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'Fuori Carrai dal Meyer', la contestazione alla presentazione del bilancio della Fondazione

Gli attivisti di Firenze per la Palestina: 'Valori sono opposti a quelli che la Fondazione dichiara'

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sabato 01 giugno 2024 19:58

"Fuori Carrai dal Meyer". La contestazione a Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana, l'Emilia Romagna e la Lombardia, si è svolta questa mattina al Meyer Health Campus, durante la presentazione del bilancio sociale 2023 della Fondazione Meyer, di cui Carrai è presidente. 

 

In platea erano presenti attivisti di Firenze per la Palestina, che hanno esposto bandiere palestinesi spiegando i motivi della protesta contro Carrai, che non era presente. 

 

"Stamattina alla Fondazione Meyer abbiamo organizzato una rumorosa contestazione. Un ospedale pediatrico non può e non deve essere rappresentata da Marco Carrai, console onorario di Israele e fiero sionista. Israele ha commesso crimini di guerra e contro l'umanità, è sotto inchiesta per genocidio, ha distrutto e smantellato tutti gli ospedali di Gaza, ucciso migliaai di bambini, bloccato l'accesso a cibo medicine e acqua, causando anche in questi giorni morte per fame e disidratazine di bambini. La situazione sanitaria a Gaza è oltre ogni immaginazione, e Carrai sostiene convintamente le politiche terroriste e genocidarie di Israele. La Fondazione dell'ospedale Meyer non può accettare la presenza di questo personaggio i cui valori sono opposti a quelli che la Fondazione dichiara", spiega Firenze per la Palestina.

 

Solidarietà a Carrai viene espressa dall'Associazone Italia-Israele Firenze, in una nota del presidente Emanuele Cocollini. "Solidarietà a Carrai, superato ogni limite, istituzioni intervengano, siamo preoccupati per clima di odio. La protesta messa in atto stamattina da alcuni manifestanti filo palestinesi durante la riunione della Fondazione Mayer, prevista per la presentazione del bilancio, è di una gravità inaudita. Ci rifiutiamo di accettare che chi è legato ad Israele non possa vivere e lavorare serenamente nella nostra città. Da mesi viene alimentato un clima di odio nei confronti di studenti, professionisti, accademici e comuni cittadini che hanno la sola colpa di essere ebrei o filo-israeliani. Tutto questo ha una chiara matrice antisemita che ci riporta indietro ai peggiori anni della storia del paese. Gli iscritti alla nostra associazione ci rendono ogni giorno partecipi dei loro disagi e timori di fronte a tutto questo. Esprimiamo nuovamente la nostra solidarietà e il nostro sostegno a Marco Carrai, che ha sempre dimostrato di essere aperto al dialogo e che non merita di subire questa gogna senza fine. Chiediamo, infine, alle istituzioni di intervenire con forza perchè non possiamo tollerare forme di violenza costante".

 

 

 
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