Digiuno per Gaza, l'iniziativa lanciata dagli operatori del Servizio Sanitario Toscano

Sono centinaia gli operatori che hanno aderito al digiuno a staffetta. 'Non possiamo restare in silenzio'

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mercoledì 30 luglio 2025 18:59

"Come persone e come operatori del Servizio Sanitario Toscano, non possiamo restare in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza, dove si muore di fame". Sono le parole con cui gli operatori del servizio sanitario toscano stanno diffondendo sui social l'adesione al digiuno a staffetta "contro il genocidio a Gaza", lanciato in questi giorni.

 

Una mobilitazione che riguarda oltre 700 professionisti – tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale amministrativo – che in questi giorni, durante la pausa pranzo, stanno manifestando davanti a ospedali e presidi sanitari della Toscana.

 

"Non possiamo restare in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza, dove - dopo 21 mesi di guerra e oltre 60.000 vittime, tra cui moltissimi bambini - adesso si muore di fame".  Il governo di Israele sta compiendo un genocidio e affamando deliberatamente un intero popolo. Ci opponiamo a questa barbarie con i nostri corpi ed il nostro volto. Digiunare è un modo per richiamare l’attenzione della comunità, dei media e delle istituzioni mettendo in gioco il proprio corpo. E’ una forma di protesta, ma anche una forma di condivisione", si legge nel documento di adesione al digiuno.

 

"A partire dal 29 Luglio abbiamo iniziato tra gli operatori del servizio sanitario toscano un Digiuno a staffetta, invitiamo tutte le persone, di ogni comparto e di ogni Regione, ad unirsi al digiuno ed alla protesta contro il genocidio a Gaza. Intorno all’ora del pranzo chi aderisce al Digiuno è invitato a testimoniarlo fuori dalla propria sede di lavoro (od ovunque si trovi). Chi fa il digiuno si fotograferà con il cartello "Digiuno contro il genocidio a Gaza" e posterà la foto sui propri social con l'hashtag #digiunogaza"

 

“Non possiamo restare in silenzio davanti alla tragedia che si sta consumando a Gaza: il dolore della popolazione civile, la fame, la mancanza di cure e di prospettive di vita riguardano tutti noi come persone e come professionisti della salute. Per questo come Ordine vogliamo esprimere pieno sostegno all’iniziativa del digiuno lanciata dai nostri colleghi toscani: un gesto semplice ma potente, che rompe il silenzio e chiede umanità”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, commentando la mobilitazione.

 

“Chi lavora nella sanità conosce da vicino la fragilità della vita e la sofferenza delle persone – prosegue Dattolo – ed è proprio questa esperienza che ci spinge a dire che la dignità umana deve venire prima di ogni altra cosa. Chiediamo che si fermino le violenze sui civili e che si favorisca l’apertura di corridoi umanitari per portare soccorso, cure e sostegno, in particolare ai bambini e alle persone più vulnerabili. Il nostro impegno quotidiano – conclude – non riguarda solo la salute dei cittadini del nostro territorio, ma ci lega a chiunque nel mondo soffra per la guerra e la fame. Come medici e come donne e uomini, non possiamo permettere che il silenzio diventi complicità”.

 

 
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