Firenze, banco in centro vende grembiuli con effigie di Mussolini: scatta la multa

Intervento della Municipale a seguito di una segnalazione. Gli assessori Giorgio e Vicini: 'Non è accettabile né tollerabile'

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giovedì 04 settembre 2025 15:44

In vendita sul banco grembiuli con l’effige di Mussolini nonostante siano vietati dal Regolamento Unesco: scatta la multa da 400 euro.

 

L’episodio risale a qualche giorno fa, quando gli agenti della Polizia Municipale di Firenze sono intervenuti a seguito di una segnalazione. Nel mirino un banco su area pubblica in una strada del centro storico che aveva esposto dei grembiuli con l’immagine Mussolini con nome sopra e due fasci littori ai lati, sullo sfondo dei colori della bandiera italiana.

 

Gli agenti al momento del controllo hanno appurato non solo che i grembiuli erano ben visibili sulla strada ma anche che erano “prezzati” con una etichetta adesiva con il prezzo. Tutto questo nonostante la vendita di prodotti inneggianti all'ideologia fascista sia espressamente vietata dal Regolamento Unesco che all’articolo 9 comma 7 specifica “è vietata l’esposizione e la vendita di gadget, souvenir, abbigliamento e simili che inneggino e/o richiamino l’ideologia fascista e/o nazista". 

 

Gli agenti hanno quindi multato il venditore con una sanzione da 400 euro e sequestrato tutti i grembiuli in vendita. 

 

“L’Italia è un paese democratico e antifascista e non è accettabile né tollerabile alcun richiamo a quel periodo storico di dittatura. In questi giorni un’attività di commercio ambulante ha messo in esposizione per la vendita articoli che invece davano risalto a chiari simboli fascisti, ma la segnalazione immediata degli uffici dello Sviluppo economico ha permesso un intervento tempestivo della Polizia Municipale. Illeciti come questo non sono possibili nella nostra città, la storia, la cultura e la civiltà di Firenze ci forniscono gli anticorpi necessari a rispondere ad ogni minima violazione; certi comportamenti non sono permessi dalla Costituzione, dalla legge nazionale e per questo caso specifico neppure dai regolamenti comunali, l’episodio è ancor più grave perché il responsabile svolge un’attività particolarmente visibile a tante persone di tutto il mondo. Questo intervento testimonia inoltre l’impegno e l’efficacia delle attività della Polizia Municipale, degli uffici e di tutta l’Amministrazione a difesa del decoro e della vivibilità del centro storico. Gli spazi pubblici della nostra città sono un bene comune da proteggere nell’interesse di tutti i cittadini, compresi gli operatori economici che rispettano le norme. Il centro storico non può essere un grande mercatino dove si vendono prodotti che violano così palesemente le leggi e offendono la nostra storia. Le regole vanno rispettate e questo è il nostro obiettivo”, commentano gli assessori allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini e alla Sicurezza e alla Polizia Municipale Andrea Giorgio.

 

 

Immagine di repertorio

 

 

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