FI-PI-LI, da Scandicci-Lastra a Signa a Montelupo-Ginestra: lo studio sui tratti più 'critici'

Giani: 'Su questi tratti i primi lavori, fondamentale la terza corsia. In futuro possibile pedaggio'

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venerdì 05 dicembre 2025 16:22

Scandicci-Lastra a Signa, Montelupo-Ginestra e Pontedera-Pontedera Ponsacco, questi i tre tratti della Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno che presentano le maggiori criticità in entrambi i sensi di marcia, secondo uno studio in corso, condotto dall’Università di Pisa e dal settore viabilità della Regione Toscana, che incrocia i dati di incidentalità e traffico della principale strada regionale della Toscana.

 

Questa accurata analisi, illustrata dal prof. Massimo Losa, ordinario di ingegneria civile ed industriale, e presentata alla stampa dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dall’assessore regionale alle infrastrutture Filippo Boni, ha messo a confronto i dati sui volumi di traffico e quelli relativi ai sinistri avvenuti sulla FI-PI-LI, stabilendo una sorta di ‘graduatoria dei tratti critici’ e, di conseguenza, una gerarchia nella priorità di intervento per la Regione, che la utilizzerà come base scientifica per pianificare i prossimi interventi di potenziamento dell’infrastruttura.

 

“Fluidificare il traffico e diminuire l’incidentalità lungo la FI-PI-LI, la principale arteria della viabilità di competenza regionale, è prioritario – ha spiegato Giani - e per agire in modo mirato abbiamo chiesto uno studio al prof. Losa e all’Università di Pisa, con i quali è attiva una collaborazione di studio per questo settore. Vengono definiti quattro livelli di priorità di intervento e nel primo livello, quello più urgente, troviamo i tratti Scandicci-Lastra a Signa, Montelupo-Ginestra e Pontedera-Pontedera Ponsacco. Su questi tratti si potranno concentrare i primi lavori di potenziamento infrastrutturale. Dopo aver adeguato la strada potremo anche pensare ad un innalzamento della velocità di progetto e, quindi, del limite di velocità”.

 

“Sarà un percorso lungo – prosegue Giani – ma che è già avviato in quanto 10 milioni di euro sono già stati riservati nel bilancio 2027/28 per lavori di ampliamento del tratto Scandicci-Lastra a Signa. Realizzare dove possibile una terza corsia si rivelerà fondamentale, sia per fluidificare il traffico, sia per avere la possibilità di svolgere interventi di manutenzione lasciando comunque due corsie di marcia”.  

 

Anche l’assessore regionale Filippo Boni ha sottolineato l’importanza di una base oggettiva in virtù della quale definire la programmazione degli interventi: “Abbiamo individuato – ha detto - un modello di gestione che guarda al futuro e definisce elevate possibilità di interventi che andremo a realizzare nei prossimi anni su questa arteria, tanto discussa quanto trafficata, che non solo collega Firenze alla costa, ma rappresenta un modo alternativo alla A11 per unire A1 e A12. Grazie allo studio dell’Università di Pisa abbiamo l'opportunità di capire, su base scientifica, quali sono i punti in cui il traffico soffre di più e definire una strategia di azione per rendere la Fi-Pi-Li più fruibile in futuro. Credo che questa sia la strada giusta”.

 

Lo studio dell’Università di Pisa ha certificato inoltre il forte impatto del traffico pesante sull’infrastruttura, dove ogni giorno passano circa 50.000 veicoli, dei quali il 20% mezzi sopra i 35 quintali, capaci di usurare in maniera pesante la pavimentazione stradale. 

 

“E’ essenziale riprendere il percorso verso la creazione di Toscana Strade – ha aggiunto il presidente Giani - società in-house della Regione che si occuperà della gestione della FI-PI-LI. Questo non significa che necessariamente verrà introdotto un pedaggio per i mezzi pesanti, ma che ci sarà un soggetto specifico e specializzato ad occuparsi dell’infrastruttura e della sua manutenzione, finanziata anzitutto con risorse regionali, con risorse nazionali che andremo a chiedere e con i proventi degli autovelox. Se in futuro sarà necessario introdurre un pedaggio, ridotto rispetto a quello autostradale, questo sicuramente andrà a riguardare solo i mezzi pesanti e non le auto dei residenti”.

 

 
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