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Firenze ricorda Daisaku Ikeda, la commemorazione del Presidente onorario della Soka Gakkai

La commemorazione ufficiale del maestro buddista nel Salone dei Cinquecento

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sabato 20 gennaio 2024 18:35

Oltre 500 persone si sono riunite presso Palazzo Vecchio a Firenze per commemorare la figura del maestro buddista, filosofo e Presidente onorario della Soka Gakkai Daisaku Ikeda (2 gennaio1928 – 15 novembre 2023). La città di Firenze e l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai hanno, infatti, organizzato una cerimonia di omaggio nazionale in suo onore che si è tenuta questa mattina, sabato 20 gennaio 2024, presso il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.


Il maestro, filosofo buddista, Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Cittadino Onorario di Firenze Daisaku Ikeda è deceduto a Tokyo, la sera del 15 novembre 2023, all’età di 95 anni. Ikeda era Presidente onorario della Soka Gakkai, il più grande movimento buddista laico al mondo, presente in 192 Paesi e Territori del pianeta e al quale aderiscono 13,5 milioni di fedeli. I suoi profondi rapporti con l’Italia sono testimoniati dalle cinquantuno cittadinanze onorarie ricevute e dai riconoscimenti di diverse università italiane. Ha dedicato la sua vita alla promozione dei valori di pace, dialogo e comprensione reciproca e la sua eredità è viva nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo, inclusi i quasi 100mila fedeli di questo movimento buddista laico in Italia.

 

Ikeda ha visitato il nostro paese otto volte, nel 1981 arrivò per la prima volta a Firenze dove incontrò i giovani membri della Soka Gakkai italiana di allora. Nel 1992 tornò nuovamente a Firenze per ricevere il Fiorino d’Oro conferitogli dal sindaco Giorgio Morales, nel 1994 inaugurò la mostra “L’arte dei samurai” promossa dal Museo Fuji di Tokyo da lui fondato e, sempre nello stesso anno, si recò a Milano e a Bologna dove gli venne conferito l’Anello dottorale dall’Università di Bologna. Nel 2007 il sindaco Leonardo Domenici attribuì a Ikeda il Sigillo della Pace e nel 2017 il Consiglio comunale di Firenze gli ha conferito per mano del sindaco Dario Nardella la Cittadinanza Onoraria.


Alla commemorazione è intervenuto Dario Nardella, Sindaco di Firenze: “Ricordare il Maestro Ikeda oggi non significa solo ricordare il grande pensatore, filosofo, maestro e guida spirituale ma anche ricordare un uomo la cui dedizione concreta a promuovere la pace è stata una potente costante durante tutta la sua vita. Personalmente, ciò che mi colpisce di più è stato il suo impegno e la sua lungimiranza nei confronti delle giovani generazioni, come protagoniste del nostro futuro, dalla prima infanzia all'università. Ma oggi mi piace ricordarlo anche come fiorentino: cittadino onorario di Firenze dal 2017, ha ricevuto il Fiorino d'oro nel 1992 e il Sigillo della Pace nel 2007. Grande è stato il rapporto che da anni ha unito il Maestro a Firenze e non possiamo che rivolgere oggi a lui, e a tutta la comunità Soka Gakkai, la nostra più profonda gratitudine per aver arricchito e rafforzato i valori di solidarietà, ispirati a principi di vero Umanesimo, in cui la nostra città affonda le sue radici”.


Alberto Aprea, Presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha dichiarato: “Nel suo instancabile impegno per la pace, il Maestro Daisaku Ikeda ha sempre cercato di costruire ponti di amicizia e fiducia in ogni parte del mondo, contrastando le forti correnti dell’isolamento e della divisione, spesso recandosi proprio lì dove l’impresa di abbattere i muri dell'incomprensione sembrava più difficile. Ringrazio dal profondo del cuore tutti i presenti e il sindaco Dario Nardella per averci offerto questa importante occasione di rendere omaggio alla vita del Maestro Ikeda e rinnovare insieme la decisione di portare avanti il testimone che lui stesso ci ha affidato”.
 

Massimo Introvigne, uno dei più noti sociologi delle religioni europei e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), ha affermato nella sua commemorazione: “Nessuno ha fatto quanto Daisaku Ikeda per annunciare al mondo che il buddhismo non è una religione asiatica, ma universale. Il suo grande progetto camminava su due gambe: quella della coltivazione interiore e della pratica basata sulla scrittura buddhista Sutra del Loto e quella dell'impegno civico e sociale per la pace, lo sviluppo sostenibile e un mondo libero dal terrore delle armi nucleari. È comprensibile che molti abbiano concentrato la loro attenzione sul secondo aspetto, quello civile e sociale; ma non va dimenticato che il secondo non esisterebbe senza il primo, profondamente spirituale”. Presente a Palazzo Vecchio anche Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana.

 

 

 
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