Firenze, una targa per il gioielliere Barducci ucciso durante una rapina

I banditi lo ammazzarono nel suo negozio mentre cercava di proteggere una commessa

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mercoledì 20 dicembre 2023 15:52

Una targa per ricordare il gioielliere Carlo Barducci, assassinato da rapinatori nel suo negozio in centro il 20 dicembre 1992, è stata installata oggi sul muro del palazzo di via degli Strozzi dove allora c'era la gioielleria. 

 

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Dario Nardella, l'assessora alla toponomastica Maria Federica Giuliani, il figlio Lorenzo e la moglie Teresa. 

 

È proprio nel suo negozio che il gioielliere 57enne, venne colpito all'arteria femorale da un proiettile sparato da uno della banda durante una colluttazione in cui lui stesso tentava di difendere una sua commessa. I soccorsi non riuscirono ad arrivare in tempo utile a salvarlo e Barducci morì dissanguato sul pavimento del suo negozio. I tre killer, tra cui Maurizio Massaria, componente della Banda della Magliana, furono successivamente arrestati e condannati grazie all'indagini condotte da Fabio Cilona, all'epoca dirigente della sezione rapine della squadra mobile di Firenze. Per il suo gesto, Carlo Barducci venne insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria
 

"La vicenda di Carlo Barducci ci serve, soprattutto, per coltivare i valori della legalità e della coesione in una comunità - ha sottolineato il sindaco Nardella - perché non bisogna mai abbassare la guardia e la risposta non dovrebbe mai essere quella estrema di Barducci". "Non vogliamo vivere in una società dove le persone sono costrette a difendersi da sole - ha aggiunto il sindaco - noi vogliamo vivere in una società dove i valori della legalità devono essere rispettati da tutti, senza differenza di ceto sociale, di colore della pelle, di origine, e devono essere garantiti dallo Stato. L'esempio drammatico di Barducci ci serve proprio a ricordare che non devono esserci altri casi come questo e che lo Stato deve garantire la sicurezza, la tranquillità e la vivibilità delle città e delle comunità". "Abbiamo un dovere di amore, gratitudine e di senso riconoscenza - ha concluso - verso esperienze di vita bellissime come quelle della famiglia Barducci. Una famiglia fiorentina. Una famiglia di noi".   

 

"Oggi è un momento di commovente ricordo per questo grande gioielliere, per la bellezza che ha regalato a Firenze e per una famiglia presente nella nostra città da oltre 100 anni - ha detto l'assessora Giuliani - Barducci si è sempre preso cura dei suoi dipendenti tanto da sacrificare la propria vita per uno di loro. Un pensiero va anche agli investigatori che hanno lavorato per individuare a fare condannare gli autori di questo efferato omicidio. Ringrazio anche il giornalista Gigi Paoli che ha avuto a cuore questo bellissimo ricordo".   
 

“Questa lapide commemorativa per il mio amatissimo padre – ha dichiarato Lorenzo Barducci – è un segno tangibile e indelebile del suo generoso gesto quel giorno per difendere i propri dipendenti dalla violenza dei banditi sacrificando la propria vita. Noi abbiamo continuato a lavorare e operare in città nel solco dei suoi insegnamenti, vedeva nel contributo alla comunità e società fiorentina un impegno da assolvere al pari del proprio lavoro. Questa attenzione e attestazione delle istituzioni ci rende orgogliosi”.
 

 

 
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