un incontro che ha visto la partecipazione di Jacopo Nori, Presidente della Fondazione Careggi, Daniela Matarrese, Direttore generale Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, Donatella Lippi, Professoressa dell'Università degli Studi di Firenze, Stefano Mancuso, Professore dell'Università di Firenze, e Daniela Mori, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze. L'incontro ha visto anche il contributo di Kathy Willis, dell'Università di Oxford e Maria Chiara Carrozza, dell'Università Milano-Bicocca.

 

L'iniziativa rientra in un più ampio progetto, promosso dalla Fondazione Careggi, denominato Careggi Ospedale Biofilico, che comprende varie iniziative volte a rendere gli ambienti ospedalieri, interni ed esterni, sempre più connessi alla natura, con l’inclusione di elementi naturali all’interno e all’esterno degli edifici. Il progetto delle Fabbriche dell’aria in ospedale non si ferma nel capoluogo di regione. Nel prossimo periodo, Unicoop Firenze ne sosterrà l’installazione anche ad Arezzo, Ospedale San Donato; a Lucca, Ospedale San Luca; a Pistoia, Ospedale San Jacopo; a Pisa, Ospedale Cisanello; a Prato, Ospedale Santo Stefano; a Siena, Ospedale Santa Maria delle Scotte. In occasione delle prossime installazioni, fra ottobre e novembre, verrà lanciata anche una raccolta fondi popolare. Soci, clienti e cittadini potranno dare un contributo per portare una Fabbrica dell’aria nell’ospedale più vicino. I dettagli del crowdfunding saranno diffusi sui canali social - Facebook e Instagram - di Unicoop Firenze e sull’Informatore on line.

 

La Fabbrica dell’Aria è un’installazione che sfrutta l’intelligenza delle piante per purificare l’aria degli ambienti chiusi. Agendo come una “biomacchina che respira”, incanala l’aria attraverso un substrato in cui le radici delle piante e i batteri benefici degradano le sostanze inquinanti. L’aria, così purificata, viene poi rilasciata nell’ambiente con il supporto di sensori avanzati che ne monitorano la qualità in tempo reale e ottimizzano le prestazioni del sistema. In una combinazione di natura e tecnologia, la Fabbrica dell’Aria crea ambienti interni più salubri riducendo le sostanze inquinanti come i composti organici volatili. Inoltre, promuove una connessione sostenibile tra l’uomo e il mondo vegetale offrendo una soluzione tangibile per migliorare la qualità dell’aria e il benessere negli spazi chiusi. La Fabbrica dell’aria è strutturata per essere autosufficiente con l’illuminazione e l’irrigazione e non aver bisogno di manutenzione per le piante. Oggi ce ne sono molte già installate in negozi, uffici, in Italia e nel mondo, dalla Thailandia al Giappone. Due sono nei punti vendita Coop di Firenze Novoli e Ponte a Greve.

 

Quello dell’inquinamento indoor è un reale problema di salute pubblica e la scienza si è messa al lavoro per trovare soluzioni. Anche in questo caso le piante sono grandi alleate dell’uomo e possono essere di grande aiuto. Alcune specie, in particolare, hanno la capacità di assorbire gli agenti inquinanti, rilasciando aria pulita, anidride carbonica, regolando il livello di umidità. Piante come Ficus, Monsteria, Sterlizia, Kentia, Aloe, Dracena, Spatifillo, Pothos, Sansevieria, Filodendro, Falangio, Edera, sono in grado di “intrappolare” inquinanti come ozono e formaldeide, rendendo più pulita l’aria di uffici, scuole, ospedali e luoghi ad alto afflusso di persone. Queste piante vivono fra i 18 e i 24 gradi, quella è anche la temperatura ideale per l’uomo: oltre a purifiicare l’aria, hanno anche un valore estetico, arricchiscono l’ambiente e garantiscono uno spazio più salubre.

 

Jacopo Nori Cucchiari, Presidente di Fondazione Careggi. «È con soddisfazione che oggi celebriamo il progetto “Careggi Ospedale Biofilico”, un progetto a cui Fondazione Careggi tiene molto. Ci fa molto piacere esprimere la profonda gratitudine nei confronti dei numerosi partners sostenitori, a partire da Unicoop Firenze che ha voluto partecipare, con grande generosità, a questo progetto donando una Fabbrica dell'Aria che abbiamo allestito in luogo molto frequentato della maternità dell'Ospedale Careggi. Ci auguriamo che in futuro Unicoop Firenze voglia continuare a sostenere questa importante progettualità che ha l’obiettivo di portare la natura nei luoghi di cura, inserendo le piante all’interno e all’esterno degli ambienti ospedalieri, affinché queste possano depurare l’aria indoor e migliorare l’aria all’esterno, svolgendo così non solo un’azione benefica sull’ambiente, ma anche sulla psiche di pazienti e lavoratori, migliorandone l’umore e riducendo lo stress. Le Fabbriche dell’Aria sono un primo fondamentale passo verso una progettualità più ampia, che a 360° punta a unire competenze scientifiche, architettura innovativa e impegno ambientale, per creare soluzioni, che generano benessere e salute negli ospedali. Il sostegno di Unicoop Firenze è di esempio per tanti altri sostenitori che possono contribuire alla realizzazione di un programma modulare di interventi, per rendere, area dopo area, l’Ospedale dell’Azienda Careggi un luogo in cui anche la natura contribuisce alla qualità della cura, e in cui gli ambienti sanitari possono essere spazi di salute e benessere complessivi».

 

Stefano Mancuso, Professore dell’Università di Firenze. «Con grande soddisfazione inauguriamo la Fabbrica dell’aria qui all’ospedale di Careggi che da oggi accoglie ben due installazioni grazie alle quali pazienti e lavoratori dell'ospedale potranno godere dell'effetto benefico delle piante, quali la depurazione dell'aria da sostanze nocive, la produzione di ossigeno, la riduzione dello stress ed il miglioramento del confort acustico degli ambienti. Il progetto della Fabbrica dell’Aria, che abbiamo già realizzato qui a Firenze anche in due supermercati Unicoop Firenze, è un unicum a livello mondiale e racchiude in sé un valore scientifico, economico e sociale. Scegliere di “ripulire” l’aria di uno spazio servendosi delle piante, con una tecnologia naturale, in alternativa ai consueti sistemi di filtraggio, ha un che di rivoluzionario. Significa riconoscere e attribuire alle piante un ruolo che per decenni è stato negato, oltre ad avere il merito di regalare a noi umani il privilegio di vivere meglio».

 

Daniela Mori, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze. «Siamo davvero felici di inaugurare oggi la Fabbrica dell'aria che abbiamo donato all'ospedale di Careggi, dando il nostro contributo alla ricerca di soluzioni innovative per rendere i luoghi di cura più verdi, salubri e attenti alla connessione fra l'uomo e il mondo vegetale. È un progetto in cui crediamo fortemente e con cui rinnoviamo la storica collaborazione con Stefano Mancuso insieme al quale, nel 2019, abbiamo installato due Fabbriche dell'aria nei nostri Coop.fi di Novoli e Ponte a Greve. Nel prossimo periodo l'iniziativa proseguirà, con l'installazione di Fabbriche dell'aria nei principali ospedali di altre sei province toscane.  Questa iniziativa, innovativa e coraggiosa, è uno dei nostri impegni per migliorare la qualità ambientale e il benessere delle comunità che vivono nel nostro territorio».

 

Alessandra Petrucci, Rettrice dell'Università di Firenze. «La Fabbrica dell’aria rappresenta un esempio straordinario di come la ricerca scientifica e l’innovazione possano tradursi in benefici concreti per la comunità. L’Ateneo è orgoglioso di contribuire, attraverso le idee e il lavoro dei nostri ricercatori, a un progetto che unisce salute, sostenibilità e qualità della vita, cercando di rendere gli spazi di cura più accoglienti per pazienti, medici e operatori sanitari. Questa iniziativa dimostra quanto sia importante la collaborazione tra istituzioni, imprese e Terzo settore per costruire modelli innovativi capaci di migliorare la società».

 

 

 
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