Careggi, inaugurate tra nuove sale angiografiche per ictus e infarti
Interventi per oltre 3 milioni di euro
mercoledì 27 agosto 2025 19:18
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze ha inaugurato tre nuove sale angiografiche del Blocco operatorio A del Padiglione Deas, sopra il Pronto Soccorso. Le tre sale sono dotate di sistemi angiografici di ultima generazione. In particolare due innovativi angiografi biplano per diagnostica e interventistica neurovascolare per ictus e aneurisma cerebrale e un angiografo monoplano dedicato agli interventi di chirurgia programmata, prevalentemente cardiologica, vascolare ed oncologica. Con questi investimenti il comparto operatorio del Deas, con 22 sale chirurgiche, dedica a queste attività in totale 6 angiografi, per l’incremento di una media attuale di oltre 500 interventi al mese.
Le nuove sale sono state attrezzate con fondi PNRR pari a circa 2.222.000 euro, che hanno consentito l’acquisto di due nuove macchine e l’aggiornamento di un terzo angiografo. I sistemi angiografici sono una tecnologia fondamentale per l’operatività di un ospedale di terzo livello, centro di riferimento per il trattamento di patologie specialistiche per tutta la Regione. In particolare, i sistemi biplano, chiamati così perché in grado di acquisire immagini radiologiche contemporaneamente su due piani, consentono, grazie ai software per l’elaborazione di immagini digitali, una visualizzazione tridimensionale dei vasi sanguigni su cui intervenire, in modo più rapido e preciso.
Oltre a quanto necessario, per l’acquisto delle macchine e dei software dedicati, l’adeguamento delle tre sale ha richiesto oltre 1milione di euro di investimenti da parte dell’Azienda Careggi per opere propedeutiche alle installazioni, che hanno comportato il completo rifacimento dei tre siti, realizzati senza interrompere le attività chirurgiche del comparto operatorio, grazie all’esperienza e alle competenze specifiche di tutto il perdonale aziendale.
Le nuove sale, inserite nel comparto angiografico di Careggi, sono state progettate per i bisogni assistenziali di pazienti complessi, sia in emergenza che in elezione, e sono utilizzate da numerosi professionisti, principalmente: dalla Cardiologia e Chirurgia Vascolare del Dipartimento cardiologico diretto dal professor Luca Voltolini, oltre all’Interventistica neurovascolare e Radiologia vascolare interventistica, entrambe del Dipartimento dei servizi diagnostici guidato dal professor Vittorio Miele.
Presenti all'inaugurazione anche il presidente della Regione Eugenio Giani, l'assessore alla salute Simone Bezzini, la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e la direttrice generale di Careggi Daniela Matarrese.
“Oggi inauguriamo tre sale dotate di sistemi angiografici di ultima generazione, per un costo complessivo di 2,2 milioni – ha dichiarato Eugenio Giani – una cifra a cui si è aggiunto 1 milione di euro per adeguare le sale alle nuove funzioni. Sono risorse che permettono a professionisti di assoluta eccellenza, medici e infermieri di operare nell’interesse del paziente con attrezzature che davvero fanno compiere un salto di qualità. La sinergia tra la nostro sistema sanitario regionale e l’Università consente a Careggi di avere un primato che già nel 2024 è stato riconosciuto da Agenas. Noi però dobbiamo stare al passo: la modernizzazione delle apparecchiature sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico è fondamentale e su questo sono state investite le risorse del Pnrr”.
L’assessore Simone Bezzini ha rimarcato l’attenzione della Regione nel migliorare apparecchiature e strutture tecnologiche, specie in realtà fondamentali come Careggi. “Vogliamo continuare a migliorare, implementando le tecnologie a disposizione dei professionisti e per la cura dei pazienti – ha detto Bezzini – stiamo usando tutte le risorse del Pnrr e siamo tra le regioni che hanno rispettato di più i target stabiliti dalla missione 6 del Pnrr: in particolare per l’acquisto di tecnologie, siamo queasi al 100 per cento delle risorse già spese per nuove attrezzature, e questa ne è una dimostrazione concreta”.