Firenze, una manifestazione in via Mariti ad un anno dal crollo: ' La città alza la voce!'
L'Assemblea 16 febbraio ha lanciato una manifestazione di fronte al cantiere di via Mariti
giovedì 13 febbraio 2025 17:36
E' passato un anno dal crollo nel cantiere della nuova Esselunga in via Mariti. Un anno da quel 16 febbraio 2024 costato la vita a cinque persone: Luigi Coclite, Mohammed El Farhane, Taoufik Haidar, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri.
I loro nomi saranno scritti su una targa in marmo che verrà affissa in quel luogo, e che sarà scoperta proprio il 16 febbraio, durante una cerimonia istituzionale alle 10 in via Mariti, alla presenza della sindaca Sara Funaro. Sarà osservato un minuto di silenzio scandito dal suono delle chiarine, presenti con il Gonfalone del Comune di Firenze. A seguire, alle 10,45 circa, la parrocchia dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo ha organizzato un rito di preghiera ed una piccola processione verso la chiesa, dove alle 11,30 ci sarà la Messa.
Ma il 16 febbraio non saranno solo questi i momenti organizzati per ricordare l'accaduto: l'Assemblea 16 Febbraio ha infatti indetto una manifestazione prevista in via Mariti alle 16 di domenica.
La manifestazione è stata presentata durante una conferenza stampa a Palazzo Vecchio con Dmitrij Palagi, Consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune. Per l'Assemblea 16 Febbraio erano presenti residenti, movimenti e sindacati di base (Cub, Cobas e USB).
"Un anno dalla strage di via Mariti. Un anno senza giustizia per i cinque operai uccisi dal peso del profitto a tutti costi. Un anno di estenuante convivenza con l'ecomostro della morte per il quartiere. Nel vergognoso e totale silenzio delle istituzioni e degli organi competenti, il quartiere e la città chiedono a gran voce: Giustizia per le vittime e le loro famiglie!", si legge nella nota dell'Assemblea.
"Che gli organi competenti si facciano carico di interpellare la prefettura per informare gli abitanti del quartiere sugli sviluppi dell'inchiesta e sul futuro che li attende. Che l'amministrazione, finora silente, si faccia carico di interloquire con il committente Esselunga facendo tutti gli sforzi necessari affinché venga rivisto in toto il progetto dell'inutile, ennesimo grande centro commerciale in quell'area una volta di demanio pubblico e poi svenduta al privato di turno, per il profitto di pochi a danno della collettività".
"E che vengano quindi messi in moto tutti i meccanismi necessari atti ad avviare un processo di riqualificazione vincolato allo smaltimento dell'ecomostro della morte e alla totale bonifica dell'area, facendo tutti gli sforzi necessari affinché quell'area venga destinata a un parco pubblico intitolato alle vittime del lavoro e del profitto, e che doni verde e aria pulita a un quartiere ormai attanagliato da una sempre più asfissiante cementificazione. Domenica 16 febbraio. La città alza la voce! Concentramento alle ore 16 di fronte al cantiere di via Mariti", conclude l'Assemblea.
Queste le dichiarazioni di Miriam Amato (USB): "Dopo quella strage, come dopo tante altre, abbiamo sentito la politica ripetere il solito slogan: "mai più". Eppure, a distanza di pochi mesi, un'altra tragedia ha colpito i lavoratori della centrale Enel di Bargi, e le morti sul lavoro continuano senza sosta. Le norme di sicurezza non vengono rispettate, continuano gli appalti al ribasso e l'insufficienza dei controlli. La giustizia non basta. Serve un cambiamento radicale: USB da tempo lotta per l'introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, per il rafforzamento del sistema di controlli e per dare più potere a chi ricopre il ruolo di Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori e delle Lavoratrici (RLS). In questa lotta USB è in prima linea insieme alla Rete Iside, con cui porta avanti una campagna per la sicurezza sui luoghi di lavoro e per un cambiamento normativo reale".
"Abbiamo chiesto la Sala Macconi per permettere all'Assemblea 16 Febbraio di presentare l'appuntamento della manifestazione prevista in via Mariti alle 16 - ha detto Dmitrij Palagi - Come gruppo e coalizione saremo presenti alle 10 alla cerimonia istituzionale, alle 11 alla commemorazione della parrocchia della zona e convintamente al corteo del pomeriggio. Ci saremo anche per denunciare quella che riteniamo essere un'inadempienza politica da parte del Comune. Chiediamo quattro cose. Di confrontarsi con i centri di grande distribuzione per ritirare la possibilità di passare da media a grande superficie di vendita, approvata durante l'ultima votazione sul Piano Operativo. Capire le aziende coinvolte dalle indagini in quali e quanti cantieri hanno lavorato o lavorano, senza criminalizzare o gettare sospetti infondati, ma per avere un completo quadro conoscitivo. Sanare le condizioni che hanno portato all'aumento di ratti e zanzare in via Mariti, venendo incontro ai tanti problemi delle attività economiche presenti nella zona, conseguenti al sequestro del cantiere. Confrontarsi con Esselunga (cosa non fatta in questi mesi) per capire come superare l'ipotesi di un centro di grande distribuzione in via Mariti, per vedere realizzato un parco".
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