Precipitò in un campo da calcio con un elicottero, condannato dopo 11 anni per disastro colposo aviatorio

In un giorno festivo precipitò con l'elicottero: 'Nessuna avaria o atterraggio di emergenza'

1 Visualizzazioni

martedì 23 settembre 2025 13:28

È divenuta definitiva la condanna alla pena (sospesa) di un anno di reclusione di un pilota per il delitto di disastro colposo aviatorio. Il fatto si verificò in un giorno festivo, 1'8 giugno 2014, intorno alle ore 11, presso il circolo "Tennis Club Prato", in via Firenze a Prato, frequentato anche da minori. L'elicottero, spiega la Procura di Prato, precipitava nel campo di calcio, adiacente a un campo da tennis, toccando con un'elica a terra e inclinandosi sul fianco destro, danneggiandosi irreparabilmente.

 

Alcuni frammenti venivano disseminati sul terreno circostante, un'elica veniva successivamente rinvenuta nel piazzale distante alcune centinaia di metri nei pressi di due autovetture di cui una risultava danneggiata dall'impatto dell'oggetto metallico. L'atterraggio non risultava essere stato autorizzato o previsto dal piano di volo in quell'area. I processi celebrati hanno consentito di escludere che vi fosse stata un'avaria o un'anomalia al motore tale da causare un arresto improvviso o un calo delle prestazioni del motore. La condotta di volo del pilota è stata ritenuta colposa, perché imprudente per la scelta del sito di atterraggio e per l'esecuzione della manovra che ha causato il contatto dell'elica del motore principale con il terreno, negligente per la condotta delle procedure di volo non conformi a quanto previsto dal manuale di volo e, in ogni caso, inadeguata in base al tipo di avaria dichiarata dall'imputato.

 

Si è riscontrata, continua la Procura, la volontà dell'uomo di atterrare quel giorno in quel luogo e la "effettiva capacità diffusiva del pericolo per la pubblica incolumità in presenza di una condotta atta a produrre effetti dannosi riconducibili al pericolo per la vita e l'integrità fisica di un numero indeterminato di persone". Per converso, i giudici hanno ritenuto "priva di riscontro la tesi difensiva, secondo la quale l'imputato aveva eseguito un atterraggio di emergenza, e fuorviante la prospettazione secondo cui si sarebbe trattato di un semplice incidente".

 

Per ottenere il verdetto definitivo sono trascorsi 11 anni. Vi è stata, infatti, un'indagine protrattasi per un anno e dieci mesi, tre processi, articolatisi secondo uno schema ordinario, con un processo di primo grado celebrato davanti al Tribunale di Prato, durato quattro anni, un processo d'appello, che parimenti ha richiesto quattro anni, e un giudizio in Cassazione, che si è svolto nell'arco di meno di un anno. "Un periodo all'evidenza inaccettabile, pur avendo una tempistica inferiore alla media, che icasticamente denota come la criticità più grave che affligge la giustizia penale sia rappresentata dai tempi eccessivamente lunghi per ottenere una pronuncia sulla responsabilità", conclude la Procura.

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.