Tecnologie quantistiche per la vita quotidiana, ricercatore dell’UniFi vince Starting Grant dell’ERC

Dall’Unione Europea finanziamento di 1,5 milioni di euro

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giovedì 04 settembre 2025 13:26

Un milione e mezzo di euro dall’Unione Europea per l’esplorazione delle nuove frontiere dell’universo quantistico, verso tecnologie che permetteranno la realizzazione di computer più potenti, comunicazioni più sicure e misurazioni precise al picometro.
 

Alberto Privitera, ricercatore dell’Università di Firenze in Fondamenti chimici delle tecnologie presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, ha vinto uno Starting Grant dell’European Research Council (ERC). Per l’Ateneo fiorentino si tratta del 23esimo ERC Grant, prestigioso finanziamento UE che premia ricercatrici e ricercatori protagonisti a livello internazionale di indagini innovative, nonché il primo nell’Area Tecnologica. Una conferma dell’attrattività di Unifi per coloro che orientano la ricerca in direzione di nuovi orizzonti.

 

Il progetto, dal titolo “Light-driven molecular spin qubits (LIGHT-QIS)” e di durata quinquennale, verrà condotto nel Laboratorio di Magnetismo Molecolare di Unifi. Lo studio intende configurarsi come un passo in avanti nella comprensione e nel controllo delle proprietà quantistiche della materia, con l’obiettivo di rendere le tecnologie legate a questo mondo più accessibili e integrate nella vita quotidiana.
 

“Il funzionamento di dispositivi come computer quantistici e sensori capaci di misurare grandezze fisiche con precisione e sensibilità a livello atomico si basa sul concetto di qubit (quantum bit), l’analogo quantistico del bit classico, che rappresenta l’unità fondamentale di informazione – spiega il responsabile scientifico Privitera – Nonostante i grandi progressi, però, le tecnologie quantistiche attuali sono ancora lontane dall’essere utilizzabili nella vita di tutti i giorni. I qubit oggi disponibili richiedono processi di fabbricazione estremamente complessi, con un controllo a livello atomico, e funzionano a temperature vicine allo zero assoluto, in costosi sistemi criogenici”.
 

LIGHT-QIS propone un approccio diverso: utilizzare molecole a base di porfirine, le stesse coinvolte nella fotosintesi delle piante e nel trasporto dell’ossigeno nel sangue, per sviluppare qubit capaci di operare a temperature molto più elevate.
 

“Le porfirine sono particolarmente interessanti perché possiedono caratteristiche ottiche ed elettroniche uniche, e le loro proprietà possono essere progettate e replicate con precisione atomica grazie alla chimica. Sfruttando la loro interazione con la luce e i processi fuori equilibrio, LIGHT-QIS punta a realizzare qubit molecolari operativi a temperature più accessibili”.

 

“Inoltre – conclude il ricercatore Unifi – le proprietà di trasporto di carica delle porfirine potranno essere utilizzate per leggere lo stato quantistico delle molecole tramite variazioni di corrente elettrica in nuovi dispositivi a base di molecole organiche”.
 

Unifi si conferma all’avanguardia nella ricerca – afferma la rettrice Alessandra Petrucci – Il progetto LIGHT-QIS apre la strada a un futuro in cui le tecnologie quantistiche entreranno nella vita di tutti i giorni con computer super veloci, comunicazioni sempre più protette, sensori in grado di localizzare un oggetto con altissima precisione o misurare grandezze fisiche con estrema accuratezza”.

 

Foto comunicato Università di Firenze

 

 
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